23 Giugno 2022

Due nuovi progetti della Neuropsichiatria infantile per i bambini con disturbo dello spettro autistico

Nella mattinata del 23 giugno sono stati presentati due progetti della Neuropsichiatria infantile, realizzati grazie al sostegno della Aeronautica militare di Cameri uno, e da un gruppo di volontari l’altro.

Per andare incontro alle difficoltà dei bambini nell’affrontare l’iter diagnostico che prevede anche l’esecuzione di un elettroencefalogramma, è stato ideato e costruito un libro, “una storia sociale” per preparare ed accompagnare i piccoli all’esame. L’obiettivo è quello di rendere visibili e prevedibili le sequenze di ciò che accadrà e l’ambiente in cui si svolgerà l’esame.

Il libro (“Tutti a nanna con la cuffia colorata”), costituito da immagini semplici e accattivanti e da un testo chiaro, leggibile in breve tempo dal genitore, viene consegnato alcuni giorni prima dello svolgimento dell’esame, così che possa essere letto e visionato insieme al bambino già a casa. Le immagini prendono spunto dall’amato cartone animato, “Masha e Orso”.  Per rendere più fruibile l’utilizzo della storia sono state previste due versioni una cartacea e l’altra digitale così che il bambino possa avere in mano un iPad durante lo svolgimento dell’esame per seguire la storia anche in quel momento.

«In genere si tratta di bambini piccoli che accedono al servizio in un’epoca in cui è difficile spiegare loro con le parole che si tratta di un esame non invasivo e per nulla doloroso – afferma la dottoressa Anna Claudia Caucino, responsabile del Centro autismo 0-3 della Neuropsichiatria infantile – Talvolta sono bambini che provano fastidio nell’essere sfiorati o più semplicemente che fanno fatica a dare significato a quello che avviene intorno: non riescono a comprendere perché un estraneo deve far loro indossare una cuffia con elettrodi e fili collegati. L’esecuzione dell’elettroencefalogramma prevede una preparazione ad hoc con privazione di sonno nelle ore precedenti, perché è necessario che i bambini si addormentino con la cuffia in testa. Per quanto i genitori cerchino di contenere l’ansia dei loro bambini, spesso, soprattutto se molto piccoli, accade che questi manifestino crisi di ansia di fronte una situazione nuova. Con questa iniziativa i bambini affronteranno con maggior serenità l’esame».

Autrice del libro è una psicologa dotata di spiccate qualità artistiche, Noemi Giordano, che sta svolgendo presso il servizio di Neuropsichiatria Infantile il tirocinio di formazione in psicoterapia.
L’Aeronautica militare, grazie ad una raccolta fondi organizzata dal personale della base aerea di Cameri in occasione di uno spettacolo teatrale, ha reso possibile la realizzazione del progetto. Alla presentazione dell’iniziativa è intervenuto il Colonnello Marco Mastroberti comandante dell’aeroporto di Cameri.

«Ancora una volta – dichiara il direttore generale dell’Aou, il dottor Gianfranco Zulian – l’Aeronautica militare è vicina al nostro ospedale e in particolare conferma l’attenzione per i piccoli pazienti. Per l’Aou è motivo di orgoglio attivare questa collaborazione che va ad aggiungersi ad altre iniziative analoghe».

Durante l’incontro è stato presentato inoltre il secondo progetto riguardante una sorta di sportello informativo telematico a disposizione dei genitori che ricevono una diagnosi di ASD (disturbo dello spettro autistico) e non solo, per il proprio bambino. «Intendo ringraziare – conclude il dottor Viri (responsabile della S.C.D.O. Neuropsichiatria infantile) – quei volontari, Salvatore Giannini, Pasquale Lavino e il dottor Simone Badolato, che hanno reso possibile la creazione di un canale interattivo sull’applicazione Telegram in cui reperire e geolocalizzare una serie di informazioni relative alle agevolazioni fiscali, ai servizi socio-sanitari ed anche ricreativi offerti dal territorio di Novara e della sua Provincia.

