E’ stata aperta la nuova sede del Centro trombosi e terapia anticoagulante orale, i lavori, coordinati dal Servizio tecnico del “Maggiore”, sono durati pochi mesi e sono costati 90 mila euro, interamente finanziati dall’Azienda ospedaliera.
La ristrutturazione ha portato alla creazione di un’ampia e comoda sala d’attesa e degli ambulatori dedicati.
Ogni giorno il Centro accoglie una settantina di utenti che vengono sottoposti a esami ematici e visitati da specialisti per la terapia anticoagulