Un ecografo d’avanguardia è stato donato alla struttura complessa Nefrologia e Dialisi dell’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara, diretta dal dottor Martino De Leo.
L’acquisto dell’apparecchiatura è stato reso possibile grazie alla importante collaborazione di tre fondazioni operanti sul nostro territorio: la Fondazione BPN per il Territorio (presieduta dall’avvocato Franco Zanetta), la Fondazione Comunità del Novarese onlus (presieduta dal senatore Ezio Leonardi) e l’ Associazione Umanitaria Internazionale For Life onlus (presieduta dal professor Alessandro Carriero).

Con l’acquisizione del nuovo ecografo si completa l’allestimento del reparto di Dialisi, completamente ristrutturato un anno fa.

La sede ristrutturata della Dialisi, è situata al piano rialzato del padiglione E (padiglione “Lualdi”), dispone di 33 posti di trattamento dialitico e 2 ambulatori per attività di diagnostica.

L’attività specialistica di Nefrologia e Dialisisi svolge nei settori di degenza, Day Hospital/Surgery e Dialisi; ciascuno di questi tre settori è poi affiancato dai servizi ambulatoriali di riferimento: ambulatorio nefrologico per nefropatia glomerulare, ipertensione, calcolosi, uremia-predialisi, di monitoraggio pressorio/24ore, ecografico ed ecodoppler delle arterie renali e degli arti superiori per allestimento fistola arterio-venosa per dialisi.
I tempi di attesa per le attività di degenza e le visite ambulatoriali rientrano ampiamente negli obiettivi dati dalla Regione.
Il reparto di degenza/Day-Hospital dispone di 9 posti letto.

L’equipe medica è composta da 8 dirigenti medici specialisti in nefrologia; li affiancano nell’attività quotidiana: 2 caposala, l’assistente amministrativa, 36 infermieri professionali, suddivisi tra il centro ospedaliero di Novara e quello ad assistenza limitata di Galliate, 3 tecnici per l’assistenza-manutenzione diretta delle apparecchiature, 8 tra operatori socio-sanitari e tecnici addetti all’assistenza.

In particolare vengono affrontate:
– la diagnosi e la cura delle nefropatie glomerulari;
– la diagnosi e la terapia dell’ipertensione arteriosa;
– la terapia conservativa dell’insufficienza renale cronica/uremia;
– la diagnosi e la terapia conservativa dell’insufficienza renale acuta;
– l’attività chirurgica per la predisposizione degli accessi vascolari per il trattamento dialitico cronico;
– la terapia sostitutiva con molteplici metodiche di emodialisi e dialisi peritoneale per pazienti cronici;
– i trattamenti depurativi per insufficienza renale acuta in area critica in particolare nei reparti di cardiochirurgia, rianimazione, terapia intensiva cardiologica, neurochirurgia.

L’intervento di ristrutturazione ha permesso la realizzazione del nuovo centro dialisi, moderno e funzionale, dotato di 33 posti letto che insieme agli 8 del centro assistenza limitata della sede di Galliate portano a un totale di 41 posti. L’attività di emodialisi si svolge infatti anche presso la sede di Galliate con le caratteristiche di un centro di assistenza limitata: il controllo medico viene effettuato settimanalmente su ogni turno di dialisi.

Il reparto di Nefrologia e Dialisi di Novara con i 41 posti letto complessivi a disposizione (33 nella sede di Novara e 8 a Galliate) è uno dei centri per emodialisi più grandi d’Italia per posti letto ospedalieri centralizzati.

Nella sede di Novara vi sono spazi dedicati al trattamento dei pazienti cronici, un’area per i pazienti acuti, organizzati in 4 sale da 6 letti e 2 da tre letti ciascuna, un’ area dedicata per la dialisi peritoneale con possibilità di due postazioni per emodialisi aggiuntive.
Ogni sala dispone di apparecchio televisivo digitale, climatizzazione, collegamento telematico in rete.
L’attività dialitica ambulatoriale si svolge dal lunedì al sabato, sia al mattino che al pomeriggio; il trattamento dura mediamente 4 ore, con ritmo trisettimanale.

Il servizio di dialisi offre un’ampia disponibilità di metodiche emo-depurative.
La dotazione attuale è composta da circa 70 apparecchiature (58 a Novara e 11 a Galliate) per trattamenti cronici, 6 per emofiltrazione veno-venosa continua per il trattamento elettivo per pazienti critici, e 1 apparecchiatura per l’ultrafiltrazione isolata nello scompenso cardiaco.