I genitori faticano ad orientarsi tra documenti da redigere ed uffici da raggiungere, spesso non sanno a chi rivolgersi anche solo per sapere quali associazioni offrono consulenze e interventi gratuiti o più semplicemente quali luoghi ricreativi e ludici sono più accessibili al loro bambino. Grazie a questo strumento basterà inquadrare con il proprio smartphone il “QR code” posto all’entrata del Servizio di Neuropsichiatria infantile per aprire il canale di Telegram ed accedere direttamente alle informazioni».

Dal canale principale della Neuropsichiatria infantile partono ramificazioni inerenti: Comune e Centro per le famiglie, Ufficio asili Nido, Neuropsichiatria infantile territoriale, Associazioni di volontariato e attività ricreative, agevolazioni fiscali e iter burocratico per ulteriori certificazioni mediche. Per ogni struttura viene evidenziata la fascia oraria di apertura, numeri utili e indirizzi di posta elettronica. Sulla mappa interattiva è indicato inoltre il luogo esatto con l’indirizzo annesso.

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21 Giugno 2022

Nella Giornata Nazionale contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma AIL Novara presenta i progetti per l’AOU di Novara

In occasione della Giornata nazionale per la lotta contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, che cade proprio il 21 giugno, l’AIL di Novara presenta due importanti progetti: la realizzazione di un nuovo locale infermeria per la Onco-ematologia del padiglione C – 4° piano per cui l’Ail ha stanziato circa 25.000 euro per l’acquisto degli arredi; l’adesione di AIL Novara e della struttura di Ematologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara diretta dal professor Gianluca Gaidano, all’iniziativa internazionale della Lymphoma Coalition (di cui AIL è membro) e del National Cancer Institute di Kiev, che prevede l’arrivo nei centri ematologici europei aderenti al progetto di alcuni profughi affetti da malattie del sangue accompagnati da un assistente.

«All’Aou ricorda Rosalba Barbieri, presidente Ail Novarasono stati accolti a maggio 7 pazienti, ricoverati e seguiti dall’équipe medica, mentre la nostra associazione si è fatta carico dei 7 accompagnatori trovando gli alloggi, aiutandoli nelle pratiche burocratiche, acquistando Sim, beni di prima necessità ed un pc affinché l’unica bambina del gruppo potesse proseguire la scuola a distanza. Un importante coinvolgimento sociale ma anche economico, per cui vorrei ringraziare ancora una volta la Fondazione Comunità novarese e la Fondazione Franca Capurro per i concreti contributi devoluti a questa causa così come i privati che hanno contribuito con donazioni superiori ai 5.000 euro».

«Durante l’emergenza sanitaria legata al Covid19 – aggiunge Barbieri – siamo stati costretti ad annullare i nostri importanti eventi di raccolta fondi, mentre il supporto al reparto e soprattutto ai pazienti – attraverso il servizio di trasporto gratuito – non si sono mai interrotti. Ora fortunatamente possiamo ripartire con le nostre manifestazioni e le nostre iniziative di sensibilizzazione proprio come quella di oggi. Ricordiamo infatti che la finalità dell’associazione è quella di garantire il benessere psico-fisico del paziente ematologico, fulcro di ogni progetto a cui aderiamo, secondo tre obiettivi specifici: aiutare ed assistere con varie modalità (trasporto gratuito in Day Hospital, sostegno economico, supporto informativo) i pazienti affetti da leucemia, linfoma, mieloma o altri tumori del sangue seguiti presso centri di Ematologia della provincia di Novara; supportare i centri di ematologia della provincia di Novara sostenendo spese per il funzionamento del reparto, del Day Hospital e del Centro trapianti, promuovendo la formazione, la specializzazione e l’aggiornamento professionale dei medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio impegnati in tali centri, acquistando strumenti ed attrezzature necessari; finanziare ricerche scientifiche sulle leucemie, i linfomi, il mieloma e altri tumori del sangue presso centri di ematologia e laboratori di ricerca attivi nelle istituzioni ospedaliere ed accademiche della provincia di Novara».

