Si è conclusa la ristrutturazione del triage e dell’accesso al Pronto Soccorso dell’Azienda ospedaliero-universitaria.
Il Dea (Dipartimento emergenza e accettazione) dell’ospedale “Maggiore”, è stato oggetto di una importante riorganizzazione strutturale, per poter rispondere con efficacia alle esigenze della popolazione: è un Pronto Soccorso, quello di Novara, che ha 80 mila accessi all’anno e fornisce 500 mila prestazioni e un bacino d’utenza di un milione di persone. E’ il secondo del Piemonte, con una dotazione tecnica di primissimo ordine.
Il primo lotto dei lavori per renderlo più efficiente ha portato alla realizzazione di una “camera calda”, vale a dire un punto di arrivo dei pazienti in un’area coperta, e alla ristrutturazione dell’area per il triage e la sala d’aspetto dei parenti dei pazienti.
L’ingresso al Pronto Soccorso ed il trasferimento dei pazienti dalle ambulanze e dalle auto che li trasportano possono ora avvenire senza disagi essendo stata allestita, sulla rampa di accesso, una camera calda che consente di evitare l’esposizione a sbalzi di temperatura ed alle avversità atmosferiche dei pazienti provenienti dall’esterno e diretti alle strutture d’emergenza-urgenza.
Il nuovo accesso con “camera calda” è strettamente riservato alle ambulanze ed alle auto che trasportano i pazienti al Pronto Soccorso o alla Rianimazione, a questo scopo è stato installato un sistema elettronico di apertura automatica del portellone della camera calda che rileva l’avvicinamento di automezzi. Sarà inoltre consentito l’ingresso dei pazienti a piedi, solo se diretti al Pronto Soccorso, i quali dovranno seguire un apposito percorso segnalato.
Per agevolare l’immediato trasporto dei pazienti in gravi condizioni verso il Pronto Soccorso, l’accesso attraverso la camera calda non è più consentito a visitatori, dipendenti dell’ospedale, pazienti diretti verso altre strutture o trasporti secondari.
Chi si rivolge al Pronto Soccorso accede alle cure non per ordine di arrivo, bensì sulla base dell’urgenza del proprio caso, stabilita attraverso una procedura chiamata “triage” che permette di selezionare gli utenti secondo la gravità' e l'area di competenza medica.
Al suo arrivo, il paziente viene accolto e dopo un’accurata valutazione dei sintomi gli viene attribuito un codice-colore, indicante il livello di gravità del problema e quindi la priorità di accesso alle sale visita.
Quattro colori per stabilire la priorità di accesso:
codice rosso = priorità massima : imminente pericolo di vita;
I medici del Pronto Soccorso intervengono immediatamente, anche sospendendo le altre attività in corso.
codice giallo = priorità alta : potenziale pericolo di vita;
Viene assegnato al paziente per il quale esiste il rischio di compromissione di un’importante funzione vitale (respiratoria, cardiocircolatoria, neurologica). L’intervento viene garantito in tempi brevi.
codice verde = attesa : situazione di non prevedibile pericolo di vita;
Il paziente necessita di una prestazione medica che può essere eseguita anche dopo qualche ora, senza pericolo per le funzioni vitali. Viene assistito dopo gli interventi sugli eventuali codici rossi o gialli presenti o che giungano nel frattempo in Pronto Soccorso;
codice bianco = attesa lunga : caso non grave, non da Pronto Soccorso, ma per il medico di famiglia o ambulatori specialistici. Il paziente viene assistito comunque, dopo i casi più urgenti e per quando di competenza.
Il “triage”, ovvero la stazione di prima valutazione dei malati e la loro “codificazione”, è stato ampliato e reso più conforme ai moderni indirizzi della Medicina d’emergenza-urgenza, in particolare, l’accesso alla valutazione preliminare è immediato, ottenibile attraverso due porte parallele che consentono di poter far accedere ai locali due pazienti contemporaneamente.
Questo permette di ridurre a tempi brevissimi, dell’ordine di pochi secondi o un minuto, l’attesa nell’anticamera del triage, che, per sicurezza degli utenti, è video sorvegliata da due telecamere ed accessibile alla visuale diretta, da parte degli operatori, attraverso un’ampia vetrata.
L’ingresso conduce a due postazioni di valutazione preliminare infermieristica e ad un ampia sala attrezzata con tutti i servizi, compresi i gas medicali, in cui possono stazionare i pazienti in attesa di visita medica, protetti dalla diretta osservazione degli infermieri del triage e garantiti, nella privacy, da moderni sistemi modulari.
La valutazione infermieristica in triage è indispensabile per mettere in sicurezza i pazienti che accedono al Pronto Soccorso e per attribuire loro il codice di priorità, codice che consente a quelli con patologie più gravi e rischiose per la vita (codici rossi e gialli) di essere visitati e trattati immediatamente, mentre consente agli altri pazienti (codici verdi e bianchi) di avere accesso alle prestazioni con una priorità minore.
Per motivi di sicurezza, igiene, ordine ed efficienza, presupposti irrinunciabili per garantire la massima tempestività ed accuratezza delle prestazioni mediche ed infermieristiche, non è consentita la permanenza, in sala triage ed all’interno del Pronto Soccorso, ad alcun accompagnatore, fatta eccezione per i minori e per le persone non autosufficienti.
La filosofia che ha ispirato la realizzazione dell’attuale triage è, innanzitutto, l’ aumento dell’efficienza del servizio finalizzata anche alla riduzione, al minimo, dei tempi di attesa prima della valutazione iniziale del paziente.
L’attuale configurazione, inoltre, incrementa la facilità di accesso da parte dei pazienti trasportati dai mezzi di soccorso territoriale e riduce al minimo le barriere architettoniche e la distanza tra gli operatori e l’utenza, garantendo la massima trasparenza delle operazioni di triage, compatibilmente con il rispetto della privacy dei pazienti.