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16 Novembre 2023
Il ruolo dell’autoimmunità nelle diverse età della vita – apertura dei laboratori del CAAD alla popolazione
Sabato 18 novembre 2023, in corso Trieste 15/A a Novara, si terrà la tredicesima edizione della Giornata IRCAD (Interdisciplinary Research Center of Autoimmune Diseases), dedicata alla promozione e alla diffusione della conoscenza e della ricerca sulle malattie autoimmuni condotta presso i centri clinici dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e di altre Aziende Sanitarie piemontesi e nei laboratori del Centro interdisciplinare di ricerca sulle Malattie autoimmuni dell’Università del Piemonte Orientale.
Il tema della giornata, che rappresenta il tema che IRCAD ha scelto per le sue attività scientifiche e divulgative dell’anno corrente è “Il ruolo dell’autoimmunità nelle diverse età della vita”.
Il programma prevede un convegno scientifico al mattino e una sessione pomeridiana dedicata alla cittadinanza mirata alla discussione sull’impatto delle malattie autoimmuni in relazione alle diverse età della vita e all’invecchiamento.
Dopo un’introduzione sulle attività e finalità del centro e sull’argomento scientifico della giornata da parte del presidente IRCAD professor Pier Paolo Sainaghi, responsabile della struttura Reumatologia e immulogia clinica dell’AOU di Novara e del direttore scientifico del CAAD professor Claudio Santoro, il professor Pier Luigi Meroni terrà una lettura magistrale, presentato dal professor Mario Pirisi, direttore della struttura complessa Medicina interna 1 dell’AOU di Novara, opinion leader internazionale sulle malattie autoimmuni. Quindi i professori Cristoforo Comi e Paola Savoia, direttore della struttura Dermatologia e venereologia dell’ospedale di Novara (membri del CTS IRCAD) modereranno la sessione “L’autoimmunità nelle varie età della vita” dove giovani clinici e ricercatori dell’IRCAD faranno il punto su diabete mellito di tipo 1, dermatite atopica, sclerosi multipla e artrite reumatoide.
Successivamente interverranno i professori Mario Malerba e Vincenzo Cantaluppi, direttore della struttura Nefrologia – Centro trapianti rene dell’ospedale di Novara con relazioni sul tema auitommunità, quando gli organi invecchiano in relazione rispettivamente al polmone e al rene.
Infine i Professori Chiocchetti, Baldanzi e Cappellano modereranno gli interventi dei giovani ricercatori dell’IRCAD sull’avanzamento delle ricerche scientifiche del Centro.
Tra le 14,30 e le 16,00 il centro aprirà le porte alla cittadinanza con attività dedicate alla popolazione per spiegare le malattie autoimmuni nelle diverse età della vita.
Prevista anche l’apertura dei laboratori del CAAD alla popolazione.

14 Novembre 2023
Camminata delle città contro il cancro del pancreas
Novara, 14 novembre 2023 – Si terrà anche a Novara, domenica 19 novembre (ritrovo ore 8,30 in via Fratelli Rosselli, davanti al Teatro Coccia), la “Camminata delle città contro il cancro al pancreas”: la manifestazione è parte di una iniziativa nazionale promossa da AISP (Associazione italiana per lo Studio del Pancreas) in occasione della giornata mondiale contro il cancro del pancreas.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare il territorio, le istituzioni e i cittadini nei confronti di questa malattia che è ancora poco conosciuta ma che nei prossimi sei anni diventerà la terza causa di morte per neoplasia nel mondo.
Questa spinta divulgativa e questo scopo sono stati raccolti, tra le varie associazioni di volontariato, anche da C.O.ME.T.A. (Chirurgia Oncologica delle Malattie epatiche e dei Tumori Addominali) che si è offerta di promuoverli nelle sedi opportune, supportando manifestazioni come “la Camminata delle Città contro il Cancro del Pancreas” e sostenendo attivamente i medici dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara nella loro attività di ricerca e cura per i pazienti del territorio.
E’ proprio grazie all’attività svolta dai suoi medici in questi anni e agli investimenti indirizzati in questo delicato settore che l’Aou di Novara è diventata centro di riferimento (HUB) per le terapie oncologiche (mediche, chirurgiche, radiologiche, endoscopiche) del fegato e del pancreas nel quadrante nord-orientale del Piemonte.