«AIL Novaradichiara il dottor Riccardo Moia, dell’equipe del professor Gaidanorappresenta una fondamentale fonte di sostengo per le attività di ricerca della struttura di Ematologia dell’Aou, finanziando sia strumentazioni innovative che borse di studio per la formazione di ricercatori.

Per quanto riguarda le strumentazioni di laboratorio, AIL Novara ha interamente finanziato il sequenziatore di nuova generazione MiSeq di Illumina. Tale strumento ha permesso e continua a permettere di caratterizzare molecolarmente due delle più frequenti malattia onco-ematologiche quali la leucemia linfatica cronica e il linfoma diffuso a grandi cellule B. Per quanto riguarda la leucemia linfatica cronica, ha permesso di identificare mutazioni che predicono la refrattarietà alla chemio-terapia permettendo quindi di selezionare la migliore terapia biologica per il singolo paziente. Per quanto riguarda il linfoma diffuso a grandi cellule B, il sequenziatore MiSeq di Illumina ha permesso, tramite biopsia liquida, di caratterizzare il profilo mutazione della malattia con un semplice prelievo di sangue. Sono in corso proprio in questi mesi ulteriori analisi che potrebbero permettere di utilizzare la biopsia liquida come una metodica non invasiva in grado di predire già al momento della diagnosi la risposta alla terapia standard e identificare pazienti che invece potrebbero beneficiare di regimi terapeutici alternativi.

Per quanto riguarda il finanziamento di borse di ricerca, AIL Novara consente la formazione di diverse figure professionali quali tecnici di laboratorio, biologi, data manager e medici ricercatori, sia tramite assegni di ricerca che tramite il finanziamento di dottorati di ricerca. AIL Novara ha permesso anche di finanziare borse di studio per studenti internazionali che permettono quotidianamente uno scambio di conoscenze proficuo e stimolante. AIL Novara fornisce anche l’opportunità di partecipare a numerosi congressi nazionali e internazionali per la presentazione dei risultati dei progetti di ricerca.”

Spiega la dott.ssa Alessandra Lazzati, referente assistenziale di macroarea medico, medico specialistico e oncologico «La capacità di offrirne un aiuto efficace, creare un “ambiente facilitante” in cui il paziente si senta compreso e riesca ad esprimere ed elaborare l’ansia e la paura che la malattia porta con sé, è ciò che caratterizza la professione infermieristica. Ogni professionista si “prende cura” del paziente e viene coinvolto per le competenze specifiche nel Processo Assistenziale. Negli ultimi anni gli infermieri rivestono una posizione centrale, in quanto hanno una visione a 360° della persona; congiuntamente alla figura medica si adoperano nella riuscita del percorso di cura dal punto di vista clinico-diagnostico condividendo integralmente tutte le decisioni intraprese, non trascurando nel particolare la cura del fisico, dello spirito e della famiglia. L’obiettivo è quello di strutturare il nostro lavoro come un processo di aiuto. Fondamentale il contributo fornito dalla figura dell’operatore socio sanitario, che sotto la guida dell’Infermiere partecipa soprattutto alla cura fisica della persona. In questo periodo storico di grande difficoltà, in cui la pandemia ha contribuito ad aggravare alcuni aspetti della malattia, spesso gli operatori socio sanitari si sono sostituiti alla famiglia, nel supportare la persona in momenti di debolezza. La garanzia della dignità umana è un valore che non può e non deve essere trascurato. L’aiuto nello svolgere attività quotidiane diventa necessità irrinunciabile, soprattutto in condizioni di difficoltà come quelle in cui imperversano i pazienti che accogliamo nella nostra struttura. L’agire del personale sanitario addetto all’assistenza (infermieri e operatori socio sanitari) nell’ambito oncologico è particolarmente attento alle emozioni, ed ha sviluppato una grande capacità di osservazione, supportato anche da momenti formativi, che hanno contribuito a comprendere anche l’inespresso. Lo spunto di riflessione che vogliamo condividere: è solo nella continua ricerca di migliorare se stessi, il gruppo ed il contesto che ci circonda, che si trova la strada per crederci…sempre… in una delle “arti” più belle …”il prendersi cura”».

