Abstract:
" Il test di provocazione con farmaci rappresenta il gold standard per la diagnosi di reazione da ipersensibilità a Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS); attualmente sono pochi i dati disponibili circa il follow-up di pazienti con il test di provocazione negativo. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l'atteggiamento del paziente verso la riassunzione del FANS associato ad una reazione precedente, valutando la tolleranza al farmaco in "real life" dopo un percorso diagnostico risultato negativo. Questo è uno studio di follow-up di pazienti che erano stati valutati precedentemente per una storia personale di reazioni cutanee (orticaria e/o angioedema) dopo assunzione di FANS e sottoposti poi a test di provocazione risultato negativo per il farmaco sospetto di aver provocato la reazione. I pazienti sono stati contattati telefonicamente per sapere se avevano riassunto il farmaco e se l'avevano tollerato oppure se avevano comunque evitato la sua assunzione e per quale motivo. E' stato quindi calcolato il valore predittivo negativo del test di provocazione con FANS. 111 pazienti su 142 con test di provocazione negativo hanno risposto all'intervista telefonica; 46 pazienti su 111 (41,44%) hanno riassunto il FANS risultato negativo al test di provocazione con due reazioni avverse riportate (4,34%). 53 pazienti su 111 (47,74%) non hanno riassunto lo stesso tipo di FANS, ma 34 tra questi hanno comunque assunto un FANS considerato inibitore non selettivo delle cicloossigenasi (COX) con una reazione avversa riportata (2,94%), mentre 19 pazienti su 53 hanno riassunto solo deboli inibitori delle COX. 20 pazienti su 111 (10,85%) non hanno assunto nessun tipo di FANS o per timore di una eventuale reazione avversa (70,8%) o perchè non ne hanno avuto necessità (29,2%). Il valore predittivo negativo del test di provocazione con FANS è risultato essere del 96,97%. Nonostante la diagnosi di esclusione di reazione da ipersensibilità a FANS sia stata confermata da un test di provocazione orale negativo, la maggior parte dei pazienti con una pregressa reazione avversa caratterizzata da un quadro clinico di orticaria/angioedema preferisce continuare a non assumere il farmaco sospetto per timore di una nuova reazione, soprattutto se è coinvolto un FANS inibitore non selettivo delle cicloossigenasi. Il valore predittivo negativo elevato del test di provocazione orale con FANS risultato dallo studio dovrebbe rassicurare il paziente nella riassunzione del FANS."
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