L’Azienda Ospedaliero-Universitaria in collaborazione con l’UPO e il territorio, punta su un approccio multidisciplinare, affiancando al lavoro clinico e di ricerca anche una riflessione etica, con un’attenzione alla divulgazione popolare.
In occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, che si tiene annualmente il 10 settembre, la struttura complessa di Psichiatria dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara rinnova il suo impegno su una tematica di fondamentale importanza per la salute pubblica. L’obiettivo primario è promuovere un dialogo aperto e costruttivo sul tema, fondamentale per superare i pregiudizi e lo stigma e per rafforzare la prevenzione di questi gesti estremi. Questo approccio si rivolge non solo a chi vive con pensieri suicidari, ma anche alle famiglie e agli affetti colpita da un lutto per suicidio.
Per proseguire questo percorso di dialogo e approfondimento, nel corso di questo ultimo anno 2025, la Psichiatria ha portato e fornirà alcuni contributi sul tema del suicidio a congressi nazionali ed internazionali. Il gruppo di lavoro parteciperà, nel mese di settembre, all’annuale Convegno Internazionale di Suicidologia e Salute Pubblica – Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, organizzato a Roma e nel mese di novembre al congresso nazionale della Società Italiana di Psichiatria, che si terrà a Bari nel mese, la delegazione parteciperà, tra le varie tematiche, anche al dibattito sul fine vita, con un simposio che coinvolgerà il punto di vista della bioetica.
Oltre all’attività congressuale, la Psichiatria ha contribuito, assieme ai colleghi francesi Philippe Courtet ed Emilie Olie, alla redazione di una pubblicazione internazionale sulla rappresentazione del suicidio nelle arti, che vedrà la pubblicazione nei mesi venturi. Scopo dell’iniziativa accademica è quello di lavorare sull’importanza sugli elementi che trascendono la “pura” clinica psichiatrica.
La prevenzione del suicidio passa anche attraverso le più moderne tecnologie. Le coordinatrici della Psichiatria, le prof.sse Patrizia Zeppegno e Carla Gramaglia, ambedue associate di Psichiatria presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, hanno dichiarato: «Abbiamo lavorato con i nostri specialisti in formazione e con alcuni studenti di medicina a un progetto di training con l’ausilio delle risorse dell’Intelligenza Artificiale, in collaborazione con Zohar Elyoseph dell’Università di Haifa; progetto che speriamo di poter replicare su scala più estesa nel corso del prossimo anno accademico».
A conclusione dei lavori per il 2025, il 5 dicembre, presso l’Auditorium “G. Cattaneo” di Novara, avrà luogo il convegno “Il suicidio e le sue complessità”. L’evento vedrà non solo la partecipazione di ricercatori internazionali, ma sarà anche l’occasione per dare spazio alle voci dei giovani che si affacciano al mondo clinico della psichiatria e della ricerca in quest’ambito.