Novara, 9 febbraio 2017 – Dopo aver conosciuto l’AVO attraverso la locandina del 36° corso di formazione e su invito della prof.ssa Loredana Leotta (docente di religione), trentatré studenti, tutti maggiorenni, dell’indirizzo socio-sanitario dell’istituto professionale statale “Ravizza”, si sono iscritti al corso.
Hanno frequentato tutte le lezioni, con l’apprezzamento sia dell’AVO che della direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della carità” di Novara.

Poiché molti studenti avevano espresso l’intenzione di “fare i volontari”, alcuni di loro hanno anche partecipato al seminario dal titolo “La malnutrizione ospedaliera”, organizzato dall’Avo il 19 novembre 2016 .

AVO Novara ha successivamente inoltrato alla dirigente dell’I.P.S. “Ravizza”, dott.ssa Guacci, una proposta di tirocinio breve ( 8 turni in corsia seguiti da un tutor).

Dopo il colloquio dei responsabili con i singoli studenti e le visite mediche di idoneità richieste dalla Medicina del Lavoro, il 31 gennaio 2017 sono iniziati i tirocini.

I reparti individuati dalla direzione sanitaria, dove gli studenti svolgono il tirocinio, sono:
Cardiologia 1, Cardiologia 2, Cardiochirurgia, Ortopedia e traumatologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria, Urologia, Chirurgia maxillo facciale, Medicina interna 2.

Dopo due o tre servizi in corsia, è previsto un momento di incontro con tirocinanti e tutors, per verificare l’esperienza ed analizzare eventuali criticità.
Al temine del periodo di tirocinio verrà rilasciato l’attestato finalizzato al riconoscimento del credito formativo.
La possibilità di ottenere crediti formativi rappresenta per l’AVO uno strumento efficace per avvicinare i giovani all’attività del volontariato.

L’esperienza del tirocinio rappresenta, in ogni caso, una occasione altamente formativa per cercare di trasmettere alle nuove generazioni il valore della generosità e della solidarietà di un servizio gratuito.
Se l’esperienza sarà positiva e soddisfacente per AVO e scuola, in futuro potrà essere prevista la firma di una convenzione, nell’ambito della legge 107/2015.

" Sono particolarmente lieto di poter ospitare nella struttura da me diretta - sottolinea il dott. Angelo Sante Bongo, direttore della struttura complessa Cardiologia 2 - ragazzi motivati che hanno espresso il desiderio di avvicinarsi alla realtà dell'assistenza, fornendo il loro fattivo contributo all'opera che quotidianamente i volontari prestano nelle nostre strutture ed ai quali va la nostra più profonda riconoscenza"