Con oltre 140 resezioni pancreatiche, con lo sviluppo della chirurgia mini-invasiva (laparoscopica e robotica), con l’espansione delle procedure endoscopiche interventistiche e, non ultimo, con i progetti di studio sulla radiomica e sul metabolismo del glucosio dopo asportazione del pancreas l’A0u è stata scelta come centro di insegnamento e training per la chirurgia epato-bilio-pancreatica di ACOU (Associazione Nazionale Chirurghi Italiani) assumendo un ruolo di riferimento per tutti i centri ospedalieri del quadrante.
Questa manifestazione, quindi, è parte di un messaggio: Novara, attraverso i suoi medici, investe nell’eccellenza delle cure e nella progressione del sapere sul tumore del pancreas nell’ottica di curare al meglio i suoi cittadini, pronti a sostenere questo impegno.

9 Novembre 2023
Donazione di AVO al DH oncologico dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” Novara
Novara, 8 novembre 2023 – Un gesto di attenzione da parte dell’Associazione volontari ospedalieri Novara a favore della struttura di oncologia diretta dalla prof.ssa Alessandra Gennari dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara: Avo ha infatti donato per il Day Hospital oncologico un monitor multiparametrico, utile nelle situazioni in cui le condizioni cliniche di un paziente cambiassero improvvisamente; poter disporre in tempo reale di uno strumento affidabile e preciso per la valutazione dei parametri cardiaci e respiratori può permettere infatti di intervenire rapidamente adeguando le cure.
E’ inoltre stato donato un frigorifero, per la conservazione di snack o bevande destinate ad aumentare il confort di pazienti particolarmente fragili, durante o dopo l’attesa dei risultati degli esami o durante terapie che spesso richiedono lunghi tempi di somministrazione.
La doppia donazione è stata effettuata nell’ambito del servizio Avo presso il D.H. oncologico, la prima struttura di assistenza dell’Aou di Novara ad accogliere nuovamente, dal 1° agosto, le volontarie dal Camice azzurro, che con la loro discreta presenza integrano le cure del personale sanitario con l’ascolto, il conforto e piccoli gesti di aiuto nei confronti dei pazienti.
«Dopo la sospensione per la pandemia, che ci ha precluso la vicinanza ai malati per più di tre anni – sottolinea il presidente Avo Gianfranco Bianchi – abbiamo gradualmente ripreso il nostro gratuito servizio in molti reparti dell’Aou di Novara, iniziando proprio dal Polo Oncologico della prof.ssa Gennari e completando ora la nostra vicinanza ai pazienti con questa donazione. Fin dalla fondazione nel 1980 non abbiamo mai fatto raccolta di denaro e la donazione pertanto è stata possibile solo grazie alle quote sociali, ad alcune erogazioni liberali e all’assegnazione all’associazione del cinque per mille».

31 Ottobre 2023
Donati alla Pediatria dell’AOU due apparecchi sanitari dal Centro incontro Arcobaleno
Novara, 31 ottobre 2023 – L’Associazione Centro incontro Arcobaleno di Pernate ha donato alla Pediatria e Pediatria oncologica (diretta dalla prof.ssa Ivana Rabbone) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara due apparecchiature sanitarie, un monitor e un respiratore.
«Il Centro incontro Arcobaleno – spiega la presidente, Fiorella Prone – svolge attività di volontariato presso il Centro prelievi dell’ambulatorio di Pernate. Avendo a disposizione dei fondi, abbiamo pensato a una donazione all’Aou di Novara. Ed ecco le due apparecchiature sanitarie».
«Ringrazio sentitamente il “Centro d’incontro l’arcobaleno” per aver contribuito con l’importante donazione di due strumenti necessari rispettivamente per il monitoraggio e per l’ossigeno-terapia dei bambini con patologie sia acute che croniche che afferiscono presso la nostra Pediatria – afferma la prof.ssa Rabbone – La vicinanza dei volontari ci sostiene nel portare avanti il nostro quotidiano lavoro per la cura e presa in carico dei piccoli pazienti».
