30 Novembre 2023

Soluzioni tecnologiche per il Wi-Fi nelle strutture sanitarie: il caso dell’Ospedale Maggiore di Novara

L’ospedale universitario piemontese ha deciso di rendere disponibile una doppia connettività Wi-Fi che copra tutta la struttura. Basandosi su soluzioni innovative, ha segmentato la rete wireless dedicando una parte al trasporto di un segnale Internet gratuito cittadino (Novara WiFi) per i pazienti e l’altra parte alla diagnostica e a tutte le attività sanitarie.

Nel cuore dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara si sta giocando una sfida avvincente: la trasformazione digitale della logistica sanitaria.

In particolare, è stato deciso di portare i servizi informatici in tutta la struttura in modo più capillare attraverso la tecnologia Wi-Fi.

La sede centrale dell’Ospedale è costituita da una parte storica (XII secolo) adibita a zona uffici, ed una più moderna (XIX e XX secolo) in cui si concentra l’attività sanitaria.
L’Azienda, con le difficoltà logistiche di una struttura cresciuta in periodi storici differenti seguendo progettualità di edilizia sanitaria disomogenee e ormai inadatte agli attuali modelli assistenziali, sta quindi abbracciando la modernità in un contesto architettonico complesso.
L’ospedale piemontese è infatti caratterizzato da una struttura orizzontale, un’architettura radicata nel passato che contrasta con l’approccio moderno dei più recenti presidi, che invece tendono a svilupparsi verticalmente. E questo comporta una serie di problemi.

La struttura dell’Ospedale Maggiore di Novara comprende tre grandi sedi principali e altri due piccoli presidi.
La sede principale è costituita da diverse palazzine (alcune di valore architettonico), con caratteristiche costruttive che rendono difficile la diffusione di un segnale Wi-Fi. Pareti spesse, che in alcuni punti superano i 50 centimetri, insieme a strutture di cartongesso sorrette da gabbie metalliche, creano un ambiente ostile alla copertura Wi-Fi uniforme.

“Così, quando 13 anni fa abbiamo deciso di avviare un progetto di copertura dell’intera struttura con una rete wireless, ci siamo trovati ad affrontare sfide significative – ha affermato Andrea Guido, che è parte del team dei sistemi informativi dell’Ospedale –. Infatti, nonostante un’accurata survey iniziale, la variabilità del comportamento delle antenne e degli access point ha portato a risultati inattesi”.

Il progetto, iniziato con un prima copertura a macchia di leopardo della sede principale delle zone con maggiori esigenze, ha avuto una sua evoluzione negli ultimi cinque anni quando al refresh tecnologico si è aggiunta la volontà di arrivare ad avere una copertura capillare della rete in tutta l’Azienda.

In quest’ultima fase, la sfida principale è stata la coesistenza di due soluzioni Wi-Fi: quella esistente, oramai obsoleta e basata sulla tecnologia di un altro fornitore, e il nuovo sistema.

Nell’ affrontare questa sfida, il team dei sistemi informativi ha pianificato il progetto in più fasi, iniziando con l’uso degli access point dell’ospedale per rendere disponibile ai pazienti il segnale di Novara Wi-Fi, la connettività gratuita offerta dal comune di Novara.

Successivamente, il focus si è spostato verso le esigenze sanitarie, con il supporto al processo di terapie al letto del paziente e, a breve, con il supporto necessario all’implementazione della nuova cartella clinica. L’obiettivo era fornire strumenti avanzati sia per i pazienti sia per i medici, a cui viene data la possibilità di accedere direttamente ai dati diagnostici.

Il traffico Internet dei pazienti e quello dei dati clinici convivono sullo stesso network grazie a una completa segmentazione delle due reti che separa nettamente i due segnali e garantisce riservatezza e disponibilità del traffico per le esigenze sanitarie rispetto al resto.

Tale progetto prevede l’installazione di 600 access point in tutta la struttura ospedaliera, gestiti da access controller che garantiranno la continuità operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

L’obiettivo è continuare a veicolare in modo sicuro sia il traffico meno critico, come l’accesso a Internet per i pazienti, sia il traffico vitale per la produzione sanitaria. Sicurezza e gestione della qualità del servizio  sono elementi chiave per garantire un funzionamento ottimale della rete.

Guardando al futuro, il progetto prevede l’integrazione di ulteriori tecnologie, come la geolocalizzazione dei pazienti e delle apparecchiature. Ma, soprattutto, la totale eliminazione dei telefoni tradizionali sostituiti da telefoni Ip wireless.

La timeline del progetto è stata caratterizzata da sfide, tra cui il rallentamento dovuto alla pandemia Covid-19 e i tempi lunghi per l’approvvigionamento dei prodotti dovuti alla burocrazia. La fornitura dei prodotti utili alla realizzazione del progetto è avvenuta in due tranche che, a causa dei tempi tecnici delle gare e della pandemia, sono risultate distanti circa 5 anni l’una dall’altra.
“Così, ci siamo trovati a dover gestire nello stesso progetto prodotti che differivano di alcune generazioni – ha sottolineato Andrea Guido –, con quello che ne consegue in termini di diversità di caratteristiche e prestazioni.

L’’Ospedale Maggiore della Carità di Novara sta dimostrando come la tecnologia possa migliorare l’esperienza dei pazienti e rendere più efficienti le operazioni sanitarie.
E, in futuro, la tecnologia sarà sempre più centrale nella pratica medica dell’Ospedale, offrendo ai medici la possibilità di dedicare più tempo ai pazienti.

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29 Novembre 2023

25° anniversario del Centro Trapianti Renali della AOU Maggiore della Carità di Novara

In concomitanza del 25° anniversario del Centro Trapianti Renali dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, diretto dal professor Vincenzo Cantaluppi, mercoledì 6 dicembre 2023, alle ore 13.30, presso l’Aula magna dell’Azienda, avrà luogo la Lettura Magistrale del professor Antonio Amoroso “La medicina dei trapianti tra passato e futuro”.

Il professor Amoroso, dell’Università di Torino, precedentemente responsabile del Centro Regionale Trapianti Piemonte, in occasione di un momento di festeggiamento per il suo collocamento a riposo, guiderà i presenti tra il passato ed il futuro dell’attività di donazione e trapianto d’organi.

Il professor Amoroso ha dato negli ultimi 25 anni un contributo fondamentale all’organizzazione ed allo sviluppo dei programmi di donazione e trapianto d’organi solidi e cellule staminali in Regione Piemonte portando i centri regionali a livelli di eccellenza riconosciuti a livello nazionale e internazionale, con una visione ampia e moderna, anticipando alcuni degli sviluppi futuri di un territorio di frontiera della scienza medica quale è la trapiantologia.

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9 Novembre 2023

Donazione di AVO al DH oncologico dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” Novara

Novara, 8 novembre 2023 – Un gesto di attenzione da parte dell’Associazione volontari ospedalieri Novara a favore della struttura di oncologia diretta dalla prof.ssa Alessandra Gennari dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara: Avo ha infatti donato per il Day Hospital oncologico un monitor multiparametrico, utile nelle situazioni in cui le condizioni cliniche di un paziente cambiassero improvvisamente; poter disporre in tempo reale di uno strumento affidabile e preciso per la valutazione dei parametri cardiaci e respiratori può permettere infatti di intervenire rapidamente adeguando le cure.

E’ inoltre stato donato un frigorifero, per la conservazione di snack o bevande destinate ad aumentare il confort di pazienti particolarmente fragili, durante o dopo l’attesa dei risultati degli esami o durante terapie che spesso richiedono lunghi tempi di somministrazione.

La doppia donazione è stata effettuata nell’ambito del servizio Avo presso il D.H. oncologico, la prima struttura di assistenza dell’Aou di Novara ad accogliere nuovamente, dal 1° agosto, le volontarie dal Camice azzurro, che con la loro discreta presenza integrano le cure del personale sanitario con l’ascolto, il conforto e piccoli gesti di aiuto nei confronti dei pazienti.

«Dopo la sospensione per la pandemia, che ci ha precluso la vicinanza ai malati per più di tre anni – sottolinea il presidente Avo Gianfranco Bianchi abbiamo gradualmente ripreso il nostro gratuito servizio in molti reparti dell’Aou di Novara, iniziando proprio dal Polo Oncologico della prof.ssa Gennari e completando ora la nostra vicinanza ai pazienti con questa donazione. Fin dalla fondazione nel 1980 non abbiamo mai fatto raccolta di denaro e la donazione pertanto è stata possibile solo grazie alle quote sociali, ad alcune erogazioni liberali e all’assegnazione all’associazione del cinque per mille».

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31 Ottobre 2023

Donati alla Pediatria dell’AOU due apparecchi sanitari dal Centro incontro Arcobaleno

Novara, 31 ottobre 2023 – L’Associazione Centro incontro Arcobaleno di Pernate ha donato alla Pediatria e Pediatria oncologica (diretta dalla prof.ssa Ivana Rabbone) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara due apparecchiature sanitarie, un monitor e un respiratore.

«Il Centro incontro Arcobaleno – spiega la presidente, Fiorella Pronesvolge attività di volontariato presso il Centro prelievi dell’ambulatorio di Pernate. Avendo a disposizione dei fondi, abbiamo pensato a una donazione all’Aou di Novara. Ed ecco le due apparecchiature sanitarie».

«Ringrazio sentitamente il “Centro d’incontro l’arcobaleno” per aver contribuito con l’importante donazione di due strumenti necessari rispettivamente per il monitoraggio e per l’ossigeno-terapia dei bambini con patologie sia acute che croniche che afferiscono presso la nostra Pediatria – afferma la prof.ssa Rabbone – La vicinanza dei volontari ci sostiene nel portare avanti il nostro quotidiano lavoro per la cura e presa in carico dei piccoli pazienti».

Un ringraziamento anche da parte del direttore generale dell’Aou, il dott. Gianfranco Zulian, che ha sottolineato «l’importanza di donazioni come queste, che confermano l’attenzione del territorio e delle sue associazioni per il nostro ospedale».

 

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