Rubriche Maggiore Informazione
19 Giugno 2024
Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0: Attivazione del servizio di opposizione al pregresso dal 22 Aprile 2024
Al via la campagna di informazione sul Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 “Sicuri della nostra salute”, lo strumento che il servizio sanitario sta potenziando, con i fondi del PNRR, per migliorare l’assistenza. Contiene infatti dati e documenti sanitari in sicurezza e permette al personale sanitario di consultarli ovunque, anche in situazioni di emergenza.
In linea con quanto disposto dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, la campagna informa anche sulla possibilità di opporsi all’inserimento automatico nel fascicolo dei dati e documenti sanitari generati da eventi clinici riferiti alle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale prima del 19 maggio 2020.
Sarà possibile esprimere la facoltà di opposizione da lunedì 22 aprile fino al 30 giugno 2024 tramite il servizio “FSE – Opposizione al pregresso” disponibile on line nel Sistema Tessera Sanitaria (TS).
La Campagna è realizzata dal Ministero della Salute, di concerto con il Dipartimento della trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’economia e delle finanze, in collaborazione con le Regioni e Province autonome.
12 Aprile 2024
14 aprile Giornata Nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti
In occasione della Giornata nazionale del 14 aprile per la donazione e il trapianto di organi e tessuti , il Coordinamento Ospedaliero dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” insieme alla Direzione Generale ringrazia tutto il personale dell’Azienda che ha permesso di realizzare la volontà, dei nostri pazienti, di donare.
In particolare sono state fatte 65 donazioni di cornee (più del doppio dell’anno precedente ) e 23 accertamenti di morte encefalica che hanno consentito un gran numero di trapianti d’organo.
Un particolare ringraziamento va al personale medico ed infermieristico dell’Hospice di Galliate che, grazie alla collaborazione con la scuola di specialità di Oculistica, ha da quest’anno creato un significativo programma attivo di procurement di cornee.
L’impegno che ha portato a questi importanti risultati è sempre stato supportato dalla Direzione Generale e Direzione Sanitaria che partecipano attivamente alla realizzazione del programma.
Grazie!
5 Giugno 2023
Conferito al Professor Gaidano il riconoscimento “Education and Mentoring award 2023”
Novara, 5 maggio 2023 – Conferito al professor Gianluca Gaidano, direttore della Struttura Complessa Ematologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, il riconoscimento “Education and Mentoring Award 2023” dall’Associazione Europea di Ematologia.
Il premio sarà consegnato in occasione del congresso europeo di EHA che si terrà a Francoforte dall’8 all’11 giugno 2023.
Questo onore è stato conferito a specialisti riconosciuti a livello internazionale per i loro contributi nel campo dell’ematologia.
Il professor Gaidano è un clinico e ricercatore riconosciuto a livello internazionale nel campo dell’ematologia che ha curato in particolare lo studio dei tumori maligni linfoidi.
Oltre ai suoi meriti scientifici, il professor Gaidano si occupa attivamente della formazione degli specialisti in ematologia in tutto il mondo ed è coinvolto nei programmi educativi dell’EHA.
“Sono felice che l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e l’Università del Piemonte Orientale compaiano con University of Oxford, Imperial College, Sapienza, University of Liverpool, i cui ematologi sono stati insigniti in passato di questo stesso premio. – dichiara il professor Gaidano – Personalmente, UPO e AOU mi hanno dato molto in termini di stimolo verso “education and mentoring” e verso una maggiore consapevolezza dell’importanza di condividere le conoscenze, sia nella nostra sede sia nel Global Outreach Program di EHA. Nel discorso di accettazione del premio a Francoforte, il 9 giugno, certamente ricorderò tutto quanto ho ricevuto negli anni dalle istituzioni di cui ho avuto l’onore di far parte.”
26 Maggio 2023
Giornata Nazionale del Sollievo – domenica 28 maggio 2023
Novara, 26 maggio 2023 – Il Comitato ospedale senza dolore (COSD) dell’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara aderisce alla XXII edizione della Giornata Nazionale del Sollievo, che da molti anni è vicina alle persone sofferenti con iniziative ed azioni concrete.
L’edizione di quest’anno pone l’accento su tre concetti cardine: cure palliative, terapia del dolore e umanizzazione.
Il Comitato ospedale senza dolore presenta le attività consolidate in ospedale rivolte alla cura dei pazienti sofferenti e bisognosi di terapia del dolore e di cure palliative, attraverso le strutture dedicate.
Viene anche illustrato il “progetto APS” rivolto ai pazienti sottoposti ad intervento chirurgico, che vede la collaborazione di medici, infermieri e farmacia ospedaliera. In tutte queste attività emerge il ruolo centrale rivestito dalla figura infermieristica.
