Novara, 12 aprile – Ha avuto luogo oggi presso l’aula magna dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara l’inaugurazione della nuova sede della Struttura Complessa a direzione universitaria “Anatomia Patologica”, diretta dal professor Renzo Boldorini, realizzata con il sostegno della Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus, presieduta dalla dottoressa Simona Tempia Valenta.
“E’ una nuova tappa del percorso condiviso con la Fondazione dalla nostra Azienda ospedaliero-universitaria ” – dichiara il dottor Mario Minola, direttore generale – “che sta portando a notevoli risultati nel settore oncologico a favore della popolazione di tutto il quadrante del Piemonte nord –orientale”.
Nell’occasione è stato presentato anche l’adeguamento dell’apparecchiatura per la Risonanza Magnetica, in dotazione alla Struttura Complessa a direzione universitaria “Radiodiagnostica”, diretta dal professor Alessandro Carriero.

Una nuova sede per la S.C.D.U. Anatomia Patologica

La S.C.D.U. Anatomia Patologica della Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara è sede di attività didattico-assistenziali e svolge attività scientifica, prevalentemente in campo di medicina traslazionale; è sede aggregata di scuola di specialità di Anatomia Patologica dell’Università del Piemonte Orientale, centro HUB di quadrante del Piemonte Orientale per attività di biologia molecolare e centro di riferimento per la diagnostica istopatologica delle patologie renali nello stesso quadrante.
I principali settori in cui è suddivisa la Struttura includono: diagnostica istopatologica, citologia, diagnostica autoptica, istochimica ed immunoistochimica e patologia molecolare.
Le attività elettive comprendono la diagnostica dei trapianti di rene, la neuropatologia, la patologia emo-linfoproliferativa, l’attività agoaspirativa e la patologia neoplastica del polmone.
Molte sono le attività peculiari della Struttura e della Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, quali la diagnostica istoenzimatica della malattia di Hirschsprung, la tecnica MOHS diretta per la chirurgia dei basaliomi, il linfonodo sentinella nel carcinoma mammario con tecnica OSNA e, in collaborazione con la Fondazione Edo Tempia di Biella, viene effettuata attività di biologia molecolare in campo diagnostico, prognostico e predittivo per neoplasie del polmone, del colon-retto, della tiroide, melanomi e tumori cerebrali.
Nel 2015, nella S.C.D.U. Anatomia Patologica sono stati effettuati circa 16000 esami istologici, 11300 esami citologici e 2000 esami di biologia molecolare, con sensibile riduzione dei tempi di refertazione rispetto agli anni precedenti (media refertazione per tutti gli esami: circa 6 giorni), grazie anche all’acquisizione da parte dell’Azienda di nuove strumentazioni per l’allestimento dei campioni biologici.
La Struttura ha in corso convenzioni per attività diagnostica istopatologica e molecolare con gli ospedali di Aosta, Vigevano e Vercelli; la Fondazione Edo Tempia di Biella collabora con la Struttura per l’espletamento di attività inerenti l’oncologia molecolare.

Con la realizzazione della nuova sede della S.C.D.U. Anatomia Patologica si sono volute soddisfare le esigenze connesse alla razionalizzazione e all’uso più funzionale degli spazi: la disposizione dei locali ha quindi tenuto conto non solo dei flussi di personale e degli utenti ma anche delle attività di base del servizio.
Il progetto ha previsto la ristrutturazione di parte del piano terra e piano primo dell’edificio “ex sede lavanderia”, al fine di adattare gli spazi esistenti alla struttura di Anatomia patologica che precedentemente aveva sede nel seminterrato del padiglione Lualdi in condizioni di inadeguatezza.
La superficie complessiva dell’intervento è di mq 120 al piano terra e di mq 600 al piano primo.
Al piano terra sono presenti spogliatoi e servizi igienici, locale archivio e locale Istoteca. Al primo piano si trovano i laboratori, studi medici, Istoteca 1, laboratorio di Citologia, sala di accettazione e campionamento, laboratorio di Istochimica e Immunoistochimica, laboratorio di Istologia, segreteria.

