BANNER TERAPIA INTENSIVA NEONATALE

Grazie alla vicenda del piccolo guerriero Valentino Diego Sarchiello, raccontata nel libro “Valentino Diego – Storia vera di un estremo prematuro”, è stato acquistato un importante strumento per la Struttura di Terapia intensiva neonatale (diretta dal dottor Marco Binotti) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara.

Con proventi del volume, scritto dalla giornalista e mamma Sabrina Marrano, è stato donato un innovativo macchinario per la Sala parto, che consente di conoscere tempestivamente le esatte condizioni dei neonati e dunque di agire tempestivamente. L’acquisto è stato compiuto anche grazie al ricavato della gara podistica organizzata lo scorso dicembre dall’assessorato allo sport del Comune di Novara.

Il primo obiettivo dunque è stato raggiunto ma la campagna di raccolta fondi per il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Aou resta attiva e prosegue, sempre a favore dei piccoli guerrieri e delle loro famiglie.

“Valentino Diego – Storia vera di un estremo prematuro”, racconta i momenti che hanno anticipato la nascita a sole 24 settimane di Valentino Diego, così come la lunga degenza di 6 mesi nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Aou di Novara e dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, fino ad avere così un insostituibile sguardo diretto, reale, profondo sul percorso di nascita e cura di un bambino nato estremo prematuro, ma anche una coinvolgente testimonianza del lavoro in un reparto di Terapia intensiva neonatale.

«Un libro  – spiega Sabrina Marrano – che parla della sorprendente forza della vita, dell’amore incommensurabile di una madre per il suo bambino, della forza e della resilienza di un padre e di una famiglia che nel buio della paura, sull’anticamera della perdita, ha ritrovato la luce della speranza. Un’occasione unica per conoscere e approfondire, grazie all’esperienza vissuta dalla famiglia di Valentino Diego, il tema della prematurità, ma anche sorridere ed emozionarsi davanti all’infinito amore che sprigiona da ogni singola pagina del racconto».

«La storia di Valentino va poi riletta con calma, apprezzandone tutte le sfumature; consente ai lettori di entrare in un mondo, quello della Terapia intensiva neonatale, sconosciuto ai più, fatto di tanta sofferenza, preoccupazioni e stress ma anche di momenti di forte emozione, gioia e soddisfazione in un’altalena di sentimenti che paragoniamo alle montagne russe», si legge nella prefazione del libro a cura della dottoressa Maria Rita Gallina, direttore della struttura di terapia intensiva neonatale durante i 6 mesi di ricovero del bambino in reparto e oggi in pensione.

Un libro scritto quasi come un diario di bordo, pensato per celebrare l’incredibile, instancabile lavoro dei dottori e delle infermiere di questi reparti, ma anche la loro straordinaria umanità, gentilezza, vicinanza. Al contempo, però, quello proposto è un racconto intimo e personale che l’autrice dona a chi vuole conoscere e sapere di più sul tema della prematurità, ma anche per quelle famiglie che si trovano ad affrontare il dolore, l’incertezza e la paura che dominano i primi mesi dopo la nascita di un bambino prima del termine. Si legge nella pagina di dedica dell’autrice:“A Valentino, che un giorno leggerà la propria storia scritta dalla sua mamma. A tutti i genitori guerrieri gentili. A tutti coloro che lanciano il cuore oltre l’ostacolo”.

«Con grande ammirazione, ho letto il libro che racconta la storia di Valentino – dichiara il dottor Binotti –  Ogni pagina è un tributo al coraggio, alla determinazione e alla speranza. Vivo ogni giorno le sfide e le grandi difficoltà che questi neonati affrontano quotidianamente e il libro descrive come una sorta di diario le fatiche, le incertezze e le soddisfazioni che caratterizzano il nostro lavoro. È una testimonianza della forza della vita, ma soprattutto, della dedizione e dell’amore incondizionato di una famiglia. Mi colpisce vedere rappresentata così precisamente la realtà della Terapia intensiva neonatale, dove ogni progresso, per quanto piccolo, è sempre celebrato come una grande vittoria e le difficoltà non devono mai togliere spazio alla speranza. Questo libro ci ispira, ricordandoci l’importanza di continuare a lottare nonostante le difficoltà. Un ringraziamento a Sabrina Marrano per aver dato voce a questa storia di determinazione e speranza».