Novara, 14 aprile 2015 – L’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara ha inaugurato oggi alla presenza dell’Assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Edilizia sanitaria della Regione Piemonte, dottor Antonio Saitta, una serie di interventi di ampliamento e ristrutturazione, grazie ai quali l’ospedale raggiunge livelli di qualità tra i migliori attualmente esistenti, consolidando il suo ruolo di “hub” di riferimento come centro di elevata tecnologia ed alta specializzazione dell’Area Interaziendale di Coordinamento 3 del Piemonte nord-est comprendente le province di Novara, Vercelli, Biella e VCO, per una popolazione di circa un milione di abitanti, come ribadito anche dalla DGR 1-924 del 23.1.2015 “Adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale”.

Nel loro complesso l’importo dei lavori ammonta a più di 3.000.000 di euro, quasi interamente coperti da finanziamenti regionali e progettati completamente dal servizio Tecnico Patrimoniale della Azienda Ospedaliero-Universitaria.
Il riordino effettuato interviene in settori strategici della A.O.U. di Novara come i blocchi operatori, la Medicina Nucleare e le degenze a diverse intensità di cura dell’area cardiologica.
Gli obiettivi delle riorganizzazioni effettuate sono quelli di aumentare l’efficienza ma soprattutto l’efficacia nell’erogazione delle prestazioni di cura dell’A.O.U. di Novara, adeguando queste fondamentali Strutture ai nuovi requisiti igienico-strutturali previsti dalla tecnica ospedaliera.
 
RISTRUTTURAZIONE DEI LOCALI DI “CAMERA CALDA” DELLA STRUTTURA COMPLESSA MEDICINA NUCLEARE
 
La Struttura complessa Medicina Nucleare di cui è responsabile il dottor Gian Mauro Sacchetti è il riferimento del Piemonte nord-orientale per le attività di alta tecnologia ed elevata specializzazione. Infatti nel corso del 2014 ha effettuato 16.611 prestazioni ambulatoriali per esterni e 1.066 per pazienti ricoverati. In particolare sono stati eseguiti 2.612 studi PET-CT, unico tomografo con queste caratteristiche presente nell’AIC 3.
A seguito del decreto del Ministero della salute del 24 giugno 2010 “Proroga del termine per l'entrata in vigore delle «Norme di Buona Preparazione dei radiofarmaci in Medicina Nucleare»", è stata avviata la ristrutturazione dei locali di camera calda della Struttura complessa Medicina Nucleare, grazie al finanziamento finalizzato da parte della Regione Piemonte per un importo di 450.000 Euro.
La camera calda rappresenta il “cuore” di una Medicina Nucleare dove avvengono tutte le manipolazioni delle sostanze radioattive con la preparazione dei radio farmaci che verranno successivamente somministrati ai pazienti.
Secondo le norme di buona preparazione i radio farmaci sono equiparati a preparazioni farmaceutiche e devono avvenire in condizioni controllate di asepsi e il prodotto finale deve essere validato secondo controlli di qualità rigorosi.
Per tali motivi la ristrutturazione della camera calda della struttura di Medicina Nucleare situata al piano secondo interrato del padiglione C, è avvenuta con l’effettuazione di opere edili che rispettassero le normative richieste, in particolare con il rifacimento dell’impianto di condizionamento al fine di garantire  la classificazione dei locali al più rigoroso livello di conta particellare ( classe D o di classe superiore).
Sono state acquistate celle di manipolazione ( “isolatori”) in classe A collocate nei locali così ristrutturati, nelle quali il tecnico di radiologia effettua materialmente la marcatura dei radio farmaci.
Nello specifico si sono acquisite 3 celle “ isolatori”: una per la manipolazione dei radio farmaci a “bassa” energia per Medicina Nucleare tradizionale; una seconda con caratteristiche di semovenza atta alla gestione e dispensazione di Fluorodesossiglucosio (FDG), il radio farmaco di principale uso per l’esecuzione di studi con tomografo PET/CT, uno dei fiori all’occhiello di questa Azienda; una terza cella per marcatura e frazionamento di radio farmaci PET non FDG, in particolare per studi con peptidi marcati con 68 Gallio, utili per lo studio di carcinomi neuroendocrini e, in futuro, carcinomi della prostata.
Negli ambienti adiacenti la camera calda sono stati inoltre realizzati un nuovo locale per il controllo della qualità del prodotto e tre nuove salette di somministrazione del farmaco dotate di adeguato comfort ambientale e di privacy.
Questo intervento di ristrutturazione consentirà anche di fornire un supporto adeguato alla nuova Gamma camera, di prossima installazione a seguito della donazione effettuata dalla Fondazione BPN per il territorio, per un valore di 340.000 euro.
 
