30 Settembre 2021

La professoressa Alessandra Gennari al Wired Next Fest “Il Nastro rosa della ricerca”

Novara, 30 settembre 2021 – Venerdì 1° ottobre la professoressa Alessandra Gennari, direttore della struttura di Oncologia e professore associato di oncologia all’Università del Piemonte Orientale sarà intervistata da Cristina Parodi al Wired Next Fest (Il “Nastro rosa della ricerca”) a sostegno della campagna di Airc per la ricerca sul tumore al seno. Sarà possibile seguire in streaming l’intervista, a partire dalle ore 14,20, collegandosi a https://nextfest2021-milano.wired.it/

«Ottobre è il mese dedicato al tumore al seno, una patologia che colpisce circa 55 mila donne ogni anno in Italia. E se è vero che la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi ha raggiunto l’87%, la ricerca e la sensibilizzazione non possono permettersi pause perché l’obiettivo è arrivare a curare tutte le donne» afferma la prof.ssa Gennari, esperta di neoplasie mammarie .

La prof.ssa Gennari è membro del Comitato scientifico della Accademia di senologia “Umberto Veronesi” ed editore clinico della “Cochrane Breast Cancer Collaboration” dal 2010. L’attività di ricerca è sempre stata focalizzata sull’innovazione diagnostica e terapeutica nel cancro al seno, con particolare attenzione all’identificazione della reattività individuale ai farmaci all’ottimizzazione della terapia nel carcinoma mammario metastatico.
E’ anche “investigatore principale” di numerosi progetti nazionali e internazionali, tra cui tre dell’Airc e altri finanziati dal Ministero della Salute, e il progetto Europeo ERA-NET Transcan 2013, tuttora in corso, fondazione Berlucchi, Lilt.

E’ primo autore delle linee guida della Società europea di oncologia medica sul carcinoma mammario in forma avanzata, in corso di pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale Annals of Oncology.
Esegue attività clinica personalmente, nell’ambito di due ambulatori settimanali dedicati a visite e terapie per il carcinoma della mammella, presso la struttura di Oncologia dell’Aou di Novara.

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27 Settembre 2021

Trapianto renale da vivente: il Centro dell’AOU ha superato quota 150

Novara, 27 settembre 2021 – Il Centro Trapianto Renale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara rappresenta una delle strutture più all’avanguardia sul territorio nazionale per il progetto di donazione da vivente, con inizio di tale attività nel 2003, a 5 anni di distanza dall’apertura del Centro avvenuta nel 1998.

«Il numero totale di trapianti renali eseguiti a Novara è di 1433, di cui 152 da donatore vivente: solo dal 2015 abbiamo eseguito 95/152 trapianti da vivente a testimonianza della crescita esponenziale del programma – spiega il prof. Vincenzo Cantaluppi, direttore della Struttura Nefrologia e trapianto renale – All’Aou di Novara sono attivi tutti i programmi di trapianto da vivente compresi gli ABO incompatibili (contro gruppo sanguigno) e pre-emptive (esecuzione del trapianto prima della dialisi). Inoltre, da circa due anni, nonostante le difficoltà organizzative causate dalla pandemia Covid-19, il Centro di Novara è entrato nel circuito nazionale e internazionale della Kidney-paired donation o “trapianto cross-over” promosso dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) e riservato a pazienti con problemi immunologici che non consentono la donazione diretta da parte dei familiari, grazie proprio al volume di attività del centro».

Il trapianto renale da donatore vivente rappresenta oggi la migliore terapia per l’insufficienza renale cronica avanzata. La possibilità di organizzare in modo precoce gli esami necessari sia per donatore che per ricevente e la programmazione dell’intervento chirurgico sono i capisaldi della sicurezza della procedura e dei dati della letteratura che mostrano una sopravvivenza dell’organo migliori proprio per i reni trapiantati da donatore vivente.

Come per il trapianto da donatore deceduto, il programma di trapianto da vivente vive e cresce grazie alla collaborazione di diverse equipe di professionisti all’interno dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara: Nefrologia, Urologia, Chirurgia Vascolare, Anestesia e Rianimazione, personale delle sale operatorie, Psicologia dei Trapianti e molti altri specialisti per problematiche varie che i pazienti devono affrontare prima e dopo il trapianto.

Precisa il direttore generale, dott. Gianfranco Zulian: «Siamo orgogliosi e grati ai nostri professionisti che integrati in rete con dedizione prendono in carico il paziente e il donatore accompagnandolo attraverso un percorso di ritorno alla salute e al benessere».

