Domenica 7 giugno avrà luogo anche a Novara la prima Giornata Nazionale della Medicina Interna sulla sindrome metabolica e sui fattori di rischio cardiovascolari, “Un metro per la vita”.
La manifestazione, promossa dalla Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) e dalla Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti (FADOI) con il patrocinio della Croce Rossa Italiana, ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione nei confronti della sindrome metabolica, una condizione sempre più presente nella popolazione, caratterizzata dalla coesistenza nella medesima persona di più condizioni o fattori di rischio in grado di aumentare molto il rischio di andare incontro alle malattie cardiovascolari e al diabete.
La misura del girovita è il mezzo più semplice e immediato per accorgersi se si è ad alto rischio di avere la sindrome: chi ha la “pancetta” molto spesso nasconde una sindrome metabolica ed è opportuno che controlli anche gli altri parametri per arrivare a una diagnosi chiara.
I medici saranno nelle piazze delle principali città italiane per visite gratuite e per distribuire un metro di carta, simbolo della campagna, con cui i cittadini potranno periodicamente misurare il girovita per stare attenti che non superi i due “numeri fatidici”, 102 centimetri per gli uomini e 88 centimetri per le donne: al di sopra di questi valori infatti la probabilità di avere una sindrome metabolica è elevata ed è necessario un monitoraggio degli altri parametri coinvolti, per poter mettere in atto modifiche dello stile di vita adeguate a prevenirne le conseguenze.
Oltre i valori-soglia della circonferenza addominale, gli altri parametri di cui tenere conto per la diagnosi della sindrome sono: una pressione minima superiore a 85 mmHg e/o una massima più alta di 130, oppure essere già in trattamento antipertensivo; una glicemia a digiuno superiore a 100mg/dl o la presenza di una terapia ipoglicemizzante; i trigliceridi oltre 150 mg/dl o una cura ipolipemizzante in atto; il colesterolo buono HDL inferiore a 40 mg/dl nell'uomo o 50 mg/dl nella donna.
“La presenza di tre o più di questi fattori consente la diagnosi di sindrome metabolica” – dichiara Mauro Campanini, Presidente FADOI e direttore della S.C. “Medicina Interna 2” dell’Azienda ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara – “Per questo durante la giornata di sensibilizzazione, oltre a distribuire il metro di carta e materiale informativo ed educativo sui rischi della sindrome metabolica, sulle modalità della diagnosi e sulle principali norme comportamentali e terapeutiche per il suo controllo, i nostri medici saranno a disposizione per visite gratuite: oltre a rispondere a questionari sullo stile di vita e le abitudini alimentari, i cittadini potranno sottoporsi gratuitamente alla misurazione del girovita, alla rilevazione della pressione e alla determinazione della glicemia attraverso una semplice puntura del dito, per una valutazione complessiva del rischio cardiovascolare e dell'eventuale presenza della sindrome metabolica. I dati saranno anche utilizzati da SIMI e FADOI per una valutazione scientifica della diffusione e delle caratteristiche della sindrome nel nostro Paese”.
A Novara il gazebo presso il quale il personale medico ed infermieristico distribuirà materiale informativo ed educativo sui rischi della sindrome metabolica, sulle modalità della sua diagnosi e sulle principali norme comportamentali e terapeutiche per il suo controllo sarà allestito in piazza Puccini, dalle ore 9.30 alle 17.00.
Opuscolo ” UN METRO PER LA VITA”IL DECALOGO PER UN CORRETTO STILE DI VITA ANTI-SINDROME METABOLICALA MEDICINA INTERNA