Nella tabella sono evidenziati i volumi delle attività svolte annualmente dalla struttura nelle sedi di Novara e di Galliate:
 

Ricoveri
260
Visite ambulatoriali
1.800
Biopsie renali
15
Allestimento fistole artero-venose (per l’avvio alla dialisi)
60
Allestimento cateteri venosi centrali (per l’avvio alla dialisi)
70
Pazienti cronici in dialisi
194
Pazienti “ospiti” in dialisi (provenienti da altre strutture e trattati per un breve periodo)
80
Pazienti “acuti” trattati nelle terapie intensive e sub intensive dell’Azienda
70
Trattamenti dialitici totali
24.000
 
 
Oltre il 50% di tutta l’attività diagnostica della struttura viene effettuata utilizzando le indagini  ecografiche.
 
La diagnostica per immagini riveste infatti un ruolo di primaria importanza in Nefrologia e Dialisi.
Nelle malattie renali l’ecografia rappresenta la tecnica per immagini di prima scelta ed il suo ruolo nelle nefropatie mediche permette di escludere una patologia urologica, di differenziare condizioni acute e croniche, di effettuare il “follow-up” di malattie note e di guidare l’agobiopsia a cielo coperto.
L’ecografia ed il color-doppler sono comunemente utilizzate quali metodiche di prima istanza per la loro diffusione, la rapidità d’impiego, l’assenza di effetti avversi ed i bassi costi.
I parametri che possono essere valutati sono morfologici, patologici e funzionali.
 
Nelle patologie nefro-urologiche l’ecografia è l’esame di scelta per la diagnosi ed il successivo monitoraggio periodico della calcolosi.
L’indagine ecografica è opportuna nei casi di ipertensione arteriosa  in cui, per la gravità o le modalità di insorgenza, si sospetta una forma secondaria e quando l’ipertensione si associa ad alterazione dei parametri di funzione renale o dell’esame delle urine.
Oggi anche lo studio delle nefropatie e dell’eventuale correlazione con l’insufficienza renale cronica si giova della valutazione doppler e dello studio mediante mezzo di contrasto ecografico della vascolarizzazione e del tempo di transito parenchimale. Una ridotta vascolarizzazione è segno importante di sofferenza renale.
 
Come per l’insufficienza renale, oggi l’impiego di supporti tecnologici di nuova generazione, come il doppler e i mezzi di contrasto, permette di definire la presenza di anomalie nel funzionamento del rene trapiantato e di identificare precocemente segni di rigetto.
 
La sorveglianza ecografica/color-doppler fa parte dell’armamentario diagnostico standard del paziente emodializzato, con riduzione dell’incidenza di complicanze e dei relativi ricoveri ospedalieri.
 
Uno dei presupposti per il buon esito del trattamento dialitico è un accesso vascolare ben funzionante, che abbia una buona durata con il minor numero di complicanze e permetta una dialisi adeguata. La mancanza di questo requisito è una delle principali cause di morbilità e mortalità dei pazienti in emodialisi.
Le linee guida raccomandano che tutti i pazienti in emodialisi siano sottoposti ad un regolare programma di monitoraggio e sorveglianza dell’accesso vascolare.
L’eco-doppler può dare risultati sovrapponibili, se non addirittura migliori, rispetto all’arteriografia, ritenuta lo standard di riferimento per la valutazione delle anomalie dell’accesso per emodialisi, perché è in grado di fornire, oltre agli aspetti anatomici, anche dati fisiologici.
 
Nel rene in dialisi il riscontro occasionale di lesioni focali, sia benigne (cisti semplici o complicate) che maligne (adenocarcinomi) è un evento comune.
E’ importante ricordare e sottolineare che anche in corso di biopsia renale la guida ecografica consente di eseguire in modo ottimale la manovra e di minimizzare i rischi di complicanze procedurali.
 
L’ecografia è uno strumento diagnostico comunemente utilizzato anche nelle procedure e complicanze della dialisi peritoneale.  
Viene eseguita, piuttosto che dal radiologo, soprattutto dal nefrologo ecografista: il vantaggio consiste nella facilità di una prima diagnosi non invasiva in tempi rapidi, in ambulatorio o in corsia. Inoltre, la tecnica offre all’operatore esperto una grande sensibilità e definizione del dettaglio anatomico e spesso rende superflui ulteriori accertamenti radiologici, contrasto grafici e con radionuclidi, potenzialmente dannosi per il paziente e per la preziosa funzione renale residua.
 
L’accuratezza dell’eco-doppler dipende da numerosi fattori: importanti sono le proprietà e le caratteristiche dell’apparecchiatura.
Sono ora disponibili sistemi ad alta risoluzione, che consentono di identificare piccole strutture, con sonde sofisticate e l’uso del colore per stabilire la direzione dei flussi.
 
L’ecografia/color-doppler è una tecnica mobile, maneggevole e non invasiva, che ne giustifica la scelta come metodica di riferimento per l’attività di diagnosi, prognosi e cura ed i programmi di monitoraggio e sorveglianza di un moderno reparto di Nefrologia.