22 Dicembre 2023

Grazie

In occasione delle festività natalizie, una vera “montagna” di regali è stata consegnata alle strutture di Pediatria e Neuropsichiatria infantile.

Grazie di cuore ai tanti donatori che anche quest’anno hanno regalato gioia e sorrisi ai piccoli pazienti ricoverati presso l’ospedale di Novara.

 

 

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22 Dicembre 2023

Aeronautica e Pianeta dei clown per la Neuropsichiatria infantile

Novara, 22 dicembre 2023  – Anche quest’anno il Primo reparto manutenzione velivoli dell’Aeronautica militare di Cameri e il Pianeta dei clown di Novara hanno reso possibile un progetto di acquaticità per i piccoli pazienti della Neuropsichiatria infantile, diretta dal dottor Maurizio Viri dell’Azienda ospedaliero universitaria di Novara.

Per  l’Aeronautica erano presenti in reparto il tenente colonnello Gianfranco Rosset (in rappresentanza del comandante Cristiano Realacci), il tenente Alessio Recupido, il maresciallo Salvatore Giannini e il primo luogotenente Sossio Pezzella.

L’azione dell’Aeronautica si è compiuta attraverso due interventi:  la raccolta fondi per il progetto e l’acquisto di giocattoli.

Il Pianeta dei clown era rappresentato dalla presidente Elena Tanchis e dal segretario Piero D’Amico.

«Il progetto di acquaticità – ha spiegato la psicologa Anna Claudia Caucino – prevede dieci lezioni per dieci bambini accompagnati dalla mamma, una iniziativa che riteniamo davvero importante per i nostri piccoli pazienti».

Il direttore generale dell’Aou,  dott. Gianfranco Zulian e il dott. Viri hanno sottolineato «il rilievo che ha per noi la collaborazione con l’Aeronautica e il Pianeta dei clown, esempio di grande sensibilità nei confronti del reparto».

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22 Dicembre 2023

I carabinieri del Comando provinciale per la Pediatria dell’ospedale di Novara

Come è ormai tradizione, i carabinieri del Comando provinciale hanno organizzato una raccolti fondi per l’acquisto dei regali che hanno distribuito ai piccoli ricoverati della Pediatria, diretta dalla professoressa Ivana Rabbone dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara.

I militari  hanno predisposto un banchetto con regali di ogni tipo oltre ad un vero e proprio sacco pieno di  materiale di cancelleria destinato alla Scuola in ospedale.

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6 Dicembre 2023

Una montagna di regali dalla Polizia penitenziaria per la Pediatria

Novara, 6 dicembre 2023 – Una montagna di regali… è arrivata alla Pediatria dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara: l’hanno … costruita gli agenti della Polizia penitenziaria del carcere di Novara, accolti dalla prof.ssa Ivana Rabbone, direttrice della Struttura e dal suo staff.

«Abbiamo coinvolto tutti i collaboratori, compreso il Gruppo operativo mobile – spiega il comandante del reparto, il dirigente aggiunto Domenico La Gala – e abbiamo raggiunto una cifra ragguardevole che ci ha permesso di effettuare don i per tutti i bambini ricoverati. E’ la prima volta che la Polizia penitenziaria si impegna in questa raccolta ma contiamo che diventi una tradizione».

A distribuire i regali il Babbo Natale della Polizia penitenziaria, ovvero l’assistente Francesco La Posta.

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6 Dicembre 2023

Nuovo direttore della struttura di Ortopedia e traumatologia pediatrica

Novara, 6 dicembre 2023 – La dottoressa Elena Panuccio è la nuova direttrice della struttura complessa di Ortopedia e traumatologia pediatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara: dal 19 settembre 2022 ne era la facente funzione.

E’ la quarta dottoressa in Italia ad assumere un ruolo apicale nell’ortopedia pediatrica e fa parte del “Women in Orthopaedics Worldwide”, un’associazione di chirurghe e chirurghi ortopedici che hanno l’obiettivo di ridurre il gender gap nel mondo ortopedico, incoraggiando, sostenendo la diversità e promuovendo la crescita e realizzazione professionale delle donne in ortopedia.

