Immagine conferenza riorganizzazione delle Chirurgie

Novara, 7 dicembre 2022 – La tempestiva riorganizzazione delle attività è stata la metodologia vincente per contrastare gli effetti della pandemia Covid.

Ancora oggi si fanno i conti con gli effetti del Covid sulla popolazione, l’andamento altalenante della pandemia obbliga ad essere sempre pronti a rispondere all’aumento dei pazienti che necessitano ricovero per non essere più colti impreparati. E’ stato necessario imparare a sfruttare tempestivamente i “momenti di tregua del Covid” per poter rispondere ai bisogni sanitari dei pazienti e a rimodulare i ricoveri elettivi in caso di aumento improvviso dei casi.

L’attività chirurgica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara ne è un esempio. Durante il periodo di massima incidenza dei ricoveri Covid , come tutte le chirurgie , ha visto limitata la propria attività alle sole patologie tempo dipendenti; insieme, Chirurgia generale 1 (diretta dal prof. Sergio Gentilli) e Chirurgia generale 2 (diretta dal dott. Raffaele Romito) hanno collaborato strettamente per rispondere alle urgenze e alle priorità cliniche, in particolar modo la patologia tumorale.

I risultati: nel 2022 (i dati si riferiscono a fine agosto) sono stati effettuati 131 interventi chirurgici in più rispetto al 2021, 26 interventi in più in robotica e 40 per tumori (numeri rilevanti se si considera che la patologia tumorale è stata sempre tutelata nel periodo covid. Sono stati ricoverati 108 pazienti in più rispetto al 2021 (+13%) e sono state eseguite 432 prestazioni ambulatoriali in più rispetto allo scorso anno (+32%).

 Ma il lavoro in rete ha coinvolto tutte le strutture dell’AOU portando a sviluppare tutta una serie di eccellenze, a partire dalla chirurgia epato-bilio-pancreatica per arrivare allo sviluppo delle metodiche chirurgiche mini-invasive (laparoscopica e robotica), grazie all’impegno di tutto il personale.