«Un cardine di questo programma trapiantologico – dichiara ancora il prof. Cantaluppi – è legato alla minima invasività e sicurezza del donatore che si raggiunge tramite il prelievo del rene per via laparoscopica e, in alcuni casi, il trapianto di rene robotico, oltre che a un programma di stretto follow-up sia del donatore che del ricevente che inizia già prima della donazione/trapianto con l’esecuzione di test specifici (es. scintigrafia renale dinamica, valutazione GFR radioisotopico, Riserva Funzionale Renale dopo carico proteico) eseguiti in pochi centri trapianti sul territorio nazionale».

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21 Settembre 2021

E’ andata deserta la gara per la costruzione della Città della Salute e della Scienza di Novara

Novara, 21 settembre 2021 – E’ scaduto ieri il termine, previsto dal bando di gara per l’affidamento della concessione di costruzione e gestione della Città della Salute e della Scienza di Novara: a suo tempo sette raggruppamenti d’impresa avevano manifestato interesse a partecipare alla gara ma oggi non è pervenuta alcuna offerta.

«E’ verosimile – spiega il direttore generale dell’Aou, il dott. Gianfranco Zulian – che la mutata situazione economica, con l’aumento dei prezzi delle materie prime indotto dalla gravità della situazione pandemica, abbia indotto le ditte a valutare in maniera differente la convenienza a partecipare alla gara. Quello che è certo è che il progetto- Città della Salute e della Scienza di Novara non si ferma qui: già domani il gruppo di lavoro dell’Aou inizierà alcune riflessioni e successivamente ci saranno le interlocuzioni indispensabili con l’assessorato regionale alla Sanità e successivamente con il Ministero, in modo da arrivare a una soluzione che dia tempi, modi e termini accettabili».

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17 Settembre 2021

(H)-Open Day Aneurisma aortica addominale 29 settembre 2021

Novara, 17 settembre 2021 – Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata mondiale del cuore (29 settembre 2021), coinvolge gli ospedali con i Bollini rosa per offrire servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alla popolazione.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia e nel mondo. Una corretta informazione, prevenzione e diagnosi precoce sono le strategie più efficaci per contrastarle ed è proprio ciò  che questo Open day si propone di promuovere.

L’iniziativa è dedicata, in particolare, all’aneurisma aortico addominale, una patologia poco conosciuta e sottovalutata che colpisce prevalentemente gli uomini dopo i 65 anni d’età. Fattori di rischio, oltre a genere ed età, sono: familiarità, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e fumo. È tipicamente asintomatica ma può essere facilmente diagnosticata e monitorata nel tempo per prevenire la complicanza più temibile che è la rottura di aorta.

Anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara aderisce all’iniziativa.

Mercoledì 29 settembre 2021, dalle ore 9.00 alle 14.00 presso l’ambulatorio di Chirurgia vascolare, n. 29, (padiglione B, seminterrato), i medici della struttura Chirurgia vascolare offriranno colloqui ed esami strumentali,  

 Le prestazioni, erogate a titolo gratuito, saranno eseguite fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Non occorre presentare l’impegnativa del proprio medico curante ma le visite dovranno essere obbligatoriamente prenotate al n. 0321 3732201, attivo dal lunedì al venerdì   dalle ore 8.30 alle 12.00. I pazienti dovranno segnalare che intendono partecipare all’iniziativa “ Open day  ONDA”.

I servizi offerti nella giornata del 29 settembre sono consultabili a partire dal  20 settembre sul sito www.bollinirosa.it. 

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16 Settembre 2021

Il dipartimento Toraco-cardio-vascolare eccellenza nella terapia mini-invasiva delle patologie cardiache ed oncologiche polmonari

Novara, 16 settembre 2021– Il caso è quello di una paziente di 74 anni giunta all’osservazione dei medici della Struttura complessa “Malattie dell’apparato respiratorio” del “Maggiore” diretta dal dottor Piero Balbo per un nodulo del polmone sinistro scoperto occasionalmente con una radiografia di routine del torace.

Gli accertamenti successivi confermano il sospetto di una patologia tumorale del polmone, che fortunatamente appare  localizzata e senza segni radiologici di metastasi ai linfonodi o in altri organi.

La paziente viene quindi presa in carico dalla struttura di “Chirurgia Toracica”, diretta dal professor  Ottavio Rena,  per l’intervento chirurgico terapeutico, che ad oggi, quando correttamente indicato ed eseguibile, rappresenta  la principale opzione di cura per le neoplasie polmonari.