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20 Giugno 2022

Professor Alessio Baricich, eletto vicepresidente della Sirn

Il professor Alessio Baricich, direttore della S.C.D.U. Medicina fisica e riabilitazione dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara è stato eletto vicepresidente della Sirn – Società Italiana di Riabilitazione Neurologica – società scientifica multidisciplinare che raccoglie l’adesione di tutte le figure professionali coinvolte nella riabilitazione neurologica, ovvero medici, psicologi, fisioterapisti, logoterapisti, terapisti occupazionali, psicomotricisti, ingegneri, tecnici ortopedici e di neurofisiopatologia.

“Questa è una tappa importante di un percorso della fisiatria in seno alla Sirn, – dichiara il professor Baricich – partito con il lavoro del professor Carlo Cisari, socio fondatore della Sirn e già presidente dal 2017 al 2019, e proseguito con la nostra attiva partecipazione all’interno del Consiglio Direttivo. SIRN è impegnata per la promozione della ricerca scientifica e delle attività di riabilitazione, anche ai tavoli ministeriali ed in stretta collaborazione con le associazioni dei pazienti”.

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14 Giugno 2022

Domenica a Novara la giornata mondiale contro l’ipertensione

Domenica 19 giugno sarà organizzata la XVIII Giornata Mondiale contro l’Ipertensione arteriosa promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League.

A Novara la realizzazione dell’evento sarà resa possibile grazie al supporto prezioso e ormai tradizionale della Croce rossa novarese e dei suoi volontari e alla collaborazione di alcuni specialisti dell’ospedale Maggiore; il dottor Fabio Lunati, dirigente medico della Medicina interna della sede di Galliate dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara; il dottor Flavio Bobbio,  direttore della Medicina Interna  a Galliate; il dottor Mauro Campanini direttore della struttura Medicina interna 2 dell’Aou di Novara e  il dottor Maurizio Dugnani, libero professionista, già direttore della Medicina interna a Galliate.

L’appuntamento sarà in piazza della Repubblica, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 dove presso una postazione appositamente allestita   sarà possibile farsi misurare la pressione arteriosa e ottenere informazioni e chiarimenti sulle gravi complicanze cliniche correlate e le modalità per ridurne l’incidenza e la gravità.

 

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14 Giugno 2022

14 giugno 2022 “Giornata mondiale del donatore”: un appello alla donazione di sangue

La Giornata mondiale del donatore pone l’attenzione sull’importanza e sull’assoluta necessità di incrementare le donazioni di sangue ed emocomponenti.

“Il sangue ed i suoi derivati sono presidi salvavita fondamentali ed, allo stato attuale, insostituibili. Soprattutto nei mesi estivi la carenza di emocomponenti raggiunge livelli difficilmente sostenibili, – afferma il dottor Pierangelo Bescapè, direttore della struttura ”Medicina trasfusionale” dell’Aou Maggiore della Carità di Novara “per cui è necessario sottolineare l’importanza della donazione nei mesi da giugno a settembre, con particolare attenzione al mese di agosto, generalmente il più critico da questo punto di vista.
La donazione è un atto volontario ed assolutamente non retribuito che rafforza la solidarietà e la coesione sociale. In questa occasione desidero ringraziare in primo luogo tutti i donatori di sangue, insostituibili e mai abbastanza posti in evidenza, all’Avis e agli operatori della Medicina trasfusionale, senza i quali nessun emocomponente potrebbe essere utilizzato nelle terapie salvavita ospedaliere e non”.

La struttura ”Medicina trasfusionale” del Maggiore di Novara raccoglie annualmente circa 9629 unità di sangue intero e 685 unità di emocomponenti da aferesi. Il tutto a fronte di un fabbisogno di circa 12000 unità di sangue e 2700 unità di piastrine .

Ciò dimostra quanto sia importante incrementare il numero di donazioni, per poter puntare a quello che è un obbiettivo nazionale, l’autosufficienza in materia di sangue ed emoderivati.

