Novara, 15 aprile 2016 - Presso la Struttura Complessa a direzione universitaria “Chirurgia Toracica”, diretta dalla professoressa Caterina Casadio della Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara è stato effettuato dalla professoressa Casadio e al dottor Ottavio Rena il primo intervento chirurgico in Regione Piemonte di timectomia robotica per miastenia gravis con l’utilizzo del sistema robotico DaVinci Xi.

La miastenia gravis è una malattia neurologica su base autoimmune causata da auto-anticorpi per il recettore dell’acetilcolina presente a livello delle giunzioni neuro-muscolari. Questa condizione patologica è frequentemente associata all’iperplasia follicolare o a tumori del timo (timoma e raramente carcinoma timico). L’incidenza è di 142 casi/1.000.000 di abitanti con una stima di circa 15.000 casi in Italia.

La miastenia, che colpisce ambo i sessi e con due picchi di maggior frequenza intorno ai 20-30 anni e nella terza età, è una malattia cronica con esacerbazioni che si manifesta con esauribilità muscolare che può interessare i muscoli oculari, quelli della masticazione e deglutizione e quelli delle estremità e del tronco; più raramente interessa la muscolatura respiratoria. I pazienti affetti da miastenia sono quindi molto fragili e a rischio di complicanze severe come polmoniti “ab ingestis” ed insufficienza respiratoria.

La terapia del paziente miastenico si avvale di farmaci anticolinesterasici e soppressori del sistema immunitario, di somministrazione di gamma-globuline e talvolta plasmaferesi. La maggior parte delle categorie di farmaci tra cui antibiotici e analgesici trovano una controindicazione di utilizzo nei miastenici perché possono scatenare esacerbazioni acute gravi della malattia.

Nel XX secolo è stato dimostrato che l’asportazione del timo (iperplasico o affetto da neoplasia – c.d. timoma) è in grado di migliorare i sintomi della miastenia e in un 25% circa dei casi di condizionarne una remissione presso ché completa, consentendo spesso di ridurre la necessità di farmaci immunosoppressori con relativa riduzione delle complicanze associate alla assunzione cronica degli stessi.

L’asportazione del timo e dell’eventuale timoma nel recente passato era eseguita con accessi chirurgici invasivi come la cervicotomia associata alla sezione parziale dello sterno o la sternotomia mediana. Tali tecniche chirurgiche eseguite su soggetti particolarmente fragili come i miastenici erano talvolta gravate da complicanze severe e da dolore postoperatorio significativo che richiedeva l’utilizzo di farmaci analgesici spesso controindicati nella miastenia (ad esempio gli opioidi) e, non ultimo, da un impatto estetico importante soprattutto per i pazienti più giovani.

Il dottor Rena e la professoressa Casadio hanno eseguito l’intervento di timectomia robotica dopo un periodo di formazione presso il Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica dell’A.O.U. Pisana, diretto dalla dottoressa Franca Melfi – pioniere della chirurgia robotica toracica mondiale nei primi anni 2000.

Il sistema robotico “DaVinci Xi” ha consentito la asportazione del timo in una giovane donna affetta da miastenia gravis e LES mediante l’esecuzione di sole tre piccole incisioni di 8 mm l’una a livello dell’ascella e del solco sottomammario. L’utilizzo del sistema robotico è stato di grande aiuto in una regione anatomica angusta come la loggia timica interposta tra lo sterno e i grossi vasi del mediastino medio, in particolare ha consentito un’agevole dissezione della ghiandola che in questo soggetto aveva i poli superiori in sede anomala (cioè tra la vena anonima e i vasi epiaortici invece della più frequente sede anteriore rispetto alla vena). La mancata sezione del tavolato sternale ha permesso di eseguire l’intervento con una perdita ematica inferiore ai 25 ml totali e un recupero post-operatorio rapidissimo data la presso ché totale assenza di dolore (la paziente dopo l’intervento ha assunto saltuariamente analgesici, comunque limitati al paracetamolo). Altri pazienti sono ora in attesa di trattamento con la nuova tecnica chirurgica disponibile al “Maggiore”.

Un ringraziamento particolare va ai medici della S.C.D.U. Anestesia e Rianimazione (dottoressa Facchin, dottor Cecci e dottor Mendola) e al personale del blocco operatorio delle chirurgie, validi collaboratori in un momento di acquisizione della nuova tecnica.

Dopo la chirurgia video-toracoscopica per resezioni polmonari maggiori per tumore al polmone (“VATS lobectomy”), la timectomia robotica va ad aumentare il patrimonio di tecniche chirurgiche mini-invasive utilizzate di routine in Chirurgia Toracica al “Maggiore”. Questo fa della SCDU Chirurgia Toracica di Novara il primo centro in Regione Piemonte per numero e tipologia di interventi per la cura di malattie chirurgiche toraco-polmonari eseguiti con tecnica mini-invasiva.