L’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara aderisce, nell’ambito della rete regionale di cure palliative e terapia del dolore pediatriche, alla giornata internazionale dedicata a questo specifico tema che si terrà ogni anno il primo venerdì di ottobre.

Nel 2015 l’appuntamento è fissato per venerdì 2 ottobre.

L’iniziativa dell’Azienda, in collaborazione con il Liceo Scientifico “Alessandro Antonelli” di Novara, si articolerà in una relazione dal titolo “Patologia oncoematologica in età adolescenziale: prendersi cura”, tenuta dalla dottoressa Eleonora Basso e in un momento di coinvolgimento di ragazzi, docenti e famiglie, invitati ad aderire indossando i cappelli rossi simbolo della campagna internazionale.

Il Ministero della Salute, rappresentato dal direttore dell’ufficio XIII dottor Marco Spizzichino e la Fondazione Maruzza Lefebvre d’Ovidio onlus hanno sostenuto dal 2007 il “Progetto Bambino”,

Il Progetto Bambino è un’iniziativa ambiziosa che non trova confronti in altre realtà sanitarie e sociali in tutta Europa, la cui realizzazione costituisce una modalità assolutamente innovativa di erogare assistenza; è finalmente riconosciuta al bambino malato la dignità di persona e la possibilità di essere protagonista (insieme alla famiglia) della scelta di tempi, modi e luoghi dove affrontare il percorso di malattia.

I dati della letteratura evidenziano come i bambini italiani con malattie inguaribili continuino a vivere per lunghi periodi e morire in ospedale (oltre il 60% dei casi – in alcune realtà fino al 90% – e di questi -, circa il 40% in ambito critico (Ministero della salute , Documento tecnico “Cure palliative rivolte al neonato, bambino e adolescente, 2006) e quasi idel tutto assenti sono competenze, strutture ed organizzazioni, che permettono interventi palliativi a livello ospedaliero e domiciliare.

La Regione Piemonte, unica in Italia ad aver pienamente applicato la legge 38/2010 e l’intesa del luglio 2012, ha da sempre una particolare attenzione per la corretta gestione del dolore acuto e cronico dei cittadini.

La Commissione di coordinamento regionale delle cure palliative e della terapia del dolore in età pediatrica, insediatasi nella primavera 2014, organo consultivo di nomina assessorile, ha definito i bisogni (valutazione numerica dei pazienti eleggibili e delle modalità di risposta attuali di pazienti e famiglia) nonché proposto un’adeguata formazione degli operatori coinvolti nel network, riferita alle diverse problematiche che interessano la tipologia e l’intensità assistenziale di bambini e adolescenti, affetti da patologie croniche ad alta complessità non esclusivamente oncologiche che necessitano di risposte integrate multispecialistiche ed istituzionali.

“Attualmente, in Italia, nella maggior parte dei casi, l’assistenza a questi pazienti è erogata in regime di ricovero ospedaliero, frequentemente in reparti intensivi.” afferma il professor Gianni Bona membro della suddetta Commissione – “L’assistenza in regime residenziale dedicato alle cure palliative o nella propria casa rappresenta una risposta migliorativa e più adeguata alle esigenze della fase avanzata e/o terminale di malattia. Solo una parte minoritaria di pazienti eleggibili, può usufruire di cure palliative pediatriche e generalmente per periodi di tempo relativamente limitati.”

“Il dolore del bambino non è il dolore di un piccolo adulto “ conclude la dottoressa Rossella Marzi, coordinatore della Rete piemontese di Terapia del Dolore.

L’Azienda Ospedaliero- Unversitaria “Maggiore della Carità” di Novara intende aderire anche al gruppo PIPER (“Pain in Pediatric Emergency Room”), finalizzato alla gestione del dolore pediatrico in emergenza urgenza.