Il Comitato ospedale senza dolore è anche promotore di iniziative di formazione rivolte al personale sanitario, medico e non, operante sia in ambito ospedaliero che sul territorio, per garantire una continuità assistenziale ospedale-territorio, tale da migliorare l’impatto del sintomo dolore sulla qualità di vita dei pazienti.
24 Maggio 2023
La Chirurgia toracica dell’AOU eccellenza sanitaria in Piemonte
Novara, 25 maggio 2023 – Sono i numeri a inserire la SCDU Chirurgia Toracica (diretta dal prof. Ottavio Rena) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara al primo posto in Regione Piemonte e tra i primi 15 Centri nazionali per il trattamento delle patologie tumorali del distretto toracico.
I dati si riferiscono agli ultimi tre anni, quelli dell’emergenza-Covid: dal marzo 2020 a fine marzo 2023 la Chirurgia Toracica dell’Aou ha operato 1058 pazienti dei quali 922 oncologici (87%).
«Tra questi – afferma il prof. Rena, Direttore della Struttura – la maggior parte (598 pazienti) erano affetti da tumore del polmone (circa 200/anno) confermando per il 2020 ed il 2021, secondo i report del Programma Nazionale Esiti di Agenas, la struttura come il primo Centro di Chirurgia Toracica Oncologica del Piemonte (per il 2022 il dato è in ulteriore incremento). La restante parte dei pazienti oncologici erano affetti da neoplasie maligne del mediastino anteriore (timoma e carcinoma timico) e primitive della pleura (mesotelioma pleurico); su quest’ultimo in 21 casi si è proceduto ad interventi di pleurectomia/decorticazione estesa dopo polichemioterapia neoadiuvante».
«Nonostante le difficoltà organizzative ed operative dovute all’emergenza-Covid – aggiunge – si è sempre riusciti a garantire l’offerta della chirurgia miniinvasiva: 941 pazienti oncologici (tra i quali l’88% dei pazienti affetti da tumore del polmone) sono stati operati in toracoscopia videoassistita o con tecnica robotica con l’ausilio del sistema DaVinci Xi (145 interventi di cui 38 per tumori del mediastino anteriore). La degenza media post-operatoria riferita agli interventi maggiori (interventi oncologici sul polmone, sul mediastino o sulla pleura) è stata di circa 5 giorni con un tasso di mortalità/anno di circa 0.65% stabile nei 3 anni esaminati. Il tutto grazie all’impegno dell’intera Azienda e in particolare degli incrollabili ed instancabili collaboratori: il dott. Fabio Massera, la dott.ssa Esther Papalia, la dott.ssa Giulia Bora, la dott.ssa Sara Parini e la dott.ssa Erika Passone».
24 Maggio 2023
Un parco del respiro per la città di Novara
Novara, 24 maggio 2023 – Sabato 27 maggio l’aula magna dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara dalle ore 10 alle 12 ospiterà l’evento dal titolo “l’Ospedale respira col cittadino” patrocinato dall’Aou, dal Comune di Novara e dalla fondazione “Respiriamo insieme”.
Interverranno il direttore generale dell’Aou, il dottor Gianfranco Zulian, e il sindaco di Novara Alessandro Canelli.
«L’evento – spiega il dott. Piero Emilio Balbo, direttore della struttura complessa Malattie dell’apparato respiratorio dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara – mira a rinsaldare il rapporto e l’integrazione dell’ospedale col territorio e i cittadini novaresi. Il convegno ha come obiettivo principale la realizzazione di un parco del respiro nella città di Novara».
Il valore delle isole verdi e, più in generale, dell’aria che respiriamo e dei danni prodotti a livello dell’apparato cardiovascolare e respiratorio saranno il tema dominante degli interventi scientifici a carattere divulgativo che i relatori affronteranno.
Il valore salvifico della natura si mescolerà con l’arte in una serie di produzioni pittoriche, firmate dagli alunni del liceo artistico “Felice Casorati” di Novara, che rimarranno esposte nel nuova sede ambulatoriale della struttura Malattie dell’apparato respiratorio, al piano seminterrato del padiglione G della sede centrale del Maggiore.
Nella stessa giornata del convegno, dalle ore 8.30 alle 14, presso il quadriportico dell’ospedale Maggiore infermieri e medici offriranno ai cittadini la spirometria gratuita.