Laureatasi all’Università di Perugia, vanta un’ampia esperienza professionale, in particolare al “Gaetano Pini” di Milano e all’Azienda ospedaliera “Meyer” di Firenze, dove ha svolto attività di reparto, pronto soccorso, ambulatorio, sala operatoria e reperibilità, eseguite in collaborazione con Harvard University Boston.

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30 Novembre 2023

Giornata mondiale contro l’Aids

Nel corso degli ultimi anni in Europa e anche in Italia si sta registrando una graduale riduzione delle nuove diagnosi di infezione da HIV.

Dopo il 2022 in cui a Novara sono stati riscontrati ben 22 nuove diagnosi dovute soprattutto ad un cluster di casi collegati tra di loro, nell’anno corrente i dati sono più in linea con gli anni precedenti, ad oggi infatti solo 13 persone hanno scoperto di avere l’infezione da HIV nel 2023.

Queste sono persone che non si considerano a rischio, uomini e donne di età al di sotto dei 50 anni  e che si sottopongono al test perchè hanno già sintomi suggestivi di infezione (come dimagrimento, febbre persistente o linfadenopatie) oppure perchè hanno delle vere e proprie manifestazioni della malattia conclamata, cioè l’AIDS.

Se una volta avere la diagnosi di AIDS corrispondeva ad una condanna, oggi, se diagnosticata in tempo e trattata tempestivamente l’infezione da HIV decorre in modo cronico. La terapia antiretrovirale che deve essere assunta con costanza e per tutto il resto della vita, garantisce una prospettiva e una qualità di vita sempre più simile alla popolazione generale. L’Ambulatorio di Malattie Infettive dell’Aou Maggiore della Carità di Novara segue attualmente oltre 650 pazienti ed è il secondo centro in Piemonte. Le persone che vivono con HIV oggi presentano frequentemente patologie croniche legate anche all’invecchiamento ma che si manifestano in età precoce, per questo, nella nostra Azienda, sono stati stabiliti dei percorsi di cura con team multidisciplinari avvalendoci, ad esempio, degli specialisti in Nefrologia e Neuropsicologia clinica.

Ricordiamo ancora una volta come il primo passo per contrastare la diffusione dell’HIV è la prevenzione: innanzitutto l’utilizzo del preservativo nei rapporti sessuali che rimane l’arma principale in quanto protegge anche da altre infezioni sussualmente trasmissibili come sifilide e gonorrea. In aggiunta a questo nei soggetti ad alto rischio si può avviare una profilassi pre esposizione (detta PrEP). La PrEP consiste nell’assumere quotidianamente oppure al bisogno la terapia antivirale sotto stretto controllo medico ed è da poco stata resa gratuita anche in Italia.

Ugualmente importante è la diagnosi precoce tramite il test HIV, sia per garantire al paziente una buona prospettiva di vita che per interrompere la catena di contagio. E’ infatti ormai stabilito che le persone che vivono con l’infezione da HIV non trasmettono più il virus se assumono con regolarità la terapia.

Ricordiamo infine che nell’ambulatorio di Malattie infettive il test HIV può essere effettuato gratuitamente, senza prenotazione nè impegnativa del medico curante, anche in anonimato, dal lunedì al venerdì dalle ore8.00 alle 12.00.

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30 Novembre 2023

Soluzioni tecnologiche per il Wi-Fi nelle strutture sanitarie: il caso dell’Ospedale Maggiore di Novara

L’ospedale universitario piemontese ha deciso di rendere disponibile una doppia connettività Wi-Fi che copra tutta la struttura. Basandosi su soluzioni innovative, ha segmentato la rete wireless dedicando una parte al trasporto di un segnale Internet gratuito cittadino (Novara WiFi) per i pazienti e l’altra parte alla diagnostica e a tutte le attività sanitarie.

Nel cuore dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara si sta giocando una sfida avvincente: la trasformazione digitale della logistica sanitaria.

