La dottoressa Letizia Mazzini, neurologa responsabile del Centro Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, ha fatto parte dello staff coordinato dal professor Angelo Vescovi che, all’ospedale di Terni, ha effettuato il primo trapianto al mondo di cellule staminali cerebrali su un paziente affetto da Sla.
Le cellule utilizzate sono state prelevate da un feto deceduto per cause naturali.
Si tratta di un intervento innovativo che apre nuove prospettive ai pazienti affetti da questa patologia.
La dottoressa Mazzini è una delle massime esperte a livello nazionale e internazionale ed è stata la prima in Italia ad essere autorizzata all’utilizzo terapeutico delle cellule staminali. Da oltre 10 anni lavora al protocollo clinico che ha portato al trapianto.
Centro malattie del motoneurone Novara – Centro regionale SLA
Il centro Sla del Maggiore opera all’interno della struttura complessa Neurologia, diretta dal professor Roberto Cantello ed è all’avanguardia nella ricerca sulla Sla.
La Sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa che porta a paralisi progressiva della muscolatura volontaria, con decorso in genere fatale entro un breve tempo per paralisi respiratoria.
La causa è ignota e non esiste al momento una terapia efficace.
La concreta e reale presa in carico dei pazienti e dei loro familiari è condizione imprescindibile per poter garantire loro una qualità di vita accettabile in tutte le fasi della malattia.
Il centro SLA di Novara è operativo dal 2004 e che coordina una equipe multidisciplinare che ha l’obbiettivo di fornire:
1) il migliore livello di accuratezza diagnostica in modo tale che nessun paziente con forme ALS-like possa sfuggire alla diagnosi corretta e quindi alla terapia;
2) la migliore cura possibile;
3) la ricerca sulle cause e la cura della SLA.
Non si tratta di un concetto innovativo ma pochi centri in Italia sono in grado di fornire un approccio multidisciplinare di questo tipo.
Il centro rappresenta un punto di riferimento nazionale ed internazionale per la diagnosi, cura ed il follow up dei pazienti affetti da malattie del motoneurone.
L’attività del centro è articolata in un ambulatorio specialistico neurologico ed in un day service multidisciplinare in cui vengono valutate tutte le problematiche inerenti la patologia neurologica e le complicanze ad essa connesse attraverso una rete preferenziale di consulenze.
Ampio risalto viene dato alla valutazione delle problematiche respiratorie, nutrizionali e riabilitative. Ulteriori accertamenti laboratoristici e strumentali (in particolare elettromiografia, potenziali evocati motori, RMN) vengono inoltre eseguiti in regime di day service.
Sono anche fornite quotidianamente consulenze, sia telefoniche che via e-mail, ai pazienti e ai familiari e consulenze su richiesta di pazienti o di medici, sulla base della documentazione clinica raccolta in altri ospedali italiani e stranieri.
Il centro è seguito da specialisti con ampia esperienza clinica e in continuo aggiornamento scientifico sulla specifica patologia. Essi svolgono attività di consulenza e supporto ai medici del servizio sanitario nazionale, attività formativa per operatori sanitari e volontari, informazione ai malati e alle associazioni sulla malattia e sulle terapie.
Il centro partecipa alla definizione dei protocolli clinici per la diagnosi e la gestione del trattamento con scambio di informazioni con altri centri e organismi nazionali e internazionali.
Alla struttura afferiscono circa 200 nuovi pazienti all’anno da tutte le regioni italiane e dai paesi europei limitrofi.
Le principale aree di ricerca del centro Sla sono:
Ricerca di nuovi geni nella SLA.
In collaborazione con il laboratorio di genetica del dipartimento di Scienze mediche dell’università e con altri istituti in Italia sono in corso progetti volti alla ricerca di nuovi geni responsabili della forma familiare della malattia o che rendano più vulnerabili o più protetti alla forma sporadica. Il centro dispone di una banca di DNA che si arricchisce quotidianamente ed è tra le più ricche in Italia. Fa inoltre parte di collaborazioni internazionali per lo studio del genoma.
Ricerca sulle cellule staminali adulte.
La ricerca sulle cellule staminali adulte dagli aspetti biologici a quelli di manipolazione con finalità terapeutica nella SLA rappresentano un argomento di grande coinvolgimento del centro SLA di Novara.
Questi studi sono condotti in collaborazione con numerosi prestigiosi centri di ricerca sia nazionali che internazionali in particolare negli Stati Uniti.
Uno studio di fase 1 autorizzato dall’istituto superiore di Sanità è già stato condotto in 10 pazienti con trapianto di cellule staminali mesenchimali autologhe nel midollo spinale. I pazienti non hanno manifestato segni di tossicità. Attualmente è in corso il monitoraggio dei pazienti a lungo termine.
Con la collaborazione del laboratorio cellule staminali diretto dal professor Angelo Vescovi presso l’ospedale di Terni è stato avviato il protocollo clinico autorizzato dall’istituto superiore di Sanità che ha portato all’esecuzione del primo trapianto. Lo studio è condotto in collaborazione con il dipartimento di Neurochirurgia del Memorial Medical Center di Atlanta.
Ricerca clinica.
Sono in corso trials farmacologici e studi epidemiologici sia di registro che internazionali.
Il Centro partecipa inoltre al progetto regionale “Progetto di continuità assistenziale per i pazienti con SLA e le loro famiglie”.
Con il centro malattie del motoneurone dell’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità collaborano attivamente i volontari dell’associazione U.R.S.L.A. “Uniti per la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) di Novara.
L’associazione”U.R.S.L.A. ha la finalità di promuovere e sostenere iniziative di ricerca, di studio e di attività clinica per determinare le cause e rendere più efficaci le cure per sconfiggere la SLA. E’ impegnata a promuovere azioni di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni e dell’opinione pubblica per diffondere la conoscenza delle problematiche connesse alla SLA, a svolgere attività di aiuto e supporto alle famiglie dei malati SLA, a promuovere la realizzazione di studi, ricerche e convegni sulla malattia e ad istituire borse di studio.