Novara 9 novembre 2016: Il centro di senologia o Breast Unit è un modello culturale, organizzativo ed assistenziale, dedicato alla diagnosi, cura e riabilitazione psicofisica delle pazienti colpite da tumore della mammella per garantire le migliori terapie e la migliore qualità della vita.
In Italia si ammalano di tumore al seno oltre 48000 donne ogni anno; si tratta della neoplasia più frequente nella popolazione femminile e che causa il maggior numero di decessi in tutte le fasce di età ed è in assoluto la prima causa di morte per le donne fra i 35 e 50 anni. Ma i numeri rivelano anche che chi viene curata in un centro di senologia , in cui è presente un’ equipe interdisciplinare, ha più possibilità di guarire dimostrando una percentuale di sopravvivenza più alta del 18% rispetto a chi si rivolge a strutture non dedicate.

Da anni a Novara è attivo il Gruppo Interdisciplinare Cure (GIC) costituito dagli specialisti di ogni disciplina che si riuniscono ogni settimana, dove sono discussi tutti i casi di tumore al seno, e dove viene stabilito e condiviso il miglior trattamento possibile per ogni singola paziente. Tale gruppo, coordinato dalla dottoressa Giuseppina Gambaro, oncologa radioterapista e responsabile del percorso diagnostico-terapeutico della Breast Unit, rappresenta, anche in base alle direttive Regionali ed Europee, il nucleo decisionale per le scelte terapeutiche mirate ad ogni singola paziente. In collaborazione con la dottoressa Donatella Chiarinotti responsabile della struttura verifica e revisione qualità aziendale dei percorsi oncologici è stato definito e approvato il percorso organizzativo interno alla Breast Unit.

Ormai è noto che il tumore al seno è una malattia molto complessa e non esiste un solo tipo di tumore al seno, ma ne esistono molti tipi, che differiscono anche a livello molecolare.
Ciascun tumore va identificato nel modo corretto, affinché si possa stabilire la terapia più mirata ed efficace per ogni donna. È quindi fondamentale che i diversi specialisti si scambino le informazioni e discutano insieme ogni singolo caso.
Solo così è possibile stabilire il migliore piano terapeutico, con un risparmio economico anche per la sanità, perché si evitino esami inutili o la loro ripetizione. Si evitano, inoltre, i pellegrinaggi che molte pazienti sono spesso costrette a fare alla ricerca dei diversi specialisti, che comportano un enorme spreco di tempo e di denaro a carico delle donne stesse, e che accrescono le incertezze.

Alle opinioni personali di un solo clinico si sostituisce, infatti, una decisione collegiale, che nasce dal confronto di più professionisti, che segue i protocolli e le linee guida più aggiornati e che deve tener conto anche del punto di vista della paziente

Questo tipo di approccio, unitamente alle professionalità dei singoli operatori sanitari, ha portato ad un incremento della diagnosi e del trattamento di nuovi casi di tumore mammario che nel 2015 ha raggiunto 300 nuovi casi; questi numeri già di per se significativi lo sono ancor di più se consideriamo la forte attrattiva che analoghe strutture limitrofe della vicina Lombardia esercitano sulla popolazione.

Un’attenzione particolare si è posta all’umanizzazione delle cure: a tutte le pazienti viene garantito infatti un supporto psicologico dedicato fin dalla diagnosi e un’accoglienza al centro con la preziosa collaborazione delle infermiere dedicate del Centro Accoglienza e Servizi (CAS) coordinato dalla coordinatrice assistenziale di dipartimento (CAD) Carla Rigo che resteranno punto di riferimento della paziente lungo tutto il percorso di cure.

Molto importante la collaborazione dei gruppi di volontariato, in particolare già da lungo tempo con LILT Novara Onlus che da anni è attiva in città e nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria a fianco delle donne .

È previsto che ogni opzione terapeutica sia esaminata e spiegata alle donne, che devono essere messe al centro della cura.

Nella nuova organizzazione della Breast Unit novarese della quale è di recente stato nominato direttore il professor Renzo Boldorini, primario della S.C.D.U. “Anatomia Patologica”, l’ambulatorio senologico è il primo punto di accesso dove i radiologi senologi dedicati, coordinati dal professor Alessandro Carriero, incontrano le donne che giungono dal territorio inviate per visita senologica o approfondimento diagnostico oltre che per lo screening della diagnosi precoce.

La diagnosi radiologica, ove necessario, sarà integrata dalla biopsia per la caratterizzazione biologica da parte degli anatomo-patologi guidati proprio dal professor Renzo Boldorini.

Ad informare la paziente sull’esito della diagnosi sarà poi uno specialista dedicato (radioterapista oncologo o oncologo medico) che dopo la valutazione collegiale discuterà con la paziente il piano terapeutico in modo semplice e comprensivo con la collaborazione della psico-oncologa di supporto.

La paziente che necessita di intervento chirurgico sarà successivamente accompagnata agli ambulatori specialistici di chirurgia senologica. In quel momento viene offerta la possibilità alle pazienti di eseguire anche la radioterapia intraoperatoria (IORT), là dove indicato, grazie alla tecnologia di avanguardia della struttura di Radioterapia oncologica diretta dal professor Marco Krengli.

L'equipe chirurgica è inoltre sempre integrata con quella di Chirurgia plastica ricostruttiva diretta dal dottor Giovanni Verna per le procedure di ricostruzione mammaria immediata o differita .Equipe che è anche riferimento di quadrante per la chirurgia ricostruttiva mammaria .

Nel tempo successivo all’intervento la discussione tra specialisti (GIC) permetterà di offrire la miglior sequenza di cure tra la terapia medica oncologica (chemioterapia ,ormonoterapia ,terapie biologiche) presso la struttura di Oncologia direttadal professor Oscar Alabiso e la Radioterapia presso la struttura di Radioterapia direttadal professor Marco Krengli.

Molte altre figure contribuiscono al percorso della paziente come il professor Carlo Cisari, direttore di Medicina fisica e riabilitazione e la sua equipe per la riabilitazione, la struttura Hospice-cure palliative diretta dalla dottoressa Elvira Catania, il medico di Medicina Nucleare, la struttura di Scienza dell’alimentazione e dietetica, senza dimenticare l’indispensabile figura del medico di Medicina interna che si coordina e integra al gruppo della Breast Unit contribuendo all’armonizzazione del percorso e al benessere della paziente. Non ultimo è da sottolineare l'importante ruolo svolto dall’Unità di Epidemiologia dei Tumori, diretta dalprofessor Corrado Magnani che ha il compito di valutare tutti gli indicatori epidemiologici e statistici relativi al tasso di fidelizzazione delle pazienti dell’area novarese, o di loro migrazione in altre Aziende intra o extraregionali, così da fornire utili elementi correttivi nell’organizzazione dei percorsi di cura dei tumori mammari.
Di recente nomina, il dottor Antonio Paludetti è il responsabile dell’Unità di senologia chirurgica: subentra al dottor Roberto Franchini, che ha concluso la sua collaborazione con l’Azienda ospedaliero-universitaria ed è stato riferimento della senologia chirugica novarese per moltissimi anni.
Il dottor Paludetti proviene dalla Chirurgia II Senologica e Centro di Senologia Ospedale Papa Giovanni XXIII (ex Ospedali Riuniti di Bergamo) dove rivestiva la carica di vice-direttore e ha maturato una importante esperienza nel campo avendo all’ attivo nel suo percorso 800 interventi di chirurgia senologica come primo operatore oltre al tutoraggio dei colleghi in formazione .