Un ringraziamento anche da parte del direttore generale dell’Aou, il dott. Gianfranco Zulian, che ha sottolineato «l’importanza di donazioni come queste, che confermano l’attenzione del territorio e delle sue associazioni per il nostro ospedale».

30 Ottobre 2023
Giornata mondiale della Psoriasi
Novara, 29 ottobre 2023 – La psoriasi è una delle malattie dermatologiche di più comune osservazione; in Italia i pazienti affetti da questa condizione patologica sono circa 1,8 milioni, e circa 500.000 presentano forme cliniche moderate-severe.
Oltre a colpire la cute, con lesioni eritemato-desquamative pruriginose, ad andamento cronico-recidivante, la psoriasi può essere associata a numerose comorbidità. La più nota è l’artropatia psoriasica, che causa dolori e rigidità articolare, ma sono estremamente frequenti anche obesità, ipertensione, diabete, dislipidemia, che compongono il quadro della sindrome metabolica, oltre ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e di depressione.
Per consentire la presa in carico e il trattamento dei pazienti affetti da questa complessa condizione patologica, presso la SCDU di Dermatologia dell’AOU Maggiore della Carità di Novara, diretta dalla professoressa Paola Savoia, è attivo un ambulatorio dedicato, tra i primi in Italia a ottenere la certificazione ISO9001:2015 per il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (PDTA) del paziente con malattia psoriasica. Responsabile del Servizio è la dottoressa Francesca Graziola, e referenti per la patologia sono la dottoressa Vanessa Tarantino e il dottor Gianluca Landucci. Ai pazienti con comorbidità associate viene offerto un approccio multidisciplinare integrato che prevede la collaborazione tra dermatologi, internisti e vari specialisti di riferimento. Negli ultimi anni è stata inoltre rafforzata l’offerta assistenziale integrata ospedale-territorio che prevede momenti di confronto fra i diversi specialisti e i medici di medicina generale. Lo scopo è di facilitare l’accesso al Centro ai pazienti affetti da psoriasi che necessitano dei più recenti trattamenti sistemici, prescrivibili esclusivamente in ambito ospedaliero. Sono attivi presso il centro anche trials clinici con farmaci biologici di ultima generazione, che rappresentano un’ulteriore opportunità per garantire un intervento terapeutico efficace, moderno e personalizzato.

26 Ottobre 2023
Inaugurato lo spazio informativo del progetto “RESPIRO” all’AOU di Novara
Novara, 26 ottobre 2023 – L’epilessia è tra le più frequenti malattie neurologiche coinvolgendo sia l’età infantile che adulta, si stima circa l’1% della popolazione in Italia, 40 mila persone in Piemonte.
L’epilessia si manifesta in molteplici forme diverse fra di loro, per questo motivo è più corretto parlare di “epilessie” al plurale. La persona con epilessia a Novara viene presa in carico dal Centro epilessie dell’adulto, responsabile dottor Gionata Strigaro, delle strutture complesse di Neurologia diretta dal professor Roberto Cantello e dal Centro epilessie dell’età evolutiva della Neuropsichiatria Infantile diretta dal dottor Maurizio Viri, dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara. Entrambi i centri, che lavorano in sinergia, sono riconosciuti e accreditati presso la Lega italiana contro l’epilessia (LICE) e accompagnano la giovane persona con epilessia nella “transizione” al centro dell’adulto. Da questa sinergia è nato il progetto RESPIRO, ovvero (REgistro delle Epilessie e SPazioInfoRmativO) per le persone con epilessia.
Lo spazio informativo prevede uno spazio fisico dove la persona con epilessia, i suoi famigliari e gli educatori sono accolti per cercare di offrire delle risposte ai bisogni in ambito assistenziale, ricreativo, scolastico o lavorativo.
Lo spazio informativo è suddiviso su due sedi, il centro epilessie dell’adulto della Neurologia (padiglione A, primo piano) e il Centro epilessie dell’età evolutiva della Neuropsichiatria infantile presso la sede distaccata del ospedale in viale Piazza d’Armi.
Sarà aperto nei giorni di lunedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e il mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 17.00 presso il Centro epilessie della Neurologica, padiglione A, primo piano; lunedì dalle ore 15.30 alle ore 18.00 presso la Neuropsichiatria infantile nella sede distaccata.