NUOVO BLOCCO OPERATORIO MODULARE – MICROSCOPIO CHIRURGICO OFTALMICO
 
Il progetto è stato realizzato al fine di consentire la ristrutturazione oramai inderogabile ed obbligatoria delle sale operatorie esistenti,  situate nella zona denominata “piastra Braga”, all’interno della sede centrale di corso Mazzini 18 a Novara.
Corre l’obbligo di ricordare nella A.O.U. di Novara nel corso del 2014 sono stati effettuati 18.427 interventi chirurgici.
L’opera realizzata dall’ azienda MED srl di Maserà di Padova consiste nella costruzione modulare di due sale operatorie di 36 m2 ciascuna, completamente schermate, con zona preparazione/risveglio, lavaggio chirurghi, completa di armadiature in inox, frigo emoteche ed attrezzature di ultimissima generazione quali tavoli operatori a piani trasferibili, lampade scialitiche a led pensili per chirurgo e anestesista e un sistema ad alta integrazione dotato anche di video routing.
Il Blocco operatorio è stato composto da 14 moduli prefabbricati assemblati in loco in pochi giorni ed è collegato alla struttura esistente così da essere un corpo unico con i normali percorsi delle sale operatorie di cardiochirurgia.
La formula utilizzata è quella del noleggio mediante autofinanziamento per 48 mesi al costo mensile di €. 34.900
Le sale operatorie sono certificate ISO 5 e sono quindi utilizzabili per qualsiasi tipologia di intervento chirurgico, anche ad elevata complessità. In particolare è stato appena posizionato un nuovo microscopio chirugico oftalmico per chirurgia vitreo-retinica dotato di un sistema con due monitor, telecamera e videoregistrazione, ideale anche per l’insegnamento grazie alla visualizzazione stereo completa. Ha un valore di più di 110.000 euro, acquisiti  con i fondi disponibili attraverso il servizio di tesoreria. In tal modo si potranno effettuare anche interventi del segmento anteriore e posteriore dell’occhio di elevata complessità da parte dell’equipe oculistica di cui è il nuovo  responsabile il dottor Stefano De Cillà.
 
 
 