Gli accertamenti preoperatori però rilevano un concomitante grave problema cardiaco.

La paziente, operata presso un altro centro alcuni anni fa per la sostituzione valvolare aortica, ha infatti sviluppato un deterioramento della protesi cardiaca precedentemente impiantata, con conseguente disfunzione della valvola, che risulta pericolosa per la vita e rappresenta un elevato rischio per l’intervento chirurgico per il tumore al polmone.

Grazie alla esperienza degli operatori medici, infermieristici e tecnici del Dipartimento toraco-cardio-vascolare nella terapia miniinvasiva è stato possibile attuare una soluzione che si è dimostrata salva-vita per la paziente che, infatti, è  stata sottoposta ad intervento di sostituzione aortica protesica trans-catetere con tecnica “valve-in-valve”.

Attraverso un introduttore inserito nell’arteria femorale sinistra, l’equipe della Cardiologia Interventistica, coordinata dal professor Patti,  con la collaborazione della dottoressa Roberta Rosso e gli operatori della struttura di “Cardiochirurgia”, diretta dal dottor  Giovanni Casali, con l’ausilio del Dott. Mario Commodo, hanno posizionato una nuova valvola protesica all’interno di quella preesistente,  risolvendo così il difetto cardiaco della paziente senza accessi chirurgici invasivi e senza necessità di circolazione extracorporea,.

Dopo alcuni giorni la paziente ha potuto essere sottoposta all’intervento di chirurgia oncologica sul polmone da parte dell’equipe della “Chirurgia toracica” che ha provveduto all’asportazione di un lobo polmonare in toracoscopia mini-invasiva: attraverso una piccola incisione di 3 cm a livello della regione ascellare, con l’ausilio di tecniche video-assistite e senza alcun traumatismo per le costole, sono stati asportati il lobo polmonare superiore sinistro affetto dal tumore ed i linfonodi adiacenti.

Tre giorni dopo l’intervento al polmone la paziente è stata dimessa al domicilio, in buone condizioni generali.

Il delicatissimo caso descritto conferma come il Dipartimento toraco-cardio- vascolare dell’Aou“Maggiore della Carità” di Novara rappresenti un centro di eccellenza nel trattamento mini-invasivo delle patologie cardiache e polmonari.

Il sodalizio professionale tra i vari reparti del Dipartimento e la collaborazione con le altre Unità Operative dell’ospedale, in primis con la Pneumologia, ha favorito la creazione di un team multi-specialistico all’avanguardia a livello nazionale per le tecniche mini-invasive, in grado di proporre ai pazienti del territorio le più avanzate tecniche diagnostico-terapeutiche per tutte le patologie cardiovascolari e polmonari.

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8 Settembre 2021

Lettura della Divina Commedia nel quadriportico dell’ospedale Maggiore

Domenica 12 settembre 2021, a Novara, in occasione dei settecento anni della morte di Dante Alighieri, avrà luogo l’evento “1700 Dante e Novara -Tutta la città ne canta ”, l’omaggio della città al Sommo Poeta.

In molte città italiane sono previsti eventi per proporre una lettura integrale della Divina Commedia, dalla mattina a notte inoltrata.

A Novara la sera del 12 settembre cento cittadini leggeranno contemporaneamente i cento canti in cento luoghi della città.

Cento luoghi della città diventeranno piccoli spazi teatrali per raccontare l’immensa opera dantesca conosciuta in tutto il mondo: le chiese dei quartieri, i cortili, le piazze del centro o di periferia ma anche i luoghi simbolo della cultura, la biblioteca, il castello, i portici del centro, i teatri ed i cinema.

Cento luoghi che offrono una visione globale del tessuto cittadino.

Non poteva quindi mancare la sede dell’ospedale “Maggiore della Carità” dove, alle ore 21.00 di domenica 12 settembre, nel quadriportico di corso Mazzini, 18, un rappresentante dell’associazione “Storytelling Novara” leggerà il XII Canto dell’Inferno.

La lettura delle terzine avrà la durata di 13-15 minuti circa.

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6 Settembre 2021

Nuova importante donazione ABIO Novara alla pediatria dell’AOU

Novara, 6 settembre 2021 –  L’Associazione per il bambino in ospedale,  ABIO Novara, ha consegnato presso la struttura complessa Pediatria dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” nuove panche di attesa colorate, per accogliere i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie nelle aree comuni del reparto, in attesa di visita: l’atrio, i corridoi degli ambulatori e del pronto soccorso pediatrico.