È stato attivato un numero di cellulare dedicato 3398194125 e una mail: respiro.epilessia@maggioreosp.novara.it.
“L’anima complementare dello spazio informativo – ha sostenuto il dottor Strigaro – è la costruzione di un Registro delle Epilessie, strumento moderno su piattaforma web che è già in fase avanzata di sviluppo. Il Registro consentirà di avere una fotografia accurata della realtà dell’epilessia necessaria per la pianificazione di servizi sanitari adeguati e un unico ambiente di scambio di informazioni fra le figure coinvolte nella cura della persona con epilessia».
Il progetto RESPIRO è sostenuto dal Fondo Amico Canobio presso la Fondazione Comunità Novarese e dall’Associazione Italiana Epilessia Farmacoresistente APS (AIEF).
Diverse Associazioni novaresi, come ACN (Autoamatori Club Novara), Rotary Novara e Rotary Val Ticino, ForLife e Novara Corse, hanno generosamente organizzato eventi per la raccolta fondi destinati al progetto.
«Non posso che essere soddisfatto di questa iniziativa – ha detto il direttore generale dell’Aou, il dottor Gianfranco Zulian – che rappresenta un punto di riferimento importante per le persone affette da questa patologia».
«Questa operazione esprime pienamente il senso dei fondi solidali – ha spiegato il vice–presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus, Roberto Santagostino – e la metodologia di lavoro di una Fondazione di Comunità che mette in relazione la volontà dei donatori, come può essere l’Associazione Amico Canobio, e le realtà del territorio che necessitano di un aiuto. Per questo la Fondazione continuerà a raccogliere donazioni per implementare questo progetto».
Ha dichiarato Emanuele Caroselli, presidente dell’associazione “Amico Canobio”: «Amico Canobio è l’associazione più antica sul territorio di Novara e il suo obiettivo è sempre stato, prevalentemente, quello di sostenere progetti che guardino ai problemi presenti nell’ambito della sanità. Per questo motivo, abbiamo anche costituito, nella Fondazione di Comunità Novarese, un fondo solidale; iniziativa fondamentale per avere delle garanzie e per raggiungere anche le necessità che ci sarebbero nascoste e che, invece, la Fondazione conosce».
Il presidente dell’Associazione Italiana Epilessia Farmacoresistente, Pierluigi Foglio Bonda, ha aggiunto che «AIEF è da sempre vicina all’Aou di Novara per sostenere iniziative dei Centri regionali per adulti e per età pediatrica per la diagnosi e la terapia delle epilessie. Tempo fa, sempre con il sostegno di Fondazione Comunità Novarese onlus, abbiamo donato un’apparecchiatura video-EEG a favore delle strutture di Neurologia e di Neuropsichiatria infantile dell’Aou. Non potevamo, quindi, far altro che aderire e supportare anche questa importante iniziativa».
Per il Rotary Club Novara è intervenuto Giorgio Bellomo, che ha sottolineato «l’importanza di essere riusciti a coinvolgere in un unico, importante, progetto più forze del territorio: la sinergia e la collaborazione consentono interventi più significativi».

24 Ottobre 2023
Convegno “Tumore al seno: la cura su misura”
Novara, 24 ottobre 2023 – Nell’ambito delle iniziative in programma nel mese “Ottobre Rosa” dedicato alla prevenzione e alla lotta del tumore al seno il Comune di Novara, ha organizzato il convegno “Tumore al seno: la cura su misura”.
L’incontro si terra lunedì 30 ottobre 2023, alle ore 17.30 presso il salone Arengo del Broletto di Novara, con ingresso gratuito.