In particolare, è stato deciso di portare i servizi informatici in tutta la struttura in modo più capillare attraverso la tecnologia Wi-Fi.

La sede centrale dell’Ospedale è costituita da una parte storica (XII secolo) adibita a zona uffici, ed una più moderna (XIX e XX secolo) in cui si concentra l’attività sanitaria.
L’Azienda, con le difficoltà logistiche di una struttura cresciuta in periodi storici differenti seguendo progettualità di edilizia sanitaria disomogenee e ormai inadatte agli attuali modelli assistenziali, sta quindi abbracciando la modernità in un contesto architettonico complesso.
L’ospedale piemontese è infatti caratterizzato da una struttura orizzontale, un’architettura radicata nel passato che contrasta con l’approccio moderno dei più recenti presidi, che invece tendono a svilupparsi verticalmente. E questo comporta una serie di problemi.

La struttura dell’Ospedale Maggiore di Novara comprende tre grandi sedi principali e altri due piccoli presidi.
La sede principale è costituita da diverse palazzine (alcune di valore architettonico), con caratteristiche costruttive che rendono difficile la diffusione di un segnale Wi-Fi. Pareti spesse, che in alcuni punti superano i 50 centimetri, insieme a strutture di cartongesso sorrette da gabbie metalliche, creano un ambiente ostile alla copertura Wi-Fi uniforme.

“Così, quando 13 anni fa abbiamo deciso di avviare un progetto di copertura dell’intera struttura con una rete wireless, ci siamo trovati ad affrontare sfide significative – ha affermato Andrea Guido, che è parte del team dei sistemi informativi dell’Ospedale –. Infatti, nonostante un’accurata survey iniziale, la variabilità del comportamento delle antenne e degli access point ha portato a risultati inattesi”.

Il progetto, iniziato con un prima copertura a macchia di leopardo della sede principale delle zone con maggiori esigenze, ha avuto una sua evoluzione negli ultimi cinque anni quando al refresh tecnologico si è aggiunta la volontà di arrivare ad avere una copertura capillare della rete in tutta l’Azienda.

In quest’ultima fase, la sfida principale è stata la coesistenza di due soluzioni Wi-Fi: quella esistente, oramai obsoleta e basata sulla tecnologia di un altro fornitore, e il nuovo sistema.

Nell’ affrontare questa sfida, il team dei sistemi informativi ha pianificato il progetto in più fasi, iniziando con l’uso degli access point dell’ospedale per rendere disponibile ai pazienti il segnale di Novara Wi-Fi, la connettività gratuita offerta dal comune di Novara.

Successivamente, il focus si è spostato verso le esigenze sanitarie, con il supporto al processo di terapie al letto del paziente e, a breve, con il supporto necessario all’implementazione della nuova cartella clinica. L’obiettivo era fornire strumenti avanzati sia per i pazienti sia per i medici, a cui viene data la possibilità di accedere direttamente ai dati diagnostici.

Il traffico Internet dei pazienti e quello dei dati clinici convivono sullo stesso network grazie a una completa segmentazione delle due reti che separa nettamente i due segnali e garantisce riservatezza e disponibilità del traffico per le esigenze sanitarie rispetto al resto.

Tale progetto prevede l’installazione di 600 access point in tutta la struttura ospedaliera, gestiti da access controller che garantiranno la continuità operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

L’obiettivo è continuare a veicolare in modo sicuro sia il traffico meno critico, come l’accesso a Internet per i pazienti, sia il traffico vitale per la produzione sanitaria. Sicurezza e gestione della qualità del servizio  sono elementi chiave per garantire un funzionamento ottimale della rete.

Guardando al futuro, il progetto prevede l’integrazione di ulteriori tecnologie, come la geolocalizzazione dei pazienti e delle apparecchiature. Ma, soprattutto, la totale eliminazione dei telefoni tradizionali sostituiti da telefoni Ip wireless.