I lavori sono stati completati a marzo 2016. La spesa complessiva effettivamente sostenuta è stata di € 1.154.385,85 + IVA, completamente finanziata ex articolo 20 L. 67/88. La Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus ha acquistato tutti gli arredi tecnici .

"Il poter collaborare e continuare a sviluppare importanti sinergie con il polo ospedaliero di Novara rappresenta per la Fondazione Edo ed Elvo Tempia motivo di grande soddisfazione e di responsabilità” afferma la dottoressa Silvia Fonio Boroli, consigliere per il Novarese della Fondazione Tempia “ ben sapendo quanto il valore di queste iniziative ricada sulla qualità, non solo diagnostica, ma anche di cura e di assistenza dei pazienti malati di tumore" .

"Dalla ricerca alla diagnostica per la prevenzione e la cura dei tumori, il ruolo della Fondazione Tempia verso la sanità del Piemonte Nord-orientale è sempre stato quello di supporto, di collaborazione e di stimolo a far sempre di più e meglio verso i pazienti, i loro famigliari e la popolazione in generale in ambito oncologico” dichiara il dottor Pietro Presti, Direttore generale della Fondazione Edo ed Elvo Tempia “La riprova è data dalla stretta collaborazione nella diagnosi molecolare dei tumori e dalla inaugurazione del nuovo Laboratorio di Anatomia Patologia del Maggiore, quale polo di riferimento per questa area territoriale”.

“La collocazione nel nuovo edificio, grazie all’impegno economico dell’Azienda e al sostegno elargito dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus di Biella, gli spazi raddoppiati rispetto alla vecchia sede, l’acquisizione di nuovi strumenti e la razionalizzazione degli spazi, oltre a consentire una migliore organizzazione dell’attività corrente,” sottolinea il professor Boldorini – “ mette l’intera Struttura nelle condizioni di rispondere pienamente alle future richieste di riorganizzazione delle attività di quadrante stabilite dalle direttive regionali”.


L’aggiornamento della Risonanza Magnetica

L’inaugurazione della nuova sede dell’Anatomia Patologica ha fornito all’Azienda ospedaliero-universitaria anche l’occasione ufficiale per presentare l’adeguamento dell’apparecchiatura per la risonanza magnetica in uso presso la struttura complessa “Radiodiagnostica”, diretta dal professor Alessandro Carriero, ed acquisita nel 2005 grazie al contributo finanziario della Fondazione BPN per il Territorio.

L’adeguamento è stato effettuato grazie all’acquisizione del sistema Upgrade per risonanza magnetica Achieva 1,5 T, al costo di 160.000 euro anno per 5 anni, comprensivi di manutenzione full risk e opere tecnologiche impiantistiche.

L’intervento di adeguamento della risonanza magnetica ha permesso di convertire il sistema Achieva 1,5Tesla alla tecnologia ad ampia banda digitale dStream, migliorando in modo significativo la qualità di immagine in tutte le tipologie di applicazioni: grazie alla digitalizzazione del segnale direttamente sul paziente, il nuovo sistema dStream cattura i dati immagine alla sorgente, dove il segnale è ancora puro.

Oltre all’ ottimizzazione dell’imaging, all’aumento dell’affidabilità e del comfort per il paziente, il nuovo sistema garantisce anche l’espandibilità dell’apparecchiatura RM: il sistema RM è direttamente compatibile ed in modo semplificato con le applicazioni emergenti o future in ambito body, cardio, neuro e muscoloscheletrico, senza necessità di aggiornamenti hardware sul sistema base.

“La risonanza magnetica è entrata nella pratica clinica nel 1984. Erano i tempi in cui per effettuare uno studio dell’encefalo erano necessari 70 minuti” – spiega il professor Carriero – “Sono seguite una serie di evoluzioni tecnologiche che hanno consentito alla risonanza di essere impiegata in tutti i distretti corporei con tempi di esame estremamente contenuti. Nel panorama della tecnologia RM l’apparecchiatura attualmente a disposizione del Maggiore consentirà di effettuare esami di routine con una maggiore accuratezza clinica e diagnostica”.

L’attività di risonanza magnetica rappresenta più del 7% della produzione della S.C.D.U. Radiodiagnostica, che nel 2015 ha effettuato 176.687 prestazioni.