Per l’Azienda ospedaliero- universitaria Maggiore della Carità di Novara saranno presenti:
▶ dottoressa Daniela Kozel – Direttore Sanitario AOU “Maggiore della Carità di Novara”
▶ professor Gian Carlo Avanzi – Direttore Medicina e Chirurgia d’accettazione d’urgenza
▶ dottor Ivan Dodaro – Responsabile Unita’ di Senologia AOU “Maggiore della Carità“ di Novara”
▶ dottoressa Eleonora Gallarotti: Unità di senologia- chirurgia del tumore mammario nella Breast unit
▶ dottoressa Licia Galli: Unità di senologia- Chirurgia del tumore mammario nella Breast unit
▶ professoressa Alessandra Gennari: direttore struttura complessa a direzione universitaria di Oncologia
▶ dottoressa Liah Moalem: Struttura complessa di Chirurgia plastica e ricostruttiva
▶ dottoressa Anna Gambaro: Struttura complessa a direzione universitaria di Radiodiagnostica

17 Ottobre 2023
“Per Valentina”, associazione di donne, pazienti oncologiche
Novara, 11 ottobre 2023 – Nasce “Per Valentina”, un’associazione di donne, pazienti oncologiche, che hanno conosciuto il tumore al seno, riunite intorno dal desiderio di poter essere di aiuto a chi si trova alle prese con questa diagnosi e a maggior ragione a chi è affetta da mutazione rara correlata al tumore.
«Quando ci si trova ad affrontare una malattia oncologica – afferma la professoressa Alessandra Gennari, direttore della struttura di Oncologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara – ci si può sentire smarriti, spossati, impauriti e soprattutto soli. Abbiamo deciso così di creare questa associazione che è dedicata a donne che hanno vissuto la malattia, che inizino ora il loro percorso o che continuino i loro percorsi di cura, con uno sguardo attento anche a chi lotta con patologie genetiche rare».
Il nome dell’associazione è proprio dovuto a una delle fondatrici, Valentina, mamma di 5 figli, di cui due, Luana e Gabriel, sono diventati “Angeli del cielo” a causa di una mutazione genetica rara, la “Li – Fraumeni”.
La diagnosi è arrivata nel 2020 presso la AOU Regina Margherita di Torino, dopo la scoperta di un carcinoma del surrene del figlio Gabriel e, contemporaneamente, Valentina ha scoperto di avere un tumore al seno diagnosticato all’AOU di Novara.
Valentina è stata accanto al figlio, come già era accaduto diversi anni prima con Luana, nel suo duro percorso fatto di visite, terapie e interventi. Nel 2021 mamma e figlio hanno avuto una recidiva di malattia: mentre Gabriel seguiva le sue terapie nel day hospital di Pediatria oncologica, Valentina stessa riceveva le sue cure in Oncologia nello stesso padiglione, seguita dalla stessa professoressa Alessandra Gennari.
Dopo la morte del figlio, il desiderio più profondo di Valentina è stato quello di condividere e informare più persone possibili di questa rara patologia e di chiedere ricerche dedicate alla Sindrome di Li Fraumeni. Ha raccontato alla professoressa Gennari i suoi desideri e progetti: ha chiesto una prefazione medico scientifica per il libro sulla sua storia, “Per Valentina”, ed è sorta l’idea di una associazione che abbia tra le sue finalità quella di finanziare la ricerca sulla sindrome di Li- Fraumeni.
Parallelamente, per far conoscere la malattia e raccogliere fondi , Valentina ha deciso, dopo aver visto uno spettacolo dell’artista Davide Giandrini, di affidargli la sua storia che sarà raccontata in “Per Valentina”, nella sala polivalente di Cameri il 27 e 28 ottobre (con ingresso a offerta libera e prenotazioni alla mail: pervalentina@blu.it).
Lo scopo principale dell’Associazione “Per Valentina” è, dunque, quello di sostenere chi si trovi nel mondo del tumore al seno e porre in primo piano la ricerca verso mutazioni genetiche correlate, ancora troppo poco conosciute. Vi è il desiderio di sostenere le pazienti dalla diagnosi al percorso di cura, senza dimenticare la vita post terapie, mirando a ripristinare un benessere a 360 gradi, dall’attività fisica, all’estetica e alla sessualità. Sarà un’associazione di volontarie che testimonieranno che dentro ad ogni donna esiste già la forza di non mollare nonostante le avversità legate alla malattia, perché l’unione possa amplificare la forza di ognuna.
Intanto ha preso il via un progetto di ricerca internazionale con lo scopo di caratterizzare clinicamente il tumore mammario nelle pazienti con varianti patogenetiche/probabilmente patogenetiche di TP53 e di confrontare la risposta ai trattamenti e gli outcome clinici tra pazienti con mutazione di TP53 e pazienti senza mutazione di TP53.
