Oggi mercoledì 21 marzo 2018 in tutte le Aziende Sanitarie della Regione Piemonte e Valle d’Aosta viene inaugurata la mostra dal titolo “Valori che giungono da lontano… Valori alla base del futuro” per celebrare la prima Giornata della Bussola dei Valori della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta.
L’evento si svolge in contemporanea in tutte le Aziende Sanitarie e Ospedaliere per illustrare ai cittadini i progetti aziendali attuati nel corso del 2017 nella propria realtà per far crescere i valori che sostengono l’attività della Rete Oncologica, attraverso poster – complessivamente in numero di 22, uno per ogni Azienda – ideati e realizzati dai professionisti (medici, infermieri, amministrativi, psicologi, assistenti sociali, altri operatori della sanità e del volontariato) che si muovono attorno alla persona con patologia oncologica e la accompagnano in tutto il percorso di diagnosi e terapia.
Sono i professionisti della Rete Oncologica, con un ruolo ben delineato, costantemente formati e impegnati a semplificare l’accesso ai servizi, intervenire tempestivamente, migliorare l’assistenza attraverso i gruppi interdisciplinari e multiprofessionali, fino a seguire i bisogni della persona e dei familiari durante e dopo la malattia.
La mostra svela le fondamenta del lavoro degli operatori della Rete Oncologica, i Valori, e indica la Bussola quale strumento indispensabile per tracciare la rotta del percorso presente e futuro della cura del malato oncologico in Piemonte e Valle d'Aosta.
Filo conduttore della mostra sarà la celebrazione del Servizio Sanitario Nazionale a 40 anni dalla nascita (1978-2018), ricordata attraverso l’inserzione in ognuno dei 22 poster di un elemento filatelico, tratto da una raccolta sull’evoluzione della sanità nel corso del ‘900, che fotografa e rappresenta, in momenti diversi, le modalità di informazione e formazione dello Stato verso i cittadini per diffondere buone prassi sanitarie, commemorare scoperte scientifiche, sottolineare emergenze sociali, valorizzare l’impegno del volontariato e affrontare le malattie come quelle oncologiche.
Ma che cos’è la "Bussola dei Valori" della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta?
“La Bussola” – spiega il Direttore del Dipartimento Interregionale e Interaziendale dott. Oscar Bertetto – “è un modello culturale di riferimento per gli operatori della Rete Oncologica a cui allineare i comportamenti, i modelli organizzativi, le procedure operative. Essa declina tutti i singoli valori cui si ispira la Rete in comportamenti che li concretizzano e responsabilità che li garantiscono. Sono valori che giungono da lontano, che si saldano e si esprimono attraverso i diritti inviolabili dell’uomo come la tutela della salute, della cura, della dignità e libertà di scelta. Valori e principi sanciti dalla Costituzione e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che si concretizzano nelle azioni di tutti i giorni degli operatori sanitari e nell’ascolto dei bisogni dei pazienti”.
“I valori della Bussola – afferma la dott.ssa Arabella Fontana, coordinatore della Commissione regionale che ha promosso l’organizzazione dell’evento e Direttore Sanitario dell’ASL NO- influenzano le azioni (cosa si fa), perché consentono all’operatore di scegliere la filosofia, lo stile, il modo di lavorare (come lo si fa) individuale, aziendale e di team… dunque non “un lavoro in più” ma una “buona pratica” da adottare nelle attività quotidiane per prenderci cura di una persona malata (e non curare una malattia), accompagnandola in un percorso che non è solo un percorso di diagnosi e cura, ma è anche supporto psicologico, sociale, assistenziale.”
La mostra sarà aperta al pubblico a partire dal 21 marzo 2018 in tutte le Aziende del Piemonte e Valle d’Aosta.
In Provincia di Novara la mostra viene allestita sia dall'Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara sia dall’ASL NO, partendo dalle sedi ospedaliere e proseguendo in maniera itinerante nelle sedi territoriali in modo da offrire a tutti i cittadini l’opportunità di visitarla nella sede più favorevole.
Per visitare la mostra sarà possibile recarsi nelle diverse sedi negli orari di apertura al pubblico delle Strutture:
- a Novara dal 21 al 28 marzo 2018, presso il quadriportico dell’Ospedale Maggiore della Carità in c.so Mazzini 18;
- Ospedale di Borgomanero in Viale Zoppis, 10, piano terra, corridoio che conduce alla palazzina 91;
- ad Arona dal 30 marzo all’8 aprile presso il Presidio Sanitario Territoriale in via S. Carlo:
- ad Oleggio dal 10 al 15 aprile presso il Poliambulatorio in via Gramsci, 20:
- a Ghemme dal 17 al 19 aprile presso il Poliambulatorio, via Castello, 7;
- a Trecate dal 23 al 26 aprile presso il Poliambulatorio in via Rugiada, 20;
- a Novara dal 30 aprile al 4 maggio presso il Centro Integrato Servizi Sanitari Territoriali, sede legale dell’ASL NO, in viale Roma 7.
”Gli Operatori Sanitari operano in Professioni non a caso definite di aiuto” – ricorda il dott. Mario Minola , Commissario dell’AOU Maggiore della Carità di Novara – ”questa è la dimensione in cui agire, il punto cardinale cui riferirsi. Nell’esordio di una patologia oncologica, la comunicazione della diagnosi, le modalità di approcciarsi ad una persona che, fino ad un istante prima si giudicava “sano” ed ora si trova smarrito ad affrontare una dimensione a lui sconosciuta, sono fondamentali. Come condizionanti persino i risultati, in termini di aderenza alle terapia e compliance dei pazienti, sono i rapporti che siamo in grado di stabilire, la competenza con cui trasmettiamo le conoscenze; anche il continuo aggiornamento, le innovazioni che introduciamo nella nostra pratica clinica contribuiscono a trasmettere sicurezza al paziente perché un buon clinico, nel rispetto della sostenibilità del sistema, è comunque sempre alla ricerca di nuove tecnologie. La Bussola ci ricorda questi valori, che, come Azienda Ospedaliero Universitaria, sede di formazione anche sul campo dei medici di domani, non possiamo che abbracciare e fare nostri”.
”La mostra è la testimonianza di come un valore quale il tempo della comunicazione sia un tempo di cura; alla base delle nostre relazioni non vi è solo lo scambio di parole, di sguardi, di opinioni, d’informazioni e di gesti, ma anche la condivisione del tempo, degli spazi e dei valori” – afferma il dott. Adriano Giacoletto, Direttore Generale ASL NO - ”Comunicare in ambito sanitario non è specificatamente riferibile alla volontà, alla gentilezza o all’educazione del singolo, ma compenetra professionalità e competenza di tutti gli operatori, con il senso sociale e l’efficacia della cura del loro lavoro”.