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Domenica 2 aprile si è celebrata la Giornata internazionale dell’autismo.
Secondo le ultime stime, circa un bambino ogni 70 nati presenta la diagnosi di disturbo dello spettro autistico.

La Struttura complessa di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara, diretta dal dottor Maurizio Viri, è da anni al fianco dei bambini in uno dei momenti più delicati della storia evolutiva di quel nucleo familiare: il momento della diagnosi.
Grazie al lavoro di rete con i pediatri di libera scelta e la Neuropsichiatria Infantile del territorio, oggi i sintomi relativi allo spettro dell’autismo vengono individuati sempre più precocemente.

I bambini che afferiscono alla Neuropsichiatria del Maggiore hanno per la maggior parte un’età compresa tra i 15 e i 24 mesi.
La precocità della diagnosi è strettamente legata alla tempestività dell’intervento che può interferire sulla plasticità dei circuiti cerebrali coinvolti nell’autismo e modificare significativamente la traiettoria di sviluppo di quel bambino.
È per questo che successivamente alla diagnosi l’équipe della Neuropsichiatria ha avviato un lavoro che coinvolge i genitori in un percorso terapeutico di “primo intervento”.
Questo percorso, della durata di 4-5 mesi, ha già visto la partecipazione di 43 bambini nel corso dell’ultimo anno.
Inoltre, grazie alla donazione di un gruppo di volontari, è stato possibile realizzare alcuni progetti finalizzati a migliorare l’accoglienza e l’accompagnamento in ospedale dei piccoli pazienti e dei loro familiari.
Tra questi progetti le “storie sociali” che preparano i bambini ad affrontare esami di routine come il prelievo del sangue e l’elettroencefalogramma.

L’impegno della Struttura è rivolto anche all’esterno con la progettazione di eventi formativi: il prossimo è programmato nei giorni 3-4-5-6 maggio, e affronterà il tema del trattamento dei disturbi alimentari nei bambini con ASD.
Il corso, tenuto dalla dottoressa Cerchiari dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, ha l’obiettivo di fornire strumenti utili per aiutare i bambini con iperselettività alimentare e/o disturbi della deglutizione.

Nel corso dell’anno seguiranno altri momenti di formazione, tutti volti a migliorare la qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie.

La Regione Piemonte ha una rete strutturata di neuropsichiatria infantile che lavora per migliorare e standardizzare buone pratiche cliniche ed applicare le nuove conoscenze della medicina che riguardano l’autismo.
Negli ultimi anni grazie ai finanziamenti dedicati all’autismo è stato possibile migliorare la risposta ai bisogni delle famiglie.