«Lo studio – conclude la professoressa Gennari – ha inizialmente coinvolto tre centri oncologici internazionali (Institut Gustave Roussy in Francia, Dana-Farber Cancer Institute negli USA e Hospital Sirio-Libanes in Brasile), individuando più di 200 pazienti portatrici di mutazione di TP53. Attualmente stiamo ulteriormente ampliando la casistica e 6 centri italiani sono attivi o in fase di attivazione».

11 Ottobre 2023
Cardiologia, Dietetica e innovazione “La cura del cuore su misura”
Novara, 11 ottobre 2023 – La “cura su misura”, non è solo terapie personalizzate e tecnologie a servizio del paziente che monitorano anche a distanza, ma anche formazione ed educazione alle corrette abitudini alimentari per la prevenzione secondaria nei pazienti con pregresso evento cardiovascolare acuto.
Dalla collaborazione tra la struttura complessa a direzione universitaria Cardiologia (diretta dal professor Giuseppe Patti) e la struttura complessa a direzione ospedaliera Scienza dell’alimentazione e dietetica (diretta dal dottor Sergio Riso) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara nasce un nuovo progetto di informazione-formazione.
Spiega il dottor Sergio Riso: «attraverso incontri a cadenza periodica, condotti dalla dietista dottoressa Carolina Scaglia, i pazienti imparano a conoscere i segreti per “stare meglio” controllando i fattori di rischio cardiovascolare (sovrappeso/obesità, sindrome metabolica, ipertensione arteriosa, dislipidemia) attraverso i principi di una sana alimentazione che sono alla base del modello di dieta di tipo mediterraneo. È infatti noto a tutti come la dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, abbia un ruolo incisivo, all’interno di un corretto stile di vita, nella riduzione dell’incidenza di patologie cardiovascolari, anche fatali, conclamate».
E per monitorare l’efficacia delle cure nel trattamento dell’insufficienza cardiaca è stato avviato il progetto Azimuth, una ricerca attualmente in corso presso la Cardiologia 1 dell’Aou di Novara diretta dal professor Giuseppe Patti e coordinato a livello nazionale dal professor Domenico D’Amario. Un progetto che ha l’ambizioso obiettivo di ottimizzare attraverso un percorso di digital health le modalità di assistenza al paziente con insufficienza cardiaca, avvalendosi di soluzioni tecnologiche integrate, basate su algoritmi di Intelligenza Artificiale.
«I pazienti con insufficienza cardiaca avanzata rappresentano la sfida più difficile per la cardiologia moderna – spiega il professor Patti – Purtroppo, i pazienti che si trovano nelle fasi più avanzate di insufficienza cardiaca hanno una prognosi sovrapponibile a quella di una malattia oncologica allo stadio terminale. Per questo ogni azione mirata alla prevenzione della progressione di malattia e al suo controllo costante, anche mediante una alta aderenza alle cure, potrebbe avere un impatto rilevante sulla aspettativa di vita, ridurre gli accessi alle strutture sanitarie ed avere quindi rilevanza sia epidemiologica, che di economia sanitaria. Il percorso assistenziale del paziente con insufficienza cardiaca – spiega il professor Giuseppe Patti – è molto complesso e prevede trattamenti intensivi in ospedale durante la fase acuta, e successivamente visite di controllo durante il follow-up in fase cronica. Questo attualmente richiede uno stretto dialogo tra specialisti, ma anche fra cardiologi ospedalieri e medicina di prossimità, soprattutto una volta che il paziente rientra a casa dopo la dimissione da un centro ospedaliero di terzo livello. Al momento, il percorso complesso e frammentato che caratterizza la gestione dei pazienti con insufficienza cardiaca grava principalmente sui pazienti e sui loro familiari, poiché, nonostante gli sforzi organizzativi, non sempre le strutture sanitarie riescono a rispondere al bisogno di cura di tutti i pazienti in tempi adeguati».
«Una soluzione potrebbe essere quella di dotare il paziente o i suoi familiari di uno strumento che lo responsabilizzi maggiormente e che lo tenga in contatto con l’equipe dei professionisti sanitari che ha in carico la sua malattia – afferma il professor D’Amario – Un fatto tutt’altro che semplice da implementare, anche perché spesso l’insufficienza cardiaca non è correttamente percepita dal paziente stesso come una patologia grave, e pertanto condotte che mostrano una scarsa aderenza alle terapie, con conseguenti elevati tassi di riospedalizzazioni, sono molto frequenti».