La timeline del progetto è stata caratterizzata da sfide, tra cui il rallentamento dovuto alla pandemia Covid-19 e i tempi lunghi per l’approvvigionamento dei prodotti dovuti alla burocrazia. La fornitura dei prodotti utili alla realizzazione del progetto è avvenuta in due tranche che, a causa dei tempi tecnici delle gare e della pandemia, sono risultate distanti circa 5 anni l’una dall’altra.
“Così, ci siamo trovati a dover gestire nello stesso progetto prodotti che differivano di alcune generazioni – ha sottolineato Andrea Guido –, con quello che ne consegue in termini di diversità di caratteristiche e prestazioni.

L’’Ospedale Maggiore della Carità di Novara sta dimostrando come la tecnologia possa migliorare l’esperienza dei pazienti e rendere più efficienti le operazioni sanitarie.
E, in futuro, la tecnologia sarà sempre più centrale nella pratica medica dell’Ospedale, offrendo ai medici la possibilità di dedicare più tempo ai pazienti.

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29 Novembre 2023

Tutti insieme per l’Oncoematologia pediatrica dell’AOU di Novara

Novara, 29 novembre 2023 – Un ambiente più colorato e accogliente per l’oncoematologia pediatrica (di cui è direttore la prof.ssa Ivana Rabbone) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara. E una saletta di accoglienza rinnovata e arredata dove i piccoli pazienti possono giocare: è l’intervento frutto della collaborazione tra Ugi Novara, l’associazione Gabry Little Hero, l’associazione Emmaland e “Ospedali dipinti”.

L’Associazione Gabry Little Hero ha donato infatti gli arredi della sala di accoglienza, arredi colorati e moderni, ma soprattutto funzionali e adatti alle particolari esigenze di un ambiente ospedaliero pediatrico.

L’associazione Emmaland si è occupata di alcuni complementi di arredo ma soprattutto ha dipinto e abbellito le pareti della sala di accoglienza, del day hospital e dei corridoi grazie allo splendido operato di Silvio Irilli di “Ospedali Dipinti” che ha ideato e creato il “Giardino di Emma”, che con i suoi colori e la sua magia incanta i piccoli pazienti trasportandoli in un mondo gioioso e fatato che allevia la pesantezza delle lunghe giornate ospedaliere.

«Ugi Novara – afferma il presidente Andrea Locarni – nasce nel 2005 grazie a un gruppo di genitori toccati dalla dolorosa esperienza oncologica di un loro bambino con lo scopo di dare sostegno ai bambini e alle famiglie oncologiche residenti nella zona che si recano per i controlli e le terapie presso il reparto di Pediatria dell’Aou di Novara.

I volontari Ugi si occupano di accogliere le famiglie sin dal momento della diagnosi, illustrando tutti i servizi presenti in ospedale e quelli offerti dall’associazione, favorendo la comunicazione fra le famiglie e l’equipe curante e intrattenendo con discreta presenza i pazienti e le loro famiglie nelle lunghe giornate di controlli e di terapie.

L’associazione offre inoltre importanti servizi sempre volti ad alleggerire il pesante percorso di malattia, come il servizio trasporti, l’offerta di alloggio presso Casa Valeria per le famiglie distanti da Novara, contributi economici e molto altro ancora».

Tanti i progetti in questi anni in cui l’associazione si è impegnata a collaborare attivamente con l’Azienda Ospedaliera al fine di migliorare l’assistenza medica e sociale dei bambini affetti da tumore.

Alla fine del 2015 grazie anche a un significativo contributo di Ugi Novara  è stata inaugurata un’ala del reparto dove trovano attualmente posto locali dedicati ai bimbi: un day-hospital, un ambulatorio, una sala d’aspetto, ma anche locali per la scuola in ospedale e per altri servizi ospedalieri pediatrici come la neuropsichiatria infantile.

Nel 2017 e nel 2020 ha provveduto ad arredare, grazie anche al sostegno di privati benefattori,  due stanze a basso contenuto batterico nel reparto di degenza destinate al ricovero di bambini in situazione di spiccata immunodeficienza in tutta sicurezza

Dal 1° novembre 2018, grazie anche alle forti richieste da parte delle famiglie e di Ugi Novara, la Pediatria dell’Aou di Novara può contare su un centro Spoke di oncoematologia pediatrica che, in collaborazione e sinergia con  il Regina Margherita di Torino, permette ai piccoli pazienti di poter beneficiare non solo di trattamenti terapeutici e di supporto, ma anche di poter soddisfare altri bisogni (scuola, attività ludiche e di socializzazione) il più possibile vicino al proprio domicilio.

Nel 2021 per rendere sempre più ospitale e sicura la sistemazione dei piccoli pazienti si è spostato l’ambulatorio visite, di fianco al quale è stato allestito un ambulatorio per i prelievi e le terapie rapide.

«L’associazione è nata per non ricordare Emma e non disperdere la sua preziosa eredità, fatta di coraggio, amore, determinazione, voglia di fare festa. L’obiettivo è cercare di alleggerire la vita di bimbi e genitori che devono affrontare il difficile percorso di guarigione da malattie onocoematologiche pediatriche. Il nostro motto è: il coraggio nasce da un sorriso.

Così, dopo il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Borgomanero abbellito a Natale 2021 grazie all’opera di Silvio Irilli, abbiamo deciso di donare un nuovo volto anche al reparto di oncoematologia pediatrica dell’Aou di Novara, luogo che in diverse occasioni è stato di supporto alla terapia di Emma – dichiarano Claudia e Michele, presidente e vicepresidente di Emmaland   – Siamo emozionati ed assolutamente fiduciosi che questo progetto sarà di grande aiuto per tutti coloro i quali si troveranno, loro malgrado, a dover trascorrere del tempo in questi luoghi. Siamo sicuri che Silvio ed Ospedali Dipinti faranno nascere più di un sorriso grazie alla loro opera».

L’associazione Gabry Little Hero da sempre ha avuto rapporti di collaborazione e aiuto reciproco con Ugi Novara.

«Fin da quando cercavamo il gemello genetico di Gabry che senza il trapianto di midollo non avrebbe potuto essere ancora qui con noi oggi – spiega Patrizia Federico biologa nutrizionista oltre che cofondatrice dell’ associazione – Ugi ci ha sostenuto e aiutato a lanciare l’appello ad iscriversi al registro dei donatori di midollo osseo. Dopo la pandemia l’ esigenza di rifare e rivedere gli spazi della saletta di accoglienza dell’oncoematologia pediatrica ci ha subito suscitato il desiderio di essere di aiuto e così abbiamo pensato di sostenere il progetto e finanziarlo..

Tra i vari progetti e raccolte fondi organizzati per realizzare tale progetto il più importante per me, è stato scrivere un libro di ricette sane per i bambini il cui ricavato è stato destinato appunto all’acquisto degli arredi della saletta. Pensare di poter dare un minimo sollievo in un ambiente nuovo, colorato e consono a un bimbo che purtroppo dovrà iniziare un percorso di cure ci riempie il cuore».

Sostiene Silvio Irilli: «“È stato un grande privilegio per me ritrovarmi, per il secondo anno di seguito, a portare con il progetto “Ospedali Dipinti® il messaggio di Emma ai bambini che lottano contro la malattia. Mi piace pensare che Emma continui a esserci e che, per arrivare più vicino ai bambini, abbia scelto di parlare la loro lingua trasformandosi in una creatura fatta di colore, sorriso, speranza, un dolcissimo “cartoon” che vive in un Giardino speciale che accoglie e porta un po’ di gioia anche qui, nella sala giochi del reparto di oncoematologia. Ringrazio l’Associazione Emmaland che ha voluto ancora una volta rendermi parte della magia di Emma, ringrazio tutto il reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara che ha accolto con entusiasmo questo progetto, e ringrazio tutti quanti lo hanno reso possibile. Tanti infatti i sostenitori, fra i quali ricordo Mariagiulia Bertucci e Marco Secchi, i viaggiatori di Out Of Place che hanno dedicato il loro viaggio in Panda tra Milano e le isole Lofoten in Norvegia a raccogliere fondi per “Il Giardino di Emma”, come ha fatto anche il Centro Infanzia Lilliput di Volpiano, che ha mostrato una forte vicinanza fra i bambini del loro asilo e i loro coetanei meno fortunati in ospedale: tenacia, empatia e generosità, ingredienti vincenti come il messaggio di Emma».

Aggiunge la professoressa Rabbone: «È con immensa gioia che inauguriamo  i nuovi arredi della sala giochi dei bambini che afferiscono al nostro ambulatorio di oncoematologia donati dalle associazioni Emmaland e Gabri little hero insieme al patronato di Ugi Novara. In qualità di direttore della Struttura di pediatria dell’Aou di Novara, insieme alle dottoresse Miriam Gatto e Sandra Esposito, referenti dell’ambulatorio di oncoematologia pediatrica di questa struttura e che quotidianamente si occupano dei nostri piccoli eroi, ringrazio di cuore  tutte le persone che ci sostengono nella nostra professione volta a curare la patologia e a migliorare la qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie anche durante la loro permanenza in ospedale».

Per il direttore generale dell’Aou, il dottor Gianfranco Zulian, «si tratta di un intervento che ci consente di migliorare l’accoglienza dei nostri piccoli pazienti. E soprattutto conferma il fatto che da soli si può tanto, ma insieme si può molto di più».

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29 Novembre 2023

25° anniversario del Centro Trapianti Renali della AOU Maggiore della Carità di Novara

In concomitanza del 25° anniversario del Centro Trapianti Renali dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, diretto dal professor Vincenzo Cantaluppi, mercoledì 6 dicembre 2023, alle ore 13.30, presso l’Aula magna dell’Azienda, avrà luogo la Lettura Magistrale del professor Antonio Amoroso “La medicina dei trapianti tra passato e futuro”.

Il professor Amoroso, dell’Università di Torino, precedentemente responsabile del Centro Regionale Trapianti Piemonte, in occasione di un momento di festeggiamento per il suo collocamento a riposo, guiderà i presenti tra il passato ed il futuro dell’attività di donazione e trapianto d’organi.

Il professor Amoroso ha dato negli ultimi 25 anni un contributo fondamentale all’organizzazione ed allo sviluppo dei programmi di donazione e trapianto d’organi solidi e cellule staminali in Regione Piemonte portando i centri regionali a livelli di eccellenza riconosciuti a livello nazionale e internazionale, con una visione ampia e moderna, anticipando alcuni degli sviluppi futuri di un territorio di frontiera della scienza medica quale è la trapiantologia.

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24 Novembre 2023

Continua l’impegno dell’AOU di Novara nella lotta contro le violenze di genere.

Novara, 24 novembre 2023 – In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Direzione sanitaria dei presidi ospedalieri dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara in collaborazione con il Comune di Novara e l’Associazione Integrando onlus organizza un evento di sensibilizzazione dal titolo “Il coraggio delle donne – momenti di riflessione per riconoscere, prevenire e contrastare la violenza sulle donne”

L’iniziativa avrà luogo giovedì 30 novembre 2023, alle ore 17.30 presso la Sala dell’Arengo del Broletto di Novara.

Continua l’impegno dell’AOU di Novara contro la violenza di genere che si concretizza attraverso la presenza, all’interno dell’ospedale, di una equipe multiprofessionale specializzata nell’accoglienza e nella presa in carico delle donne vittime di violenza, a cui viene fornita una concreta assistenza, messa in atto mediante l’utilizzo di specifici protocolli sanitari nel rispetto della privacy.

Grazie all’intervento della Rete aziendale delle vittime di violenza, in particolare all’infermiera professionale, dottoressa Cora Bellato e alla mediatrice culturale di lingua franco-araba, dottoressa Rim Maatoug e alla struttura Gestione tecnica ed economale, diretta dall’ingegner Vincenzo Bruno è stata riverniciata la panchina rossa ubicata nello spazio di fronte al padiglione E.
Sulla panchina sono evidenziati slogan contro ogni violenza scritti nelle lingue più diffuse sul territorio novarese ed è dato risalto al “1522”, il numero antiviolenza e stalking,  attivo 24 ore su 24, accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile.

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