26 Luglio 2023

Implementazione dei nuovi sistemi di tecnologia avanzata di supporto all’attività clinica

Novara, 26 luglio 2023 – L’implementazione dei nuovi sistemi di tecnologia avanzata di supporto all’attività clinica tradizionale: la nuova sfida della struttura di Psicologia clinica del Maggiore

Grazie ai fondi stanziati dalla Regione Piemonte  a favore delle cure per i pazienti affetti da  Alzheimer e demenze, l’A.O.U. Maggiore di Novara,  ha presentato un progetto innovativo promosso dalla Psicologia clinica, in  sinergia anche con la  Neurologia, che ha come obiettivo di rallentare l’evoluzione della patologia e migliorare l’autonomia del paziente.

Nello specifico, sono stati acquistati un software per la riattivazione cognitiva per pazienti con diagnosi di disturbo neurocognitivo lieve o moderato e un visore per la realtà virtuale in pazienti con MCI (Mild Cognitive Impairment) o disturbo soggettivo della memoria.  Quello della realtà virtuale immersiva è un progetto innovativo, presente in pochissimi centri in Italia, che permette un miglioramento della qualità di vita sia a livello funzionale sia strumentale. Nelle prossime settimane i pazienti afferenti al nostro CDCD (Centro per i Disturbi Cognitivi e per le Demenze), che rientrano nei criteri di inclusione di questi progetti, verranno contattati dalla Psicologia clinica. Parallelamente anche ai familiari verrà data la possibilità di partecipare a gruppi di sostegno, con un programma cognitivo-comportamentale.
È stata inoltre possibile l’attivazione di tre borse di studio per psicologi al fine di aumentare il bacino di utenza e l’offerta clinica proposta.

Per qualsiasi informazione è possibile contattare la referente del progetto dr.ssa Sacchetti attraverso la mail: neuropsicologia@maggioreosp.novara.it.

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25 Luglio 2023

Interventi innovativi di Gastroenterologia all’AOU

Novara, 25 luglio 2023 – Due interventi innovativi sono stati compiuti dalla struttura di Gastroenterologia (diretta dal dottor Nico Pagano) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara.
Si tratta di interventi eseguiti per via endoscopica che pur essendo molto complessi dal punto di vista tecnico specialistico, per questo eseguite in un numero ridotto di centri, non prevedono l’esecuzione in sala operatoria e per il paziente compromesso risultano meno invasivi dell’intervento chirurgico.

Il primo caso riguardava una donna che a causa di un ostruzione tumorale non riusciva ad alimentarsi e conseguentemente ad affrontare le terapie necessarie: «Abbiamo confezionato per via endoscopica un’anastomosi tra il digiuno e l’ileo, bypassando la stenosi – spiega il dottor Pagano – e probabilmente potrà iniziare la terapia specifica.  Abbiamo condiviso la gestione del caso con la struttura di Oncologia diretta la professoressa Alessandra Gennari e con la dottoressa Laura Forti referente di patologia».

Il secondo caso, invece, ha avuto per protagonista una donna con una colangite determinata da un grosso calcolo del coledoco: «Abbiamo creato un’anastomosi tra la parte gastrica residua e il tratto di intestino dove si inserisce la via biliare. Passando attraverso questa anastomosi abbiamo raggiunto la papilla di Vater e pulito la via biliare. La signora adesso sta bene» conclude il dottor Pagano.

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17 Luglio 2023

Riunito odontoiatrico con ausilio per pazienti non deambulanti

Novara, 18 luglio 2023 – La struttura complessa Odontoiatria, diretta dal professor Mario Migliario, situata presso la sede ospedaliera San Giuliano, viale Piazza d’Armi n°1, Novara, è stata dotata di un riunito odontoiatrico predisposto per l’accoglimento degli ausili di pazienti non deambulanti.

Il riunito odontoiatrico è dotato di un dispositivo su cui è possibile posizionare le carrozzine consentendo al paziente non deambulante di eseguire la visita senza essere spostato dal proprio ausilio alla sedia dentistica. Una piattaforma, dotata di un motore, permette l’elevazione e l’inclinazione della carrozzina facilitando l’approccio di tutta l’equipe odontoiatrica. Un importante passo verso il paziente fatto per migliorare l’assistenza offerta dalla struttura di odontomastologia dedicata al trattamento delle patologie odontoiatriche in pazienti pluripatologici complessi.

Tale dotazione migliora le possibilità di accoglimento di pazienti disabili o affetti da patologie sistemiche (vulnerabili sanitari) che non possono essere seduti direttamente sulla poltrona odontoiatrica.

 

Per maggiori informazioni: https://www.maggioreosp.novara.it/attivita-assistenziale/strutture-sanitarie/odontoiatria/

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13 Luglio 2023

Ristrutturata l’Area Cardiologica dell’AOU di Novara

Novara, 13 luglio 2023 – L’Area Cardiologica di degenza, ubicata al 3° piano del Padiglione A dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, ha recentemente ultimato una serie di estesi e complessi lavori, volti a ottimizzare la qualità dei servizi offerti alla popolazione. Un progetto definito accuratamente sulla base del bisogno dell’utenza per offrire un ambiente appropriato all’intensità di cura richiesto.

La realizzazione di una area di monitoraggio sub-intensivo in Area Cardiologica Protetta ed una ridistribuzione dei posti letto di degenza ordinaria a favore dell’assistenza, della sorveglianza e della riservatezza del paziente con la separazione dell’area dedicata ad attività amministrativa.

L’intero piano è stato climatizzato.

«La realizzazione di questo progetto consente di ottimizzare le risorse e le competenza e le nostre competenze offrendo al paziente oltre al comfort la tipologia di assistenza appropriata con  un miglioramento significativo della qualità e della quantità dell’offerta sanitaria alla popolazionespiega il professor Giuseppe Patti, direttore del Dipartimento Toraco-Cardio-Vascolare dell’AouLa creazione di camere singole, inoltre, garantisce un corretto isolamento dei pazienti, quando le condizioni cliniche lo richiedano. La riorganizzazione e ristrutturazione degli spazi si è già dimostrato essere uno strumento di efficientamento del servizio e di innovazione».

«La riorganizzazione – dichiara il rettore dell’università del Piemonte orientale e direttore della Struttura di medicina di chirurgia e accettazione e d’urgenza dell’Aou, professor Giancarlo Avanzi è di grande utilità anche per il Pronto soccorso, grazie alla possibilità di avere letti monitorati con ventilazione non invasiva» e inoltre, come sostiene la dott.ssa Doriana Chiarinottii, direttrice della Struttura di nefrologia-dialisi dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara «consente di trattare con terapie continuative e intense le  insufficienze renali».

La ricerca, la didattica e la formazione sono punti cardine dell’attività clinico – assistenziale della Cardiologia dell’Aou di Novara, «che con questa riorganizzazione conferma ulteriormente la sua identità come hubafferma il direttore generale dell’Aou, dottor Gianfranco Zulian.

La struttura è dotata di potenzialità organizzative e assistenziali complete, con flessibilità di intervento sul paziente. Nel dettaglio, le attività clinico-assistenziali includono prestazioni ambulatoriali di 1° e 2° livello, assistenza ambulatoriale organizzata (Day Service), ricoveri brevi diagnostici e terapeutici (Day Hospital e Day Surgery), degenza ordinaria ed assistenza intensiva in UTIC ed in Area Cardiologica Protetta. Vengono inoltre erogate prestazioni specialistiche di 3° livello di Elettrostimolazione-Elettrofisiologia e di Emodinamica, che rendono la struttura punto di riferimento regionale per metodiche diagnostiche e terapeutiche complesse e per la didattica verso operatori di altri centri. In particolare, la Cardiologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara ha recentemente implementato le più innovative tecniche di cardiologia Interventistica, caratterizzandosi ancor di più come centro di riferimento del quadrante nord-orientale del Piemonte per quanto riguarda:

Emodinamica

  • Trattamento percutaneo della stenosi aortica (TAVI)
  • Trattamento percutaneo dell’insufficienza mitralica con tecniche di anuloplastica e di riparazione dei lembi valvolari
  • Terapia interventistica dell’insufficienza della valvola tricuspide
  • Chiusura percutanea di auricola in pazienti con fibrillazione atriale ad alto rischio emorragico

Elettrofisiologia/Elettrostimolazione

  • Tecniche contemporanee di ablazione nella fibrillazione atriale e di ablazione delle aritmie ventricolari
  • Tecniche innovative e di “device” miniaturizzati per la stimolazione cardiaca, incluso il “pacing di branca”
  • Strumenti all’avanguardia di stimolazione nei pazienti con scompenso cardiaco
  • Estrazione di cateteri infetti o malfunzionanti

Oltre a tali attività clinico-assistenziali, la Struttura ospita la Scuola Universitaria Cardiologica dell’Università del Piemonte Orientale, con attività didattica e di training clinico per gli studenti degli ultimi anni del Corso di Laurea e per i Medici della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare.

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7 Luglio 2023

Orario segreteria Radioterapia oncologica

A partire dal 10 luglio 2023 e per tutto il periodo estivo la fascia oraria di prenotazione telefonica dell’ambulatorio della struttura Radioterapia oncologica sarà la seguente: 12:30 – 14:00.

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5 Luglio 2023

Due nuovi sportelli CUP

Novara, 5 luglio 2023 – Dall’11 luglio 2023 e per tutto il periodo estivo saranno aperti due sportelli CUP presso la sala di attesa dei poliambulatori.

Gli sportelli forniranno i seguenti servizi:

  • accettazione e pagamento ticket dei pazienti che dovranno eseguire visite/esami presso i poliambulatori;
  • prenotazioni prestazioni sanitarie;
  • accettazione pazienti post ricovero.

Orario di apertura al pubblico dalle ore 8.00 alle ore 15.30, dal lunedì al venerdì.

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30 Giugno 2023

Due ecografi di ultima generazione donati alle Cure palliative da IdeaInsieme e Caritas

Novara, 30 giugno 2023 – L’ecografia nell’ultimo decennio si é diffusa fino a diventare uno strumento di completamento della valutazione clinica contestuale alla visita medica del paziente.
Questa nuova applicazione dell’ecografia è nota come ecografia Point of care (Pocus), in sostanza consente di portare l’ecografia al paziente e non il contrario, i vantaggi per il paziente sono molteplici soprattutto per le peculiari caratteristiche dei pazienti palliativi  di cui è nota una considerevole fragilità con limitazione della loro mobilità.

Presso la struttura di cure palliative-hospice (diretta dalla dott.ssa Elvira Catania) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara il progetto Pocus è reso possibile dalla donazione di due ecografi portatili con sonde su carrelli mobili che sono stati donati da Ideainsieme e dalla Caritas di Novara.

«Senza il loro aiutoafferma la dottoressa Catania – non sarebbe possibile portare avanti questo progetto che migliorerà sicuramente la qualità di vita de nostri pazienti. In questo modo si ottiene anche una riduzione dei tempi di attesa per l’esecuzione delle prestazioni o di manovre invasive (toracentesi-paracentesi) che siamo in grado di fornire in un ambiente idoneo e in sicurezza.
Altro obiettivo  che ci poniamo  è ottenere la riduzione degli esami strumentali richiesti in urgenza, la riduzione di prestazioni inappropriate e in fine la riduzione di necessità di invio in Pronto Soccorso.  Presso il nostro ambulatorio operano un medico con specifica Formazione in ecografia Clinica e due medici che Hanno effettuato un training sul campo per l’utilizzo della eco- scopia nella diagnostica dei versamenti».

 Margherita Zanetta, presidente di Ideainsieme dichiara che «La nostra associazione è veramente molto lieta di poter contribuire, con la donazione di uno dei due ecografi portatili, all’importante progetto Pocus, che aumenterà la possibilità di monitoraggio delle condizioni di salute dei pazienti seguiti dalla struttura di Cure Palliative. A questo proposito, si ringrazia la Fondazione De Agostini che ha reso possibile l’acquisto dell’ecografo di ultima generazione. Motivo di grande soddisfazione è anche la fattiva collaborazione con la Caritas novarese che, nella persona di don Giorgio Borroni, ha mostrato grandissima sensibilità e generosità nel voler condividere la motivazioni del progetto. L’operare insieme è sempre fonte di buoni risultati: speriamo dunque di poter continuare su questa strada anche in futuro».

Dal canto suo, don Giorgio Borroni, direttore della Caritas, ricorda come «in occasione della Quaresima di quest’anno come Diocesi abbiamo voluto prestare ulteriore attenzione alle situazioni di povertà e di fragilità intorno a noi, accendendo i riflettori su cinque ambiti del nostro territorio, che fanno parte del nostro tessuto sociale: malati, anziani, disabili, carcerati e giovani.

La pandemia da Covid ci ha violentemente ricordato che nessuno può sentirsi immune e distante dalla sofferenza degli altri e ci ha richiamato ulteriormente al senso della corresponsabilità. Grazie alle donazioni raccolte che riportiamo ogni giorno sul territorio, vogliamo accendere il riflettore su ambiti che solitamente rimangono nell’ombra o lontani dalla nostra azione quotidiana.

La donazione di questo ecografo all’Hospice di Galliate diventa segno tangibile di vicinanza della comunità ecclesiale, rappresentata dalla Caritas diocesana, al territorio e a chi in particolare lavora ogni giorno con dedizione prendendosi cura di chi vive la dimensione della sofferenza nel corpo».

 «Avere a disposizione questi macchinari d’avanguardia rappresenta un punto d’eccellenza in un servizio che è già un fiore all’occhiello della nostra azienda», aggiunge il direttore generale dell’Aou, dottor Gianfranco Zulian.

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29 Giugno 2023

Giornata Mondiale della sclerodermia

Novara, 29 giugno 2023 – In Italia vengono diagnosticati circa 300 nuovi casi all’anno, prevalentemente tra soggetti di sesso femminile e con un picco di incidenza tra i 30 e i 50 anni.

La sclerodermia è una rara malattia cronica a eziologia autoimmune, nella quale il sistema immunitario, attivato in maniera abnorme, crea una progressiva fibrosi cutanea, associata ad un danneggiamento dei vasi sanguigni periferici, che può portare alla necrosi dei tessuti. Nelle forme più gravi (sclerosi sistemica progressiva), la patologia si estende anche ad altri organi, tra cui i polmoni, il sistema digerente, il cuore, i reni, che vanno incontro ad un danno progressivo e irreversibile.

Il riconoscimento precoce di questa patologia è fondamentale, dal momento che le terapie attualmente disponibili che non sono in grado di far regredire la fibrosi tissutale, possono rallentarne il decorso.

Spesso il primo sintomo che porta alla diagnosi di malattia è il fenomeno di Raynaud, cioè il cambiamento di colore delle dita delle mani e dei piedi, che diventano bianche e poi bluastre in seguito all’esposizione a basse temperature.

Articolo a cura della Professoressa Paola Savoia, direttore della S.C. Dermatologia

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27 Giugno 2023

Progetto Vitiligine – sostenuto da Motore Sanità

Novara, 27 giugno 2023 – La vitiligine è una malattia cronica della pelle che colpisce i melanociti cioè le cellule che producono la melanina, pigmento che da colore alla nostra pelle. la carenza o l’assenza di melanina si manifesta con la comparsa di macchie caratteristiche più chiare rispetto al colore naturale della pelle.

L’incidenza della vitiligine nella popolazione, difficile da stimare a causa dell’assenza di registri e della variabilità dei percorsi di presa in carico per i pazienti, è di circa l’1-2%, e su questa base si stima che in Italia ci siano oltre 300 mila persone affette, delle quali almeno 40.000 in Piemonte.

Le cause non sono ancora state ben definite ma sono molteplici. Oltre all’impatto psicologico che può dare sulla qualità di vita dei pazienti soprattutto quando le lesioni si presentano su aree visibili, quali le mani e il volto, la vitiligine si associa di frequente ad altre patologie a genesi autoimmune, quali l’ipotiroidismo, il lupus, l’artrite reumatoide, che sono a loro volta causa di disabilità e malessere fisico e psicologico.

Lo strumento più efficace per migliorare la gestione di questi pazienti è la creazione di un percorso diagnostico-terapeutico condiviso, che coinvolga non solo il dermatologo ma anche altri specialisti, in considerazione delle possibili comorbidità che affliggono i pazienti con vitiligine e dell’impatto psicologico della patologia. E’ inoltre necessario aumentare la conoscenza e la consapevolezza relativa a questa patologia, e garantire il corretto supporto ai pazienti, per minimizzare l’impatto sulla qualità di vita.