Attualmente altri 3 centri stanno testando questo modello di cura innovativo in Italia: la Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS (Roma), l’Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro (Catania) ed il San Raffaele IRCCS (Roma). Altri 4 centri sono in procinto di iniziare la sperimentazione che prevede di seguire circa 300 pazienti nei prossimi mesi. La Cardiologia novarese attualmente segue con questa piattaforma già 75 pazienti con insufficienza cardiaca.

11 Ottobre 2023
Laboratori di bellezza per pazienti oncologiche “La Forza e il Sorriso”
Novara, 5 ottobre 2023 – Presso l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, la collaborazione tra diversi reparti che si occupano di pazienti oncologici, ha consentito la ripresa dei laboratori di bellezza rivolti alle pazienti in trattamento oncologico, dopo l’emergenza Covid.
Il primo laboratorio si è svolto lunedì 25 settembre, presso la struttura Psicologia clinica, diretta dal dottor Luca Binaschi.
I laboratori si svolgono grazie alla convenzione della Aou con “La Forza e Il Sorriso” – LGFB Italia onlus (https://www.laforzaeilsorriso.it) e con la “Lilt” (Lega italiana per la lotta contro i tumori) sezione provinciale di Novara (https://www.lilt.it/dove/associazione/novara), che mette a disposizione due estetiste volontarie.
Per l’anno 2023 i laboratori si svolgeranno presso il servizio di Psiconcologia –della Psicologia clinica (sede distaccata di viale Piazza d’Armi, 1 a Novara), dalle 14,30 alle 17,00 circa nelle seguenti date:
– 16 ottobre
– 20 novembre
– 11 dicembre
L’idea dei laboratori di bellezza per donne in trattamento oncologico è nata negli Stati Uniti nel 1987, quando un medico statunitense ha deciso di “dare ascolto” alla reazione di abbandono e sfiducia che una sua paziente aveva manifestato rispetto agli effetti collaterali dei trattamenti oncologici. Con il supporto di un “make-up artist”, spronando la donna alla cura e valorizzazione della sua persona, ha stimolato in lei una nuova forza per affrontare la malattia. Da qui è nato il programma internazionale “Look Good, Feel Better” (attivo dal 1989, oggi in 27 paesi del mondo), applicato in Italia grazie a “La Forza e il Sorriso” .
L’iniziativa, che non interferisce con le cure mediche né intende in alcun modo sostituirsi a esse, ha l’obiettivo di offrire informazioni, idee e consigli pratici per fronteggiare gli effetti secondari delle terapie.
I laboratori sono rivolti a tutte le donne che, sottoposte a trattamenti oncologici, non vogliono rinunciare alla propria bellezza, riconquistando il proprio senso di benessere e autostima. Il laboratorio si svolge in un’unica seduta, della durata di circa 2,5 ore, ed è guidato da una consulente di bellezza volontaria, competente e sensibile, che svela utili segreti di make-up e insegna a ogni partecipante come valorizzare, in pochi mirati gesti, il proprio aspetto. Inoltre, i laboratori di bellezza sono accompagnati dalla presenza di una psicoterapeuta, che monitora l’andamento della seduta di gruppo e offrire supporto psicologico alle donne in cura. L’iniziativa è totalmente gratuita, sia per le partecipanti, che per le strutture ospitanti, e a ogni donna viene donata una “beauty bag” ricca di prodotti cosmetici, per esercitarsi e mettere in pratica i consigli dei consulenti di bellezza, non solo durante l’incontro guidato, ma anche a casa, continuando così a prendersi cura di sé in modo autonomo.
Nella nostra azienda il progetto è attivo dal 2013.
Le pazienti interessate potranno chiedere agli operatori sanitari di riferimento, oppure contattare direttamente la segreteria della struttura Psicologia clinica
(0321- 3734112, psiconcologia@maggioreosp.novara.it)
https://www.facebook.com/ospedalenovara
https://www.instagram.com/ospedalenovara
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