La menopausa è un evento fisiologico che nella donna corrisponde al termine del ciclo mestruale e dell’età fertile.
Questa condizione induce una serie di mutamenti che riguardano gli aspetti metabolici e ormonali, trofici determinando cambiamenti nella sfera psico-fisica, sessuale, affettiva e relazionale spesso sottovalutati o addirittura negati dalla donna che vive questo periodo della vita, per altro assai lungo, in solitudine e silenzio.
Queste manifestazioni e sintomi variano a seconda della persona e possono essere più o meno marcati, anche se non tutti sono collegabili alla menopausa in sé poiché influiscono altri fattori come lo stile di vita (alimentazione, sedentarietà, attività fisica e lavorativa) ed il contesto familiare e sociale.
Il trattamento preventivo e terapeutico può usufruire di diversi presidi farmacologici, fra cui gli estrogeni e di sostanze di derivazione vegetale come agli isoflavoni, contenuti nel vino, specialmente rosso, il resveratrolo uno stilbene simile al dietistilbestrolo.
La struttura complessa a direzione universitaria Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della carità” di Novara, diretta dal professor Nicola Surico, ha da anni attivato un ambulatorio volto a seguire la donna e le problematiche mediche connesse alla menopausa.
Per questo la salute della donna che si rivolge al Centro della Menopausa, diretto dal dottor Livio Leo, viene indagata attraverso la valutazione completa di visita, esami ematochimici e strumentali al fine di modulare e personalizzare la terapia in relazione ai sintomi riferiti, alla situazione di salute della donna e i suoi desideri in base alle linee guida più recenti.
Uno dei primi sintomi che inficiano la vita sociale in menopausa è proprio la vampata di calore, attualmente controllabile con una nuova classe di fitoestrogeni.
Su questa linea il professor Surico ha organizzato un evento formativo dal titolo “ La salute delle donne e il benessere in menopausa.Hot flashes.” che avrà luogo il 20 aprile nell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, per un confronto plurispecialistico sul trattamento non ormonale delle vampate di calore aperto a tutti i medici di medicina generale, ai farmacisti oltre che a ostetriche e ginecologi al fine di creare una sinergia di forze nell’intento di preservare la salute delle donne.
Il corso si articola in una giornata di relazioni frontali e tratterà gli aspetti ormonali e clinici della menopausa (con particolare riferimento alle hot flashes), i disturbi dell’apparato urogenitale da carenza estrogenica e i trattamenti non ormonali rivolti alle donne che hanno superato una malattia neoplastica come il tumore alla mammella o agli organi genitali.
In particolare si parlerà dei rimedi non farmacologici, come il corretto stile di vita (alimentazione, attività fisica adeguate), il ruolo degli integratori fino all’agopuntura.
“Per quanto concerne le influenze dei fitoestrogeni nel controllo dei fenomeni vasomotori del climaterio” – spiega il professor Surico – “anche se uno studio prospettico in donne giapponesi evidenzia una correlazione inversa tra ingestione di soia e hot-flash, lo studio più lungo non conferma il risultato positivo. Pertanto al momento attuale non è possibile dedurre alcuna conclusione: tuttavia stiamo per avviare il primo studio mondiale per valutare l’efficacia del resveratrolo, molecola che sembra essere efficace, che presenteremo durante il convegno. Per quanto attiene, invece, le conoscenze attuali nell’influenza dei fitoestrogeni e il tumore mammario,
si evidenzia che il rapporto rischio beneficio dei fitoestrogeni in relazione a questo tipo di neoplasia è uno dei punti di maggior dibattito. Gli studi epidemiologici osservazionali hanno, infatti, evidenziato che le donne orientali vanno meno incontro al carcinoma mammario rispetto alle donne occidentali, protezione che si è persa in seguito al loro trasferimento nel mondo occidentale. Secondo alcuni autori ciò dipende da fattori dietetici ed in particolare dall’alta assunzione di fitoestrogeni”.
L’evento è patrocinato dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, dalla SNAMI, dal Collegio delle Ostetriche Novara, dall’Ordine dei Medici di Novara e dei farmacisti delle Province di Novara e VCO.