 
RISTRUTTURAZIONE DELLA S.C.D.U. CARDIOLOGIA
 
La Struttura complessa a direzione universitaria Cardiologia, diretta dal professor Paolo Marino, oltre ad essere sede della scuola di specializzazione in cardiologia dell’Università del Piemonte Orientale, è dotata di 24 posti letto a diverse intensità di cure (di cui 4 posti letto sub-intensivi e 2 di day hospital) grazie ai quali nel 2014 ha effettuato 859 ricoveri di degenza ordinaria, 288 ricoveri di day hospital e 18.379 prestazioni ambulatoriali oltre a quelle erogate in regime di pronto soccorso ed a favore delle altre strutture ospedaliere.
Regione Piemonte aveva assegnato all’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara la somma di € 500.000,00 per i lavori di “Manutenzione straordinaria dell’Area cardiologica”.
La S.C. Tecnico Patrimoniale ha redatto un progetto esecutivo finanziato in parte dalla Regione Piemonte e in parte con fondi propri dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara.
I lavori,  affidati alla ditta Notarimpresa S.P.A. di Novara e iniziati il 28 novembre 2011, sono stati suddivisi in due lotti funzionali per consentire il regolare svolgimento delle attività e sono stati ultimati  alla fine del 2014.
Il costo complessivo dell’intervento è stato di € 791.700,80 IVA compresa.
La Struttura complessa a direzione universitaria Cardiologia  ha assunto ora una veste decisamente rinnovata e migliorata, potendo disporre, nella sua sede definitiva al terzo piano del padiglione A, di ambienti accoglienti e gradevoli, con locali climatizzati.
Il significativo miglioramento del comfort alberghiero si è avuto grazie all’adeguamento delle camere di degenza ad uno o due letti non solo per garantire una maggiore privacy del paziente ma anche la possibilità di isolare i pazienti con particolari necessità nelle camere singole.
Gli impianti sono tutti conformi alle norme vigenti ed adeguati alla “buona pratica” ospedaliera.
Complessivamente sono stati ristrutturati 675 m2.
 
 
NUOVO BLOCCO OPERATORIO DELL’AREA MATERNO- INFANTILE
 
Con finanziamenti regionali e statali sono stati realizzati importanti interventi di ristrutturazione al padiglione E della sede centrale dell’Azienda.
Al piano rialzato del padiglione, nel novembre del 2012,  è stata inaugurata la realizzazione della nuova sede del Centro Dialisi, seguita, nel maggio del 2014, dalla inaugurazione della nuova sede ristrutturata della struttura complessaTerapia intensiva neonatale e pediatrica a servizio di tutto il Piemonte nord-orientale, al primo piano del padiglione “E”.
Il terzo “step” del progetto si concretizza oggi con l’inaugurazione nel nuovo Blocco operatorio dell’Area materno-infantile.
 La S.C. Tecnico Patrimoniale ha redatto il progetto esecutivo per la “Realizzazione nuovo Blocco operatorio e sale parto al secondo piano del padiglione E”, finanziato dalla Regione Piemonte per un importo complessivo pari a € 2.975.000,000.
I lavori, iniziati nel febbraio 2010, dopo un’interruzione per risoluzione contrattuale in danno all’appaltatore, sono stati riavviati nel gennaio 2013 con la ditta Notarimpresa S.p.A. di Novara, che si è avvalsa della collaborazione per la realizzazione delle pareti attrezzate della ditta novarese SHD.
Il progetto esecutivo approvato prevedeva la realizzazione del blocco operatorio composto da 4 sale operatorie e locali accessori e 4 sale parto e servizi accessori. Essendo le attuali sale operatorie ubicate nella zona soggetta a ristrutturazione, per consentire il regolare svolgimento delle attività di sala si è reso necessario dividere il progetto in due lotti funzionali, iniziando dalla ristrutturazione della ex area di degenza per far luogo alle nuove sale operatorie.
I lavori relativi a questo primo lotto sono stati ultimati recentemente e sono in fase di collaudo tecnico-amministrativo.
Gli interventi di ristrutturazione delle sale parto afferenti al secondo lotto, avranno inizio immediato dopo il trasferimento delle attività operatorie del nuovo blocco.
Il costo complessivo dei lavori del primo lotto è pari a € 2.077.379,27, IVA compresa, con l’aggiunta di circa € 200.000 per il completamento delle attrezzature tecnologiche.
La ristrutturazione ha riguardato un’area di 580m2, in particolare 2 sale da 30m2 ciascuna e altre 2 sale da 36m2 ciascuna, che dispongono di sistema di alta integrazione, oltre a tutti i servizi accessori.  Le sale operatorie sono certificate ISO 5, in modo da renderle utilizzabili per qualsiasi tipologia di intervento chirurgico, anche robotico.