Novara, 5 maggio 2016 –  E’ stata inaugurata oggi la nuova apparecchiatura gamma camera IQ-Spect donata alla Struttura Complessa a direzione ospedaliera “Medicina Nucleare”, diretta dal dottor Gian Mauro Sacchetti, dalla Fondazione BPN per il Territorio. 

Il contributo di 340.000 euro offerto dalla Fondazione BPN per il Territorio all’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità”, che copre l’intero costo dell’apparecchiatura, segna un ulteriore traguardo nell’ambito del progetto “Nuove tecnologie ed attività di eccellenza nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara”, avviato con la collaborazione della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio, presieduta dall’ avvocato Franco Zanetta.Con questo contributo i finanziamenti della Fondazione BPN a favore dell’A.O.U. Maggiore della Carità hanno raggiunto, negli ultimi anni, la cifra complessiva di oltre 6.000.000 di euro.

La gamma camera IQ-SPECT, modello Symba Evo è una  gamma camera di ultima generazione, frutto della più alta innovazione tecnologica e  a Novara è stato installato il primo apparecchio in Italia. 

L’acquisizione di una  nuova apparecchiatura diagnostica  per la struttura di Medicina Nucleare, rinnova l’attenzione su questa disciplina estremamente sofisticata, fondamentale nel trattamento di molteplici patologie. La branca specialistica in questione, per poter operare, necessita di un costante adeguamento tecnologico di tutti gli strumenti in uso presso il reparto, rappresentati, oltre che dal tomografo PET, già donato nel 2004 dalla Fondazione BPN per il Territorio, anche da apparecchiature pesanti di diagnostica definite “gamma camera”, finalizzate a rilevare la distribuzione del tracciante nell’organismo dei pazienti trattati.
L’oggetto dell’attuale donazione da parte della Fondazione è appunto rappresentato da una “gamma camera” IQ-SPECT acquistata con il preciso scopo di effettuare un notevole salto qualitativo in una delle fondamentali branche della Medicina Nucleare quale è la cardiologia nucleare.
 
  “Quando, nel luglio del 2014, è giunta alla Fondazione BPN dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera la segnalazione della criticità, per un servizio di estrema importanza e ad alto contenuto tecnologico, derivante dall’obsolescenza e parziale indisponibilità delle apparecchiature gamma camera, ci siamo immediatamente attivati mettendo a disposizione un contributo tra i più rilevanti stanziati negli ultimi anni.” dichiara l’avvocato Franco Zanetta, presidente della Fondazione BPN per il Territorio “La disponibilità della nuova gamma camera, con potenzialità notevolmente più avanzate, permette ora – oltre che di recuperare qualità ed efficienza – di far progredire ulteriormente le prestazioni fornite dalla sanità pubblica novarese. Questo risultato è fonte di grande piacere e conferma la Fondazione nella sua volontà di impegno a fianco dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità”.
Il sistema SPECT
Le avanzate caratteristiche tecnologiche di cui è dotato il sistema SPECT permettono di ottenere una miglior qualità d'immagine dell’esame cardiologico.
Anche che la flessibilità e la mobilità dell’apparecchiatura è nettamente superiore  rispetto al passato, in modo tale da agevolare il  comfort del paziente e da rendere possibile il sottoporre a sudi cardiaci SPECT  qualunque tipologia di paziente: il sistema, configurabile ad angoli variabili, permette, ad esempio, di eliminare ogni possibilità di troncamento della regione apicale del miocardio in pazienti dalla ridotta circonferenza toracica.
 
L’innovativa tecnica di acquisizione cardiaca IQ SPECT si distingue in particolare per una notevole riduzione dei tempi dell’esame cardiaco e delle dosi di radiofarmaco iniettate al paziente.
 
Questo sistema, unico nel suo genere, utilizza un rivoluzionario sistema di acquisizione delle immagini che viene effettuato tramite l’uso di una collimazione con messa a fuoco centrale del cuore.
Le immagini ottenute  vengono processate dal nuovo software di ricostruzione con considerevoli vantaggi per il paziente sia in termini di risparmio di tempo che di radioattività da somministrare, stimabile in un quarto della dose che viene invece somministrata abitualmente al paziente per ottenere immagini di tipo tradizionale.
 
La scintigrafia miocardica presuppone infatti la somministrazione di un radio farmaco (tracciante) che si concentra a livello delle pareti miocardiche in base al flusso di sangue presente nelle arterie coronarie del cuore.
La presenza di una placca aterosclerotica all’interno delle coronarie riduce il flusso di sangue fino alla possibile insorgenza di un infarto miocardico come conseguenza di una completa interruzione del flusso.
La scintigrafia miocardica ottiene informazioni essenziali sullo stato di perfusione delle pareti miocardiche sia al momento della diagnosi che nella prognosi di una malattia coronarica.
Permette di valutare la vitalità residua di una parete miocardica colpita da infarto miocardico in previsione di interventi di rivascolarizzazione quali l’angioplastica o il by pass aortocoronarico ed è in grado di stratificare il rischio di sviluppare ischemia anche in pazienti totalmente asintomatici.
Con l’aiuto del software dedicato è inoltre possibile quantificare la funzionalità del ventricolo di sinistra, calcolandone con precisione il volume, la motilità parietale e la “frazione di eiezione”, parametro fondamentale ai fini prognostici, ovvero la percentuale di sangue contenuto nel ventricolo che viene eiettato nella arteria aorta al termine del ciclo cardiaco.
 
“L’iniziativa della Fondazione BPN per il Territorio è’ una nuova tappa del percorso condiviso con la Fondazione dalla nostra Azienda ospedaliero-universitaria ”– dichiara il dottor Mario Minola, direttore generale – “che sta portando a notevoli risultati a favore  non solo per la popolazione del nostro territorio, ma per un ambito più vasto di circa un milione di residenti poiché l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara vedrà rafforzato il suo ruolo di “Hub” di riferimento di tutto il quadrante del Piemonte nord-orientale nell’ottica di una risposta sanitaria appropriata ed efficiente ai bisogni di salute”.