10 Maggio 2024 12:19
E’ la Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri “Lombardia” la protagonista dell’evento, nel quadriportico dell’Azienda ospedaliero-universitaria, organizzato giovedì 9 maggio per la ristrutturazione conservativa della facciata e del quadriportico storico della sede dell’ospedale.
Grazie all’associazione For Life onlus e alla collaborazione del Comando provinciale dell’Arma, la fanfara ha intrattenuto gli ospiti con 12 brani.
Per l’occasione, For Life ha donato all’Aou due barelle attrezzate.
IL RESTAURO
Il processo di restauro (curato dall’arch. Paolo Colombo) delle facciate storiche dell’Aou di Novara è stato avviato per la necessità impellente di contrastare il degrado che minacciava di compromettere l’integrità strutturale e architettonica dell’edificio. L’obiettivo primario è stato quello di prevenire distacchi di elementi architettonici e di arrestare il progressivo deterioramento delle superfici, garantendo al contempo la sicurezza degli spazi ed evitando danni eventuali a terzi.
L’intervento ha interessato la facciata principale di ingresso, la facciata adiacente dell’ “ex-ricovero delle esposte” lungo corso Mazzini e i prospetti del cortile storico interno. Di quest’ultimo il restauro ha interessato le superfici esterne poiché mostravano elementi di degrado avanzato, mentre quelle interne cioè della zona porticata, non avevano fenomeni di caduta e pertanto non sono state oggetto d’intervento, al momento, anche per l’eventulità di possibili donazioni
I tre fabbricati appartengono a diverse fasi costruttive dell’ospedale con situazioni compositive e materiche differenti e per queste ragioni hanno comportato scelte conservative specifiche suddividendo l’intervento in tre lotti distinti.
Il restauro si è basato su un solido riferimento culturale che ha guidato ogni fase del processo.
Premesso che per ogni forma di degrado o di dissesto possono essere valide diverse tecniche d’intervento, si è riconosciuto l’ambito conservativo che considera l’edificio del passato, a qualunque epoca appartenga, come un documento stratificato di cultura materiale e che l’intervento debba tentare di mantenere il più integri possibili i significati e i dati che ci testimonia senza operare giudizi di valore o di selezioni in base a considerazioni personali.
LA FANFARA
L’evoluzione della Fanfara dei Carabinieri ha radici che risalgono al 1820, un periodo che segue di qualche anno la creazione del Corpo dei Carabinieri Reali nel 1814. In quel contesto storico, furono arruolati i primi militari trombettieri, noti come “Trombetti”. Da questo nucleo primordiale emerse gradualmente nel corso degli anni la Fanfara del 3° Battaglione Carabinieri “Lombardia”, che nel 2014 assunse l’odierna denominazione. Pur conservando il termine “Fanfara” per rispettare la tradizione militare, la formazione attuale abbraccia una configurazione più ampia, quella di un’orchestra di fiati, comprendendo anche legni e percussioni.
In modo non convenzionale per un gruppo musicale di carattere militare, la Fanfara ha preso parte a importanti festival di Jazz e Soul, collaborando con artisti di fama internazionale, tra cui Albano, Arisa, Luisa Corna, Mario Lavezzi, Gabriele Cirilli, Flavio Boltro, Fio Zanotti, Bernard Purdie, Nick the Nightfly e molti altri.
La Fanfara è composta da 30 musicisti provenienti da vari conservatori italiani ed è diretta dal Maresciallo Capo Andrea Bagnolo. Il direttore ha iniziato a studiare pianoforte fin da bambino e si è successivamente appassionato al jazz e alla composizione.