Immagine World social work day

Il servizio Sociale aziendale dell’Aou “Maggiore della Carità” di Novara celebra il 21 marzo la  Giornata mondiale del lavoro sociale, che dal 1983 ricorda ogni anno i risultati del lavoro sociale allo scopo di aumentarne la visibilità, ma soprattutto per evidenziare le sue sinergie con lo sviluppo sociale: impegni condivisi per la giustizia sociale, lo sviluppo inclusivo e i diritti umani.

Diversi ma insieme, nessuno escluso, per rispettare la diversità attraverso un’azione sociale comune, valorizzando ed integrando le diversità nelle nostre comunità.

Quella diversità che crea ambienti dinamici che producono idee e soluzioni diverse nel rispetto di tutte e tutti.

Il servizio Sociale aziendale, diretto dalla dottoressa Lorella Perugini, è ubicato nella sede centrale in corso Mazzini, 18 e si occupa di alcuni dei problemi sociali dei cittadini che a vario titolo afferiscono all’ambito ospedaliero.

L’attività dell’assistente sociale è specificatamente rivolta alla identificazione e al supporto del paziente, sia durante il periodo della degenza, sia per quanto riguarda i problemi connessi alla dimissione e al rientro a casa.

L’intervento sociale viene progettato di comune accordo con il ricoverato e/o i suoi familiari, al fine di riuscire ad organizzare un progetto-intervento compatibile con le sue esigenze e con le risorse esistenti e attivabili.

Gli interventi possono riguardare le dimissioni difficili, segnalate dai singoli reparti o dai familiari stessi.

In questa circostanza gli assistenti sociali attivano:

  • i collegamenti con i servizi sociali del territorio o con altre istituzioni sanitarie ed assistenziali in grado di garantire il necessario supporto al paziente dimesso;
  • l’eventuale intervento delle associazioni di volontariato presenti all’interno dell’ospedale;
  • la consulenza, il supporto ed il sostegno nel disbrigo di pratiche da parte dei cittadini ricoverati.

Gli operatori del servizio Sociale dell’ospedale di Novara offrono consulenza e ascolto alle vittime di violenza supportandole ed attivando, qualora necessario, il percorso di protezione più idoneo.

Il servizio si occupa anche dell’attivazione del servizio di mediazione culturale per rimuovere gli ostacoli linguistico-culturali, facilitando l’interazione paziente straniero/operatore nel gestire situazioni di ricovero o di prestazioni ambulatoriali.

Accanto a queste attività il servizio Sociale professionale fornisce agli utenti informazioni riguardanti:

  • l’invalidità civile,
  • l’indennità di accompagnamento,
  • la presenza di servizi sociali attivi sul territorio di residenza del paziente,
  • il telesoccorso,
  • la fornitura di presidi ortopedici, ecc.

Inoltre collabora con il volontariato ed il Terzo settore per iniziative di solidarietà, di sensibilizzazione della comunità, di orientamento e formazione e di educazione alla salute.

Fra le tante iniziative del servizio Sociale si segnala in particolare lo “Sportello Patronato”: un progetto promosso dal servizio Sociale e dal dipartimento Oncologico in collaborazione con i patronati con l’obiettivo di migliorare la presa in carico del paziente oncologico, fornendogli informazioni corrette e aiutandolo a districarsi davanti agli ostacoli burocratici del sistema assistenziale e previdenziale.

E’ un servizio di informazione e consulenza in materia di riconoscimenti medico-legali a disposizione di tutti i pazienti oncologici che afferiscono al centro Accoglienza e servizi (CAS) e delle loro famiglie per facilitare l’accesso alle informazioni ed alle procedure relative alle richieste di invalidità civile, indennità di accompagnamento, agevolazioni per situazioni di handicap, pensioni di invalidità/inabilità INPS, ecc