«Il premio “Gerbera d’oro” che ci è stato assegnato va oltre il progetto specifico: è un riconoscimento all’attività d’eccellenza svolta da anni dalla struttura di algologia del “Maggiore” e alla stessa Regione Piemonte, l’unica che ha applicato in toto la legge 38»: così la dott.ssa Rossella Marzi commenta il prestigioso premio ricevuto giovedì a Roma.
Il progetto di cui il reparto della dott.ssa Marzi è capofila vuole rispondere alla direttiva Ue sulla mobilità transfrontaliera al fine di implementarla in senso centripeto verso i centri di eccellenza italiani: «Si è sempre vista la direttiva Ue come la possibilità, per gli italiani, di farsi curare negli altri paesi europei. Ebbene, noi abbiamo dato un’impostazione opposta, proponendoci come soggetti attivi, che attirano i pazienti» aggiunge.
EuroPain Laboratory intende inizialmente operare in quattro diverse aree di attività per sostenere la lotta al dolore: Consulenza tecnico-scientifica; Aggiornamento on-line; Meeting residenziali; Progettazione e sperimentazione in ambito gestionale.
Tre sono i centri d’eccellenza in rete nel progetto: Novara, appunto, e poi Pavia e Treviso.
E’ un gruppo multidisciplinare, quello che opera sotto la direzione della dott.ssa Marzi, forte dell’esperienza maturata all’ospedale Maggiore (7 mila prestazioni nel 2014), «dove siamo all’avanguardia per congruità e appropriatezza della terapia, con un unico centro di prenotazioni (tel. 0321-3734809) che evita gli sprechi e riduce la spesa».
EuroPain è solo un primo passo; l’altro «cui stiamo già lavorando da tempo, è quello di offrire i servizi di terapia del dolore anche ai paesi extra-Ue».