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3 Giugno 2022

La Centrale 118 e “Sbulloniamo insieme” APS insieme per una cultura dell’emergenza

Un incidente tra due auto, un ferito rimasto incastrato; la chiamata al numero unico emergenza 112 poi dirottata alla centrale del 118; l’intervento delle ambulanze, dei vigili del fuoco, di equipaggi di polizia, carabinieri e polizia locale. E’ stato questo il momento-clou di “Aiutaci ad aiutarti”, l’evento organizzato sabato 28 maggio nel piazzale dello stadio di viale Kennedy, su iniziativa dell’associazione “Sbulloniamo insieme” APS e della Centrale 118. Sono intervenuti a spiegare l’importanza dell’evento il direttore generale dell’ospedale di Novara Gianfranco Zulian, il responsabile della centrale 118 di Novara-Vercelli-Biella-Vco Roberto Gioachin, il direttore della Centrale di Saluzzo del Numero Unico Europeo Nue 112 Walter Occelli, Michela Agnesina, presidente di “Sbulloniamo insieme” e autorità locali.

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25 Maggio 2022

Il 29 maggio e’ la “Giornata del sollievo”: le azioni messe in atto dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara

Domenica 29 maggio cade la “Giornata del sollievo”, istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo “di promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso di vita”; nel corso degli anni, andando incontro ai bisogni reali dei cittadini, la mission della giornata si è estesa alla diffusione ed alla cultura del sollievo dalla sofferenza in tutte le condizioni di malattia ed esistenziali.

Anche quest’anno non sarà possibile celebrare la giornata con eventi pubblici in presenza come di consueto, ma è il caso di ricordare le azioni messe in atto in questa direzione da parte dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara.

Nel 2022 sono stati rinnovati i componenti del comitato “Ospedale senza dolore” (COSD), di estrazione multidisciplinare, che comprende medici, psicologi, farmacisti, infermieri e componenti del volontariato, al fine di dare nuovi stimoli alle diverse attività che da anni sono costantemente operative all’interno dell’ ospedale. Il COSD nel 2022 ha in programma di realizzare un percorso di aggiornamento sulla gestione del dolore per tutto il personale sanitario, utilizzando anche modalità di simulazione; e poi una indagine di prevalenza del fenomeno dolore in tutti i pazienti ricoverati e una nuova campagna informativa e di sensibilizzazione rivolta ai pazienti ed alla popolazione sul tema dolore.

Gli ambulatori della struttura Terapia del dolore, situati nella sede staccata di viale Piazza d’Armi (S. Giuliano), accolgono tutti i pazienti affetti da dolore cronico o cronico riacutizzato; la loro presa in carico è complessa, può essere prolungata nel tempo e prevede la modulazione dei trattamenti, che si devono adattare alle diverse fasi, di aggravamento o di miglioramento, tipiche della cronicità. Continuo e costante l’impegno di recuperare tutte le prestazioni che il covid ha inevitabilmente rallentato. Nel primo trimestre del 2022 sono state erogate 2.116 prestazioni (+34% rispetto allo stesso periodo del 2020), quasi raggiungendo i valori prepandemici del 2019 (2.289  per un – 7.6%)

Dal settembre 2021 è stata potenziata l’attività di agopuntura, con l’apertura di un nuovo ambulatorio dedicato, gestito in collaborazione con alcuni medici della struttura Anestesia e rianimazione.

Molto attiva la collaborazione con la Psicologia clinica.   Nei casi più complessi viene effettuata una visita multidisciplinare, da parte dei componenti del centro di neuromodulazione, attivo in azienda

A questi ambulatori si accede tramite prenotazione CUP, sulla base di una richiesta del medico di medicina generale o del medico specialista.

Attivo dal 2003, l’Acute pain service (APS) oggi grazie ad una rinnovata collaborazione tra le strutture  di  Terapia del dolore, Anestesia e rianimazione e Farmacia ospedaliera, gestisce il dolore acuto post-operatorio e risponde alle richieste dei vari reparti, tra cui il DEA, per la gestione di pazienti ricoverati con un dolore di difficile gestione. La presa in carico del dolore nel paziente candidato ad intervento chirurgico inizia con la visita anestesiologica pre-operatoria e prosegue fino alla dimissione. In particolare il percorso prevede l’allestimento delle preparazioni analgesiche presso i laboratori galenici della Farmacia ospedaliera  (nel 2021 sono state allestite 2.314 preparazioni).