La spirometria è un esame non invasivo che valuta il danno funzionale polmonare, impareggiabile sia come strumento di screening che come strumento diagnostico e di monitoraggio delle malattie respiratorie.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
«Si tratta di una lodevole iniziativa – afferma il dott. Zulian – perché la conoscenza dell’aria che respiriamo, del rispetto della natura e delle possibili diagnosi precoci, rappresentano il cardine per un nuovo progetto di salute».
Per il sindaco Alessandro Canelli «Ospedale e città uniti per informare, sensibilizzare e tutelare i cittadini. Con questo convegno l’obiettivo è duplice: da una parte comunicare attraverso dati e studi scientifici l’efficacia dal punto di vista sanitario di interventi medici mirati e di cure in ambito respiratorio, dall’altra creare con la città un legame forte attraverso un progetto ambizioso che coinvolge l’ambiente, il verde pubblico, l’arte, verso la realizzazione di un vero e proprio Parco del Respiro che, come si potrà scoprire all’incontro di sabato, verrà realizzato a Novara».
«Con il prof. Balbo – dichiara il presidente del Consiglio comunale Dodo Brustia – abbiamo lavorato a questo progetto che nasce con l’intento di portare benefici sul nostro territorio sia dal punto di vista sanitario che ambientale. Un momento di approfondimento e di riflessione che si trasformerà in qualcosa di concreto e centrale per il futuro della nostra città».
Locandina Parco del respiro
19 Maggio 2023
Name: percorso di Medicina Narrativa
Il 15 maggio è iniziato il percorso formativo in Medicina narrativa per i professionisti dell’AOU Maggiore della Carità di Novara.
Il progetto si intitola Name ed è promosso dalla Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN) in collaborazione con la Regione Piemonte e si pone come obiettivo la formazione in Medicina narrativa dei dipendenti delle aziende sanitarie e ospedaliere.
La Medicina narrativa è una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura.
La Medicina Narrativa fa riferimento alla capacità, propria di ogni individuo, di raccontare se stesso agli altri, declinata nello specifico in riferimento alla propria storia di malattia, nel contesto del rapporto medico-paziente, al fine di ricondurre la cura a un approccio olistico.
Il fine di una specifica formazione nell’ambito della medicina narrativa è quello di promuovere percorsi di cura personalizzati e la riduzione dei conflitti tra sanitari e pazienti.
La Società Italiana di Medicina narrativa (SIMeN) ha scelto la Regione Piemonte per avviare il primo progetto formativo in Italia finalizzato a validare l’efficacia degli interventi formativi della Medicina narrativa, valutarne l’impatto nella pratica clinica.
Il progetto, si svilupperà in quattro città: Novara, Torino, Alessandria e Cuneo, dove saranno allestiti altrettanti “laboratori narrativi” a cui partecipano molti professionisti della sanità.
Oltre allo sviluppo della formazione sulla Medicina narrativa, verranno individuati e verificati specifici indicatori come: la rivisitazione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA), l’aderenza alle terapie da parte dei pazienti e, appunto, la riduzione del conflitto tra sanitari e pazienti.
Alla fine del percorso formativo è prevista l’analisi degli indicatori individuati per misurare l’impatto della medicina narrativa nella formazione e nella pratica clinica. Una fase, quest’ultima che sarà condotta da SIMeN in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.
19 Maggio 2023
Algoritmi clinico-diagnostici nel contesto infettivo: opinioni ed esperienze a confronto
Venerdì 26 maggio, presso l’aula magna dell’ Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara, avrà luogo il convegno “Algoritmi clinico-diagnostici nel contesto infettivo: opinioni ed esperienze a confronto” organizzato dall’AMCLI (Associazione Microbiologi Clinici Italiani), società scientifica di cui è delegato il dottor Stefano Andreoni, direttore della struttura complessa “Microbiologia e virologia” del Maggiore.
Il convegno si propone di riprendere la tradizione, interrotta dal lungo periodo pandemico, di incontri tra clinici, che operano nel contesto ospedaliero, e operatori di laboratorio.
L’incontro sarà un’occasione per sottolineare, nel processo di costante modernizzazione della medicina di laboratorio, il ruolo centrale che la microbiologia clinica può svolgere nel rispondere ai nuovi bisogni di efficienza organizzativa, alla luce dell’evoluzione e complessità che sta vivendo il panorama infettivologico.
Considerando le crescenti criticità legate allo sviluppo e diffusione di microrganismi resistenti ai chemioterapici, che rappresentano una delle principali cause di morbilità e mortalità in tutto il mondo, le nuove opportunità diagnostico-microbiologiche dovrebbero rappresentare un mezzo efficacie per migliorare la gestione clinico-terapeutica dei pazienti. Fondamentale a questo livello risulta essere il dialogo tra clinici e microbiologi, così come l’interazione con le direzioni sanitarie e gli organi di direzione generale, col fine ultimo di garantire soluzioni clinico-assistenziali ottimali.