Articolo a cura della Professoressa Paola Savoia, direttore della S.C. Dermatologia

Progetto Vitiligine PIEMONTE e LIGURIA

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21 Giugno 2023

ABIO e CABIRIA portano il teatro in Pediatria

Novara, 21 giugno 2023 – Sin dalla sua fondazione nel 2001, Abio Novara ha perseguito lo scopo di rendere più accogliente, umano e sereno l’ambiente ospedaliero per i bambini e proprio in tale direzione va la collaborazione con Cabiria Teatro, associazione di promozione sociale che si occupa, tra le molte attività, anche di produzione di spettacoli e che dal 2018 organizza la rassegna estiva “Le notti di Cabiria”, quest’anno a Palazzo Natta e in altri luoghi della città.

Questo nuovo viaggio, che vede compagni Abio Novara e Cabiria Teatro, con il supporto della struttura di Pediatria, diretta dalla prof.ssa Ivana Rabbone dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, si inserisce all’interno di “EVVIVA!”, la rassegna teatrale di Cabiria, pensata e studiata appositamente per i bimbi e le loro famiglie.

L’obiettivo comune è quello di condividere i valori di benessere individuale ed estendere la partecipazione culturale anche ai piccoli degenti in reparto. Verranno videoproiettati in streaming gli spettacoli ospiti della rassegna, la cui visione potrà avvenire nell’aula polivalente della Pediatria, grazie al monitor multimediale o attraverso i dispositivi personali di quei bambini che non potranno recarsi nell’aula comune.

Gli spettacoli, andati in scena la domenica pomeriggio, verranno proiettati nell’aula polivalente della Pediatria in un pomeriggio della settimana successiva, grazie al supporto dei volontari di Abio che cureranno il coinvolgimento dei bambini e l’allestimento dell’aula polivalente, grazie al monitor multimediale donato quest’anno da un’azienda di Romentino, o attraverso i dispositivi personali di quei bambini che non potranno recarsi nell’aula comune.

Si parte con “La Bianca, la blu e la rossa”, importante lavoro del teatro per l’infanzia di Alice Bossi.

Dichiara Antonella Brianza, presidente Abio: «Quando un bambino entra in ospedale ciò di cui sente più la mancanza è la ‘normalità’ della sua vita. Noi volontari Abio siamo lì proprio per questo: offrire ai bimbi l’occasione di giocare, ascoltare una storia, ricevere un dono e tanti sorrisi, all’interno di un ambiente interamente colorato e animato! La collaborazione con gli amici di Cabiria ci permette oggi di regalare ai bambini un’esperienza inimmaginabile e nuovissima: il teatro in ospedale! Un grazie speciale ai volontari di Abio che con il loro servizio rendono realizzabile questa bella idea. Ringrazio inoltre, a nome di Abio, Cabiria e tutte le compagnie teatrali che hanno autorizzato le proiezioni degli spettacoli. Ora immaginiamoci tutti insieme lo stupore dei bambini di fronte a questa bellissima novità tutta per loro».

Affermano Mariano Arenella e Elena Ferrari, direttori artistici di Cabiria Teatro: «Per noi di Cabiria Teatro, questo è uno dei progetti più importanti legati alla nostra rassegna. Teatro, salute e benessere sono in correlazione strettissima e la possibilità di unire anche se in maniera virtuale i bambini in platea con i bambini degenti è un piccolo sogno che si realizza. Nei precedenti due anni di EVVIVA! abbiamo cercato di realizzarlo, ma a causa della situazione sanitaria questo momento è stato rimandato, e oggi grazie al felice incontro con Abio e con i suoi preziosi volontari tutto ciò sarà possibile: il teatro arriva in pediatria».

 Per la prof.ssa Ivana Rabbone «è anche un’occasione per un supporto educativo: far conoscere il teatro a chi, magari, non ha mai avuto l’opportunità di recarvisi. E’ un momento formativo e di stimolo».

«Quando si parla di umanizzazione dell’ospedalespiega la direttrice sanitaria dell’Aou, dott.ssa Daniela Kozel è proprio a eventi come questo che si pensa: andare a ricreare attrazioni che distraggano la mente del bambino dal suo essere ospedalizzato, momenti che lo avvicinano a situazioni comuni o addirittura straordinarie come questa di Abio e Cabiria».

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