Il servizio di partoanalgesia è garantito 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e su richiesta materna, previo un colloquio informativo e valutazione preparto, con equipe dedicata dell’unità di anestesia ostetrica. Nel 2021 sono state effettuate 457 partoanalgesie su 1880 parti, pari al 24,3% dei parti.

La struttura Cure palliative si fa carico di alleviare la sofferenza del paziente e dei suoi familiari con attenzione a tutti i differenti aspetti del dolore lungo il tempo della cura, proseguendo nell’elaborazione del lutto.

Il medesimo impegno nell’assistenza è continuato durante la pandemia mantenendo operativi sia l’ambulatorio che l’hospice, ed estendendo l’attività a supporto dei reparti impegnati nella cura dei pazienti affetti da Covid-19. Nell’anno 2021 sono stati effettuati 156 ricoveri e 16.168 prestazioni ambulatoriali.

In tutte queste attività l’equipe medico e infermiere   previene, rileva, tratta e documenta il dolore dell’assistito durante il suo percorso di cura. In particolare la “relazione di aiuto” rappresenta uno strumento terapeutico importante per la presa in carico reale, con l’obiettivo di un approccio globale alla salute

Il dolore non investe soltanto il paziente ma contagia anche il caregiver e tutto il nucleo famigliare, includendo, in tal modo, anche dinamiche relazionali e sociali.

La struttura Psicologia clinica, in sinergia con i reparti ospedalieri prende in carico pazienti afferenti  a tutto l’ospedale attraverso interventi psicologici calibrati a seconda dell’esigenza del paziente e della famiglia, con  iter psicodiagnostici, colloqui psicologici  individuali, di gruppo e al letto del paziente e  riunioni con l’equipe multidisciplinari

La centralità della persona, l’umanizzazione delle cure e il rispetto della dignità si concretizzano attraverso l’ascolto, l’attenzione, la vicinanza, la presenza e atti di solidarietà che permettano di sollevare, confortare ed affiancare chi vive l’esperienza della malattia.

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25 Maggio 2022

“Aiutaci ad aiutarti”: evento nel piazzale Kennedy

“Aiutaci ad aiutarti” è lo slogan dell’evento, organizzato per sabato 28 maggio a partire dalle ore 15, nel piazzale dello stadio di viale Kennedy: l’iniziativa è dell’associazione “Sbulloniamo insieme” APS e della Centrale 118.

«L’obiettivo – spiega Michela Agnesina, Presidente dell’associazione e infermiera del 118 – è quello di far conoscere ai bambini e alle loro famiglie tutto quello che succede nel caso di una chiamata di soccorso: dalla prima telefonata d’allarme al numero unico emergenza 112 all’intervento degli addetti del 118, dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e di tutti quanti sono interessati dall’evento».

«Per noi sarà un pomeriggio molto importante – aggiunge Roberto Gioachin, direttore della Centrale 118 per le province di Novara, Vercelli, Biella e Vco – perché rendere i più giovani partecipi di quello che accade significa far prendere loro coscienza di tutto quello che c’è dietro a un intervento, anche a quello che può sembrare banale».

Giochi, laboratori, sorprese per bambini e famiglie saranno organizzati per tutto il pomeriggio di sabato 28, ma certamente il momento più emozionante sarà la simulazione di un incidente stradale: gli intervenuti potranno rendersi conto di cosa succede davvero.

Nell’area del piazzale forze dell’ordine e associazioni avranno i loro stand che daranno tutte le informazioni che i bambini e i loro genitori vorranno avere. Saranno presenti il personale della Cur 112 (Centrale unica di risposta) di Saluzzo, la questura, il comando provinciale dei carabinieri, la polizia locale di Novara, il comando provinciale dei vigili del fuoco, il soccorso alpino, la protezione civile, Opi, il Pianeta dei clown, Novara soccorso, Croce rossa di Novara e l’associazione alpini.