L’evento formativo è riservato ad un massimo di 100 partecipanti. È possibile iscriversi tramite l’apposito bottone “Registrati ad un evento” posizionato nella homepage del sito www.mzevents.it. Le iscrizioni verranno automaticamente accettate in ordine di arrivo, sino ad esaurimento dei posti disponibili. Le iscrizioni chiudono il 22 maggio 2023.
17 Maggio 2023
GIORNATE DI NEUROMODULAZIONE – congresso nazionale 2023
Novara, 17 maggio 2023 – La struttura complessa “Neurochirurgia” dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, diretta dal dottor Christian Cossandi ed il centro di Neuromodulazione multimodale, coordinato dal neurochirurgo dottor Riccardo Fornaro, responsabile della Neurochirurgia funzionale, hanno organizzato la seconda edizione di un evento che ha come tema la neuromodulazione declinata nei suoi ambiti di applicazione.
L’obiettivo è quello di far luce sullo stato dell’arte di questa disciplina e sulle sue prospettive.
In particolare, vengono proposti interventi sulle applicazioni più avanzate della neuromodulazione: alcune di esse rappresenteranno stimolanti sfide per il prossimo futuro, come l’integrazione tra tecnologia e tessuti biologici all’interfaccia neurale.
L’evento è strutturato in modo da permettere di sviluppare il tema della neuromodulazione tramite interventi multidisciplinari che coinvolgono più specialisti e si pone l’obiettivo della formazione e del confronto tra le diverse figure professionali.
Il centro di Neuromodulazione multimodale nasce all’interno della A.0.U. “Maggiore della Carità” di Novara grazie alla collaborazione di diverse figure professionali.
La sua attività è rivolta a tutti i pazienti che, nei vari ambiti, necessitano di terapie avanzate in termini di neuromodulazione.
Lo scopo è una gestione multidisciplinare dei pazienti e dei loro caregivers attraverso un approccio ed un percorso clinico integrato.
Il centro di Neuromodulazione multimodale utilizza gran parte delle metodiche di neuromodulazione oggi esistenti coordinandole per tutte le aree terapeutiche per cui questa terapia è indicata e coinvolgendo gli specialisti in Neurochirurgia, Medicina fisica e riabilitativa, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Urologia, Terapia del dolore e Psicologia clinica.
Il centro rappresenta un’innovazione gestionale in ambito clinico, unica in Italia, che permette di coinvolgere in modo armonico e strutturato i numerosi specialisti clinici coinvolti nell’erogazione del servizio. E’ in grado, quindi, di rispondere alle esigenze di salute dei cittadini facendosi carico dell’intero percorso clinico di neuromodulazione (selezione, valutazione multidisciplinare, intervento chirurgico e follow up) o integrandosi con le possibilità offerte dagli altri centri con i quali collabora e con i quali è prevista una sempre maggiore integrazione per garantire elevati standard di cura ed un continuo aggiornamento scientifico.
15 Maggio 2023
TRAPIANTO DI RENE: donazione “A Catena” Nonna -Nipote
ALL’AOU DI NOVARA
La scorsa settimana, presso il Centro Trapianto Renale (diretto dal prof. Vincenzo Cantaluppi) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara è stata eseguita la prima donazione di rene da donatore vivente nel contesto del programma “Kidney Paired Donation” (KPD), gestito sotto il coordinamento del Centro Nazionale Trapianti (CNT). Questo programma è basato su un “sistema domino” che è riservato a coppie (donatore e ricevente) che per motivi immunologici risultino non compatibili tra di loro e che, quindi, non possono procedere direttamente alla donazione e al successivo trapianto per l’elevato rischio di sviluppare una reazione di rigetto. Per questo motivo ed anche in considerazione del fatto che ci sono sempre più coppie donatore/ricevente immunologicamente incompatibili nella pratica clinica quotidiana, i Centri Trapianti Renali afferenti al CNT possono usufruire di questo programma KPD ormai sviluppato sia a livello nazionale che internazionale, proprio con lo scopo di “incrociare” donatori e riceventi e permettere con la formazione di una vera e propria “catena” il maggior numero possibile di trapianti, privilegiando la scelta donatore/ricevente su dei criteri biologici/immunologici piuttosto che affettivi.