ABIO Novara non ha mai fatto mancare la sua vicinanza alla Pediatria, anche durante il periodo della pandemia, attraverso la donazione di giochi, kit di accoglienza per tutti i bambini ricoverati e lo sviluppo di nuovi progetti di umanizzazione che hanno reso il reparto sempre più accogliente.

Le panche, colorate ed ergonomiche, rispettano un duplice bisogno dell’ospedale: fornire sedute nuove, con materiali sanificabili di alta qualità e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, garantendo al tempo stesso l’esigenza di distanziamento per la prevenzione anti Covid 19. Il progetto è stato studiato con la collaborazione preziosa del personale sanitario.

Si tratta di sistemi modulari di sedute a 2 e 3 posti con sedile e schienale in polipropilene, suddivise da apposito tavolino, per consentire il distanziamento, ma sostituibile eventualmente in futuro con ulteriori sedute.

Il progetto, ideato nel 2020, ha ricevuto a gennaio di quest’anno un primo contributo dalla squadra del Novara calcio, che è stata sempre vicina con i suoi giocatori ai bambini della pediatria con visite e doni. La donazione è stata realizzata grazie al supporto di diversi amici sostenitori di ABIO.

Sono immensamente felice di avere realizzato tutti insieme questa nuova donazione – afferma la presidente di ABIO Novara, Antonella Brianza. Senza il supporto del personale sanitario e della Direzione dell’AOU non potremmo fare nulla. ABIO, anche in questo periodo difficile, ha fatto da mediatore tra i suoi amici sostenitori e l’ospedale, trasformando la generosità in progetti concreti.”

«Con questa donazione Abio conferma lo speciale rapporto con la nostra Azienda ospedaliero-universitaria – dichiara il direttore generale dell’Aou, il dott. Gianfranco Zulian – e l’attenzione verso i piccoli pazienti. Speriamo che questa donazione possa essere seguita a breve dalla ripresa delle attività in reparto: la presenza di Abio e delle altre associazioni di volontariato è fondamentale».

 

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2 Settembre 2021

Ambulatorio di andrologia dell’AOU: già 130 i pazienti seguiti

Novara, 2 settembre 2021 – Sono 130 i pazienti affetti da patologia complesse seguiti dall’ambulatorio di “Andrologia Medica, Endocrinologia della Riproduzione e Medicina della Sessualità” che afferisce alla Struttura Endocrinologia (diretta dal prof. Gianluca Aimaretti) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara.
« L’andrologia svolge un ruolo fondamentale nelle varie fasi della vita dell’uomo, occupandosi del controllo del normale sviluppo e funzione dell’apparato genitale, nonché di prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie andrologiche, dell’infertilità e dei disturbi della sfera sessuale.
Si stima che 1 maschio su 3 sia affetto da problemi andrologici, la cui tipologia varia a seconda della fascia d’età – afferma il prof. Aimaretti – Inoltre, la maggiore aspettativa di vita comporta un progressivo incremento dell’incidenza delle patologie andrologiche, che sono ad oggi divenute un problema di rilevanza sanitaria e sociale».
Le principali patologie in ambito di Andrologia Medica nei soggetti adulti sono rappresentate da:
1. Ipogonadismo: si tratta di una sindrome caratterizzata da una ridotta capacità testicolare nel produrre livelli fisiologici di testosterone e spermatozoi quantitativamente/qualitativa adeguati.
2. Deficit erettile (DE): è definita come la persistente incapacità, per almeno tre mesi, a raggiungere e/o a mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente.
3. Disturbi dell’eiaculazione: comprendono l’eiaculazione precoce (EP), l’eiaculazione ritardata (ER), l’eiaculazione retrograda e l’aneiaculazione (assenza di eiaculazione).
4. Infertilità maschile: è definita come l’incapacità a ottenere un concepimento dopo un anno di rapporti regolari e non protetti. Si stima che l’infertilità colpisca circa il 15-20% delle coppie nei paesi industrializzati.
5. Ginecomastia: è definita come l’incremento volumetrico mammario per proliferazione benigna dei dotti mammari e dello stroma periduttale, determinato da uno squilibrio nel rapporto tra estrogeni e testosterone a favore dei primi.
« Per la peculiarità della patologia trattata – conclude il prof. Aimaretti – la complessità della stessa e la multidisciplinarità necessaria sono attivate collaborazioni con le Strutture dell’Aou di Urologia, Ginecologia (problematiche di infertilità), Laboratorio di analisi, Psichiatria.

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