“Sbulloniamo insieme” APS è un’associazione di promozione sociale che ha come mission fondante arginare e prevenire i fenomeni di bullismo e disagio giovanile, educare alla legalità e creare un punto di contatto e dialogo sociale tra giovani, famiglie, scuole, istituzioni e imprese presenti sui territori

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23 Maggio 2022

“Io Vado al Massimo Bike”. E’ partita da Novara la seconda tappa della pedalata per sensibilizzare sui tumori del pancreas

Domenica 22 maggio 2022, “Io Vado al Massimo Bike”, la pedalata da Torino a Venezia ideata da Massimo Canonica, uno sportivo e paziente oncologico, per sensibilizzare sui tumori del pancreas e raccogliere fondi per la ricerca, in collaborazione con la Fondazione Nadia Valsecchi Onlus, è partita da Novara in direzione Milano per la seconda tappa.

Massimo e gli amici che lo accompagnano nell’impresa sono ripartiti alle 9 dall’A.O.U. “Maggiore della Carità” dopo avere incontrato gli operatori sanitari impegnati tutti i giorni nello studio e nella cura dei tumori del pancreas. In serata l’arrivo a Milano, nei pressi dell’IRCCS – Ospedale San Raffaele.

Nei prossimi giorni l’impresa ciclistica proseguirà raggiungendo Milano, Brescia e l’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza, Verona e l’Ospedale Borgo Roma, Padova e l’I.O.V – Istituto Oncologico Veneto – IRCCS per giungere infine, il 26 maggio, a Venezia dove la pedalata terminerà.

In Italia si registrano ogni anno 14.000 nuove diagnosi con un’incidenza in aumento. Secondo le stime, entro il 2030 i tumori del pancreas rappresenteranno la seconda causa di morte dopo il cancro al polmone. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è di circa il 10% e meno del 20% dei casi sono candidabili all’intervento chirurgico. Attualmente non esiste una diagnosi precoce per queste neoplasie, che nella maggior parte dei casi risultano asintomatiche o causano sintomi riconducibili ad altre patologie più comuni. Educare quindi la popolazione sui sintomi ed i fattori di rischio della malattia è fondamentale.

I fondi raccolti grazie a questa iniziativa verranno destinati a finanziare un progetto di profilazione genetica tramite tampone salivare nei soggetti considerati a rischio di sviluppare un tumore del pancreas, curato dall’AISP – Associazione Italiana Studio Pancreas. Uno dei fattori di rischio in questo tipo di neoplasie è infatti rappresentato dalla familiarità.

Le donazioni potranno essere effettuate direttamente attraverso il sito della Fondazione Nadia Valsecchi Onlus (www.fondazionevalsecchi.org) o attraverso il sito dell’iniziativa (www.iovadoalmassimobike.it).

 “Pur rappresentando solo circa il 3% di tutti i tumori maligni, il tumore del pancreas rappresenta la quarta causa di morte per tumore in Italia. Questo è dovuto alla grande aggressività del tumore e alla diagnosi spesso tardiva, con malattia già in fase metastatica. Tutti gli sforzi devono essere orientati a migliorare le capacità diagnostiche e terapeutiche in questo ambito con approcci organizzativi e con il sostegno alla ricerca. Di fronte a una sfida così difficile, solo un approccio multidisciplinare con un’equipe che lavori in un centro ad alto volume e con propensione alla ricerca può garantire dei risultati. La diagnosi sempre più precoce è essenziale per poter iniziare tempestivamente il protocollo di cure” precisa il dottor Nico Pagano, direttore della struttura complessa di Gastroenterologia dell’Azienda ospedaliera universitaria Maggiore della Carità di Novara- “Oggi, grazie ai progressi nelle tecniche endoscopiche, è possibile visualizzare anche tumori molto piccoli e ottenere tessuto nel modo meno traumatico possibile, eseguendo biopsie per via ecoendoscopica. Questo approccio limita molto il rischio di inseminare delle cellule neoplastiche nel tragitto che attraversa l’ago per raggiungere il tumore, riducendo, inoltre, le complicanze legate alla manovra.

