Sabato 11 gennaio 2014, alle ore 10.00 presso l’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità in corso Mazzini 18 a Novara.
l’Associazione Italiana Endometriosi Onlus* ha organizzato un incontro informativo, patrocinato dal Comune di Novara, dalla Regione Piemonte e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara, per coinvolgere la comunità, i medici e le istituzioni e puntare i riflettori su una malattia che colpisce fin dall'adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.

L’endometriosi, una malattia cronica che colpisce circa il 10% delle donne in età fertile, è una patologia femminile spesso sottovalutata che ha pesanti risvolti sulla vita familiare, sociale e lavorativa di chi ne soffre.
Si parla di endometriosi quando l’endometrio, il tessuto normalmente presente all’interno dell’utero si trova in altre sedi, formando "noduli", "tumori", "lesioni", "impianti", o "escrescenze" che possono causare dolore e altri sintomi associati.

La malattia è una delle più diffuse cause di infertilità: il 30% delle donne che soffre di questa malattia non riesce a concepire.
Nel 2006, l’endometriosi è stata dichiarata malattia di interesse sociale.

La serata vedrà la partecipazione di medici ed esperti nella malattia del dell’ambulatorio multidisciplinare per la cura dell'endometriosi dell’Ospedale di Novara, che esploreranno diversi aspetti legati alla patologia: come riconoscere l’endometriosi, come trattarla e cosa fare quando la gravidanza non arriva.

La Presidentessa dell'AIE, Jacqueline Veit, sarà inoltre presente con una relazione che illustrerà i costi e l’impatto sociale della malattia e l’esperienza dell’Associazione.

La partecipazione è libera e gratuita.

* L’Associazione Italiana Endometriosi Onlus, fondata nel 1999, è la prima associazione di pazienti affette dalla patologia in Italia e rappresenta un movimento che coinvolge attivamente oltre 20.000 persone tra pazienti, medici, ricercatori, rappresentanti istituzionali e simpatizzanti.