Nel caso della scorsa settimana, la donatrice è stata una nonna residente nell’ASL VCO che, proprio a causa dell’incompatibilità immunologica, non ha potuto donare direttamente il proprio rene al nipote che era in rientrato in dialisi dopo l’esaurimento funzionale di un precedente trapianto. Grazie proprio al programma KPD, il nipote aveva già ricevuto qualche settimana prima un nuovo trapianto renale sempre presso la nostra struttura: l’organo della nonna è andato (sistema domino) ad altro paziente compatibile. E’ ormai passata una settimana dalla donazione della nonna, un atto di grande amore già di per sé speciale e reso ancora più straordinario dallo sforzo collettivo di diversi professionisti sanitari e dalla Polizia di Stato che ha messo a disposizione la Lamborghini utilizzata ad hoc per il trasporto di organi urgenti, consentendo il trapianto del rene prelevato alla nostra fantastica nonna in un ricevente residente in altra regione. A sua volta, il donatore di quest’ultimo ricevente fuori regione nelle prossime settimane donerà ad un altro paziente uremico il proprio rene e così via, garantendo, appunto, il maggior numero di trapianti possibile e con un rischio immunologico ridotto.
«Al programma KPD – spiega il prof. Cantaluppi – possono partecipare solo i Centri Trapianto con alta esperienza nel trapianto di rene da donatore vivente, proprio come la Aou di Novara, dove solo dal 2015 sono stati eseguiti 112 trapianti da donatore vivente che rappresenta oggi la migliore opzione
terapeutica per la terapia della malattia renale cronica in fase avanzata, garantendo anche una sopravvivenza del rene trapiantato più a lungo di quanto viene solitamente osservato nei trapianti renali da donatore deceduto. Per questi motivi, il CNT e tutti i centri trapianti renali stanno cercando di incrementare negli ultimi anni il numero di trapianti da donatore vivente anche grazie al programma KPD sopra citato».
Con l’avvio del programma KPD presso l’Aou (altre 5 coppie del nostro quadrante sono già iscritte nel programma in attesa del riscontro di una “catena” compatibile) ed al pari delle più grandi aziende ospedaliere italiane sedi di centri trapianto, sono attualmente attivi tutti i programmi di trapianto renale sviluppati dal CNT come il trapianto singolo e doppio da donatore deceduto in morte cerebrale o a cuore non battente (DCD), trapianto pre-emptive, cioè prima che il paziente uremico entri in dialisi, trapianto in pazienti HIV positivi, trapianto da donatori Sars-CoV-2 positivi e, appunto, trapianto di rene da donatore vivente compreso l’ABO incompatibile ed il programma KPD. Il programma di trapianto renale si avvale anche della collaborazione della Biobanca dell’Università del Piemonte Orientale nel contesto del Progetto UPO Aging con lo scopo di ricerca di biomarcatori urinari precoci di perdita della funzionalità renale.
«In questo momento – aggiunge il prof. Cantaluppi – di indubbia felicità per tutti noi, va ricordato che il trapianto renale ed in particolare il programma da donatore vivente è nato e si sviluppa quotidianamente grazie alla stretta e continua collaborazione tra il personale medico-sanitario di diverse equipe della nostra Azienda ospedaliero-universitaria: oltre alla SCDU Nefrologia e Trapianto Renale, la SCDU Urologia (diretta dal prof. Alessandro Volpe), la SCDO Chirurgia Vascolare (diretta dalla dott.ssa Carla Porta), la SCDU Anestesia e Rianimazione (diretta dal prof. Francesco Della Corte), il personale delle sale operatorie (coordinato dal dott. Gabriele Fasolini) ed in collegamento con la SCDU di Immunogenetica della Aou Città della Salute e della Scienza di Torino e con il Centro Regionale Trapianti di Regione Piemonte diretto dal prof. Antonio Amoroso.
Fondamentale per la riuscita del programma di trapianto renale, è anche la sinergia della rete nefrologica sul modello hub-spoke tra il Centro Trapianti Renali di Novara e le Unità di Nefrologia e Dialisi del quadrante del Piemonte Orientale: nel caso del primo trapianto del programma DEC-K tra nonna e nipote, un sentito ringraziamento va al personale medico-infermieristico della Unità di Nefrologia e Dialisi della ASL VCO diretta dal dott. Maurizio Borzumati che negli ultimi anni sta collaborando con pazienza e competenza al programma di trapianto da donatore vivente, segnalando un cospicuo numero di coppie al nostro Centro Trapianti. Un ringraziamento particolare va, infine, alla nostra nonna donatrice e alla sua famiglia per la generosità e la sensibilità dimostrate, che hanno permesso lo svolgimento delle diverse fasi del percorso di donazione e trapianto in un clima di grande serenità».