16 Settembre 2021 13:05
Novara, 16 settembre 2021– Il caso è quello di una paziente di 74 anni giunta all’osservazione dei medici della Struttura complessa “Malattie dell’apparato respiratorio” del “Maggiore” diretta dal dottor Piero Balbo per un nodulo del polmone sinistro scoperto occasionalmente con una radiografia di routine del torace.
Gli accertamenti successivi confermano il sospetto di una patologia tumorale del polmone, che fortunatamente appare localizzata e senza segni radiologici di metastasi ai linfonodi o in altri organi.
La paziente viene quindi presa in carico dalla struttura di “Chirurgia Toracica”, diretta dal professor Ottavio Rena, per l’intervento chirurgico terapeutico, che ad oggi, quando correttamente indicato ed eseguibile, rappresenta la principale opzione di cura per le neoplasie polmonari.
Gli accertamenti preoperatori però rilevano un concomitante grave problema cardiaco.
La paziente, operata presso un altro centro alcuni anni fa per la sostituzione valvolare aortica, ha infatti sviluppato un deterioramento della protesi cardiaca precedentemente impiantata, con conseguente disfunzione della valvola, che risulta pericolosa per la vita e rappresenta un elevato rischio per l’intervento chirurgico per il tumore al polmone.
Grazie alla esperienza degli operatori medici, infermieristici e tecnici del Dipartimento toraco-cardio-vascolare nella terapia miniinvasiva è stato possibile attuare una soluzione che si è dimostrata salva-vita per la paziente che, infatti, è stata sottoposta ad intervento di sostituzione aortica protesica trans-catetere con tecnica “valve-in-valve”.
Attraverso un introduttore inserito nell’arteria femorale sinistra, l’equipe della Cardiologia Interventistica, coordinata dal professor Patti, con la collaborazione della dottoressa Roberta Rosso e gli operatori della struttura di “Cardiochirurgia”, diretta dal dottor Giovanni Casali, con l’ausilio del Dott. Mario Commodo, hanno posizionato una nuova valvola protesica all’interno di quella preesistente, risolvendo così il difetto cardiaco della paziente senza accessi chirurgici invasivi e senza necessità di circolazione extracorporea,.
Dopo alcuni giorni la paziente ha potuto essere sottoposta all’intervento di chirurgia oncologica sul polmone da parte dell’equipe della “Chirurgia toracica” che ha provveduto all’asportazione di un lobo polmonare in toracoscopia mini-invasiva: attraverso una piccola incisione di 3 cm a livello della regione ascellare, con l’ausilio di tecniche video-assistite e senza alcun traumatismo per le costole, sono stati asportati il lobo polmonare superiore sinistro affetto dal tumore ed i linfonodi adiacenti.
Tre giorni dopo l’intervento al polmone la paziente è stata dimessa al domicilio, in buone condizioni generali.
Il delicatissimo caso descritto conferma come il Dipartimento toraco-cardio- vascolare dell’Aou“Maggiore della Carità” di Novara rappresenti un centro di eccellenza nel trattamento mini-invasivo delle patologie cardiache e polmonari.
Il sodalizio professionale tra i vari reparti del Dipartimento e la collaborazione con le altre Unità Operative dell’ospedale, in primis con la Pneumologia, ha favorito la creazione di un team multi-specialistico all’avanguardia a livello nazionale per le tecniche mini-invasive, in grado di proporre ai pazienti del territorio le più avanzate tecniche diagnostico-terapeutiche per tutte le patologie cardiovascolari e polmonari.