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Il 17 di novembre  si celebra la “Giornata mondiale del prematuro”, istituita nel 2008 e riconosciuta dal parlamento Europeo grazie all’impegno della “Eutopean Foundation for the Care of Newborn Infants(EFCNI) con lo scopo di sensibilizzare le persone sul tema dei neonati prematuri ed aumentare la consapevolezza sulle sfide che devono affrontare questi piccoli guerrieri.

Nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro, cioè prima della trentasettesima  settimana di gestazione; a volte anche dopo solo sei mesi di gravidanza. In Italia sono circa 35.000 pretermine nascono ogni anno.

L’assistenza ai bambini pretermine, specie se di età gestazionale molto bassa, è particolarmente complessa e, nonostante i miglioramenti tecnologici, restano molte le complicazioni alcune potenzialmente fatali, altre che si rendono visibili anche dopo anni. Risorsa importantissima nell’assistenza del pretermine è costituita dai genitori che, inizialmente disorientati ed impauriti, acquisiscono nel tempo sicurezza e competenza divenendo parte fondamentale nella cura del loro bambino.

Proprio a sottolineare questo aspetto il tema di quest’anno della giornata è “Gesti semplici per grandi risultati: contatto immediato pelle a pelle per ogni neonato ovunque”.  

Presso la Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Novara, diretta dalla dottoressa Maria Rita Gallina, dove vengono ricoverati questi piccoli super-eroi del nostro territorio, la presenza dei genitori è favorita dall’apertura 24/24 ore del reparto e dalla promozione della Kangaroo-Mother-Care, detta anche marsupio-terapia. Non appena le condizioni cliniche lo consentono il neonato viene posto a contatto “pelle pelle” tra i seni della madre o sul petto del papà: le carezze, gli odori, il suono della voce e del battito cardiaco sono tutti stimoli positivi che agevolano il benessere del neonato e rinforzano il legame reciproco. Diversi studi hanno inoltre dimostrato effetti benefici sullo sviluppo neurologico; tali dati scientifici ci supportano nel favorire sempre di più il coinvolgimento dei genitori nell’assistenza personalizzata ai loro bambini.