Mercoledì 2 settembre 2020, è stata inaugurata la nuova area permanente di degenza intensiva della S.S. Medicina d’urgenza, presso la S.C. Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara.
La realizzazione della nuova area è stata resa possibile dalla generosa donazione della Fondazione De Agostini sorta a Novara nel marzo del 2007 per volere espresso delle famiglie Boroli e Drago, che fin da subito si sono impegnate nel sociale, dedicandosi in particolar modo alle disabilita’, all’educazione e formazione, all’inclusione sociale, all’ emergenza.
A causa dell’emergenza SARS CoV-2, la Fondazione De Agostini ha finanziato la realizzazione di una nuova terapia semi intensiva dell’A.O.U. di Novara, nei locali precedentemente occupati dall’ambulatorio T.A.O. (Terapia anticoagulante orale).
La nuova struttura Terapia semi intensiva adiacente alla struttura di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, diretta dal professor Giancarlo Avanzi, cui afferisce la S.S. Medicina d’urgenza, è dotata di sette posti letto per i pazienti COVID, due in stanze a pressione negativa dedicate a pazienti con situazioni cliniche complesse, meritevoli di isolamento, sorvegliati 24 ore su 24 tramite sistema di videocamere a circuito chiuso.
E’ stata pensata come una struttura flessibile, adattabile alle esigenze che di volta in volta si potrebbero presentare.
La nuova struttura consente all’AOU di Novara di potenziare i servizi sanitari e le prestazioni ad elevata intensità di cura in modo da essere pronta ad affrontare eventuali situazioni di emergenza epidemica, garantendo nel contempo una assistenza adeguata a tutti i malati afferenti al Pronto soccorso.
Mario Minola, Direttore Generale dell’AOU, ha dichiarato: “La donazione della Fondazione De Agostini, che fa seguito ad altri significativi interventi realizzati nel recente passato, ci consente di avere a disposizione una struttura permanente, modulabile a seconda delle esigenze, di fondamentale importanza non solo per gestire le situazioni d’emergenza epidemica, ma anche per garantire un’immediata risposta in termini di intensità di cura ai pazienti in arrivo al Pronto soccorso. Bisogna fare i complimenti al nostro Servizio tecnico, che ha progettato e realizzato una struttura di fondamentale importanza, rispettndo il cronoprogramma, nonostante le difficoltà create dal lockdown”.
Roberto Drago, Presidente della Fondazione De Agostini, ha commentato: “Sono molto soddisfatto di essere qui oggi per inaugurare ufficialmente questo reparto. Il nostro Paese ha affrontato mesi drammatici e attraverso la Fondazione De Agostini abbiamo deciso di investire sul Servizio Sanitario Nazionale, dotando l’Ospedale Maggiore di Novara di una struttura all’altezza dei nuovi bisogni che si potranno manifestare. La nuova terapia intensiva è la dimostrazione che il Paese sta ripartendo con la consapevolezza di una nuova normalità. La pandemia ha, infatti, messo a dura prova i cittadini che hanno dovuto affrontare momenti difficili; gli operatori sanitari, che hanno lavorato incessantemente; le imprese e i lavoratori, colpiti dalla crisi che ne è scaturita; le istituzioni. Grazie all’impegno di tutti, ai sacrifici, alla coesione sociale e alla solidarietà che si è attivata tra pubblico e privato, il nostro territorio ne esce rafforzato e sicuramente più capace di affrontare le incognite del futuro.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i presenti, ma soprattutto rivolgo un sentito “grazie” a tutto il personale medico che si è speso in modo encomiabile e senza sosta nei mesi della pandemia, come pure la Direzione Generale che ha coordinato con tempestività e rigore la realizzazione dei lavori e il team della struttura tecnica che ha resto possibile tutto questo nei tempi che ci eravamo dati”.
Il prof. Giancarlo Avanzi, Direttore della Struttura di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza dell’AOU di Novara e Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, ha aggiunto: “Come professore universitario di Medicina d’urgenza e come direttore della Struttura di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza dell’AOU di Novara sono molto contento della realizzazione della nuova area di terapia intensiva/subintensiva. Sono particolarmente grato alla Fondazione De Agostini e alla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria per aver, con determinazione, voluto e rapidamente realizzato questa magnifica unità nata per fronteggiare l’emergenza Covid-19 ma che tutti ci auguriamo possa essere presto adibita ad esclusiva unità a supporto a tutta la casistica di Pronto soccorso. La struttura, oltre ad avere un altissimo valore assistenziale soprattutto se si dovesse profilare una ripresa dell’epidemia, completando le previste articolazioni della medicina d’urgenza, offre una grande opportunità didattica in quanto studenti delle professioni sanitarie, futuri medici e specializzandi dell’Università del Piemonte Orientale, affiancati dai medici e dagli infermieri altamente preparati già operativi al suo interni, potranno perfezionare le loro competenze nell’ambito della medicina critica contribuendo, anche con la loro presenza, a far assurgere questa nuova entità a punto di riferimento per l’intero quadrante”.