Presso la struttura complessa a direzione universitaria “Dermatologia” dell’ Azienda ospedaliero-universitria Maggiore della Carità, diretta dal professor Enrico Colombo, è stato effettuato il primo trattamento elettrochemioterapico di metastasi cutanee e sottocutanee da melanoma, non ulteriormente aggredibili chirurgicamente.

L’elettrochemioterapia è indicata per il trattamento locale di metastasi cutanee e sottocutanee indipendentemente dalla loro origine istologica ed in particolare da melanoma; la sua efficacia è stata validata da un ampio studio europeo (ESOPE) pubblicato sull’”European Journal of Cancer” alla fine del 2006.
Pur utilizzando concentrazioni di farmaco ridotte, l’applicazione degli elettrodi permette di concentrare il farmaco all’interno delle cellule fino a 8.000 volte rispetto ai tessuti normali, riducendo quasi del tutto gli effetti collaterali su tutto l’organismo che si avrebbero, invece, con metodiche tradizionali.
 
L’elettrochemioterapia rappresenta una nuova strategia terapeutica che combina l’infusione di un farmaco chemioterapico a un sistema che eroga impulsi elettrici direttamente nel tessuto tumorale e” – precisa il professor Colombo – ” l’ospedale di Novara è il centro di riferimento del quadrante per questa metodica”.
 
Caratteristica della metodica” – spiega il dottor Roberto Giorgione – “è la capacità della corrente elettrica di determinare sulle cellule del tessuto, al quale viene applicata, la formazione di pori (elettroporazione), attraverso i quali il farmaco può entrare in modo selettivo ed esplicare la sua azione citotossica”.
Di semplice e rapida esecuzione ” – conclude il dottor Giorgione – ”il trattamento viene eseguito in regime di Day Hospital in anestesia generale o locale ed è ripetibile. Un ringraziamento va a quanti hanno collaborato alla realizzazione della procedura, in particolare il personale della sala operatoria, la Farmacia ospedaliera, che fornisce in modo personalizzato il farmaco, e i colleghi dell’Oncologia che lo infondono”.