Il nostro centro – continua il dottor Pagano – è dotato di tutte le tecnologie più avanzate per eseguire queste procedure con una particolare attenzione alla sicurezza e al comfort dei pazienti, grazie all’ausilio ormai indispensabile dell’equipe anestesiologica. L’endoscopia è una tecnica fondamentale anche nella risoluzione dei sintomi dei pazienti affetti da tumori del pancreas, potendo disostruire le vie biliari quando compresse dalla massa, risolvendo, così, l’ittero e il prurito. Esistono possibilità di trattamento con radiofrequenza delle masse pancreatiche, con protocolli ancora riservati a studi clinici e a casi molto selezionati. L’approccio ecoendoscopico alla neurolisi del plesso celiaco rappresenta una tecnica che consente di ridurre molto il dolore del paziente affetto da tumore del pancreas, limitando il più possibile il ricorso a farmaci oppioidi e migliorando la qualità della vita di questi pazienti.”

 Il dottor  Gianfranco Zulian, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara sottolinea “Quanto sia importante una stretta integrazione tra tutte le specialità ospedaliere ed universitarie (Gastroenterologia, Chirurgia, Anatomia Patologica, Oncologia, Radioterapia, ecc. ) che si occupano della presa in carico condivisa del paziente garantendo la completezza e la continuità dell’assistenza. Nel nostro ospedale è attivo un percorso aziendale che prevede la razionalizzazione degli interventi diagnostici e terapeutici con un continuo monitoraggio dei risultati al fine di garantire il mantenimento di alti standard di qualità nella cura di questi pazienti. I casi dei singoli pazienti vengono discussi da un’equipe multidisciplinare che ne orienta il percorso in base alle esigenze cliniche, tenendo conto di tutti gli elementi legati all’individuo e alla malattia. Come centro universitario, l’azienda ospedaliero-universitaria partecipa a numerosi protocolli di ricerca su scala nazionale e internazionale con l’obiettivo di rendere sempre più curabile questa patologia”.

 

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18 Maggio 2022

Donazione di un sistema di archiviazione dati EEG centralizzato da parte dell’Associazione Nazionale Epilessia Farmacoresistente (AIEF)

Novara, 18 maggio 2022 – La struttura di Neuropsichiatria Infantile dell’AOU Maggiore della Carità, diretta dal dottor Maurizio Viri, ha al suo interno un servizio di elettroencefalografia dedicato alla età pediatrica.

Il servizio viene svolto in favore dei pazienti ambulatoriali, dei ricoverati presso i reparti di pediatria, patologia neonatale, terapia intensive neonatali e pediatrica e Pronto soccorso pediatrico. Inoltre condivide con la struttura complessa a direzione universitaria di Neurologia una macchina per monitoraggi prolungati di giorni consecutivi  (LTM long term monitoring) per la diagnosi e lo studio dei candidati alla chirurgia della epilessia.

L’EEG è l’indagine elettiva per la diagnosi di crisi epilettica e di epilessia. Gli esami eseguiti sono in VIDEO-EEG, cioè registrazione contemporanea della traccia EEG e delle immagini che sono accoppiate in modo sincrono, consentendo di studiare gli eventi parossistici registrati e di supportare la diagnosi di crisi epilettica oppure escluderne la natura.

Grazie al sostegno AIEF ed alla compartecipazione della Azienda ospedaliero universitaria  di Novara, è stato possibile costituire un archivio centralizzato che renderà più sicuro il trattamento e conservazione dei dati oltre a rendere più efficiente il lavoro (attualmente l’archiviazione richiede la masterizzazione di 2 DVD con un impegno orario/persona di 150 minuti per un numero di DVD di circa 850/anno) attraverso un processo automatizzato di archiviazione. Inoltre renderà più funzionale e facilmente fruibile lo studio dello storico degli esami del singolo paziente.

La struttura di Neuropsichiatria Infantile è stata riconosciuta dalla Lega Italiana per l’Epilessia come Centro Regionale per la diagnosi e la terapia delle epilessie infantile in età pediatrica per gli anni 2022-2025.

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