25 Maggio 2022 10:22
Domenica 29 maggio cade la “Giornata del sollievo”, istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo “di promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso di vita”; nel corso degli anni, andando incontro ai bisogni reali dei cittadini, la mission della giornata si è estesa alla diffusione ed alla cultura del sollievo dalla sofferenza in tutte le condizioni di malattia ed esistenziali.
Anche quest’anno non sarà possibile celebrare la giornata con eventi pubblici in presenza come di consueto, ma è il caso di ricordare le azioni messe in atto in questa direzione da parte dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara.
Nel 2022 sono stati rinnovati i componenti del comitato “Ospedale senza dolore” (COSD), di estrazione multidisciplinare, che comprende medici, psicologi, farmacisti, infermieri e componenti del volontariato, al fine di dare nuovi stimoli alle diverse attività che da anni sono costantemente operative all’interno dell’ ospedale. Il COSD nel 2022 ha in programma di realizzare un percorso di aggiornamento sulla gestione del dolore per tutto il personale sanitario, utilizzando anche modalità di simulazione; e poi una indagine di prevalenza del fenomeno dolore in tutti i pazienti ricoverati e una nuova campagna informativa e di sensibilizzazione rivolta ai pazienti ed alla popolazione sul tema dolore.
Gli ambulatori della struttura Terapia del dolore, situati nella sede staccata di viale Piazza d’Armi (S. Giuliano), accolgono tutti i pazienti affetti da dolore cronico o cronico riacutizzato; la loro presa in carico è complessa, può essere prolungata nel tempo e prevede la modulazione dei trattamenti, che si devono adattare alle diverse fasi, di aggravamento o di miglioramento, tipiche della cronicità. Continuo e costante l’impegno di recuperare tutte le prestazioni che il covid ha inevitabilmente rallentato. Nel primo trimestre del 2022 sono state erogate 2.116 prestazioni (+34% rispetto allo stesso periodo del 2020), quasi raggiungendo i valori prepandemici del 2019 (2.289 per un – 7.6%)
Dal settembre 2021 è stata potenziata l’attività di agopuntura, con l’apertura di un nuovo ambulatorio dedicato, gestito in collaborazione con alcuni medici della struttura Anestesia e rianimazione.
Molto attiva la collaborazione con la Psicologia clinica. Nei casi più complessi viene effettuata una visita multidisciplinare, da parte dei componenti del centro di neuromodulazione, attivo in azienda
A questi ambulatori si accede tramite prenotazione CUP, sulla base di una richiesta del medico di medicina generale o del medico specialista.
Attivo dal 2003, l’Acute pain service (APS) oggi grazie ad una rinnovata collaborazione tra le strutture di Terapia del dolore, Anestesia e rianimazione e Farmacia ospedaliera, gestisce il dolore acuto post-operatorio e risponde alle richieste dei vari reparti, tra cui il DEA, per la gestione di pazienti ricoverati con un dolore di difficile gestione. La presa in carico del dolore nel paziente candidato ad intervento chirurgico inizia con la visita anestesiologica pre-operatoria e prosegue fino alla dimissione. In particolare il percorso prevede l’allestimento delle preparazioni analgesiche presso i laboratori galenici della Farmacia ospedaliera (nel 2021 sono state allestite 2.314 preparazioni).
Il servizio di partoanalgesia è garantito 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e su richiesta materna, previo un colloquio informativo e valutazione preparto, con equipe dedicata dell’unità di anestesia ostetrica. Nel 2021 sono state effettuate 457 partoanalgesie su 1880 parti, pari al 24,3% dei parti.
La struttura Cure palliative si fa carico di alleviare la sofferenza del paziente e dei suoi familiari con attenzione a tutti i differenti aspetti del dolore lungo il tempo della cura, proseguendo nell’elaborazione del lutto.
Il medesimo impegno nell’assistenza è continuato durante la pandemia mantenendo operativi sia l’ambulatorio che l’hospice, ed estendendo l’attività a supporto dei reparti impegnati nella cura dei pazienti affetti da Covid-19. Nell’anno 2021 sono stati effettuati 156 ricoveri e 16.168 prestazioni ambulatoriali.
In tutte queste attività l’equipe medico e infermiere previene, rileva, tratta e documenta il dolore dell’assistito durante il suo percorso di cura. In particolare la “relazione di aiuto” rappresenta uno strumento terapeutico importante per la presa in carico reale, con l’obiettivo di un approccio globale alla salute
Il dolore non investe soltanto il paziente ma contagia anche il caregiver e tutto il nucleo famigliare, includendo, in tal modo, anche dinamiche relazionali e sociali.
La struttura Psicologia clinica, in sinergia con i reparti ospedalieri prende in carico pazienti afferenti a tutto l’ospedale attraverso interventi psicologici calibrati a seconda dell’esigenza del paziente e della famiglia, con iter psicodiagnostici, colloqui psicologici individuali, di gruppo e al letto del paziente e riunioni con l’equipe multidisciplinari
La centralità della persona, l’umanizzazione delle cure e il rispetto della dignità si concretizzano attraverso l’ascolto, l’attenzione, la vicinanza, la presenza e atti di solidarietà che permettano di sollevare, confortare ed affiancare chi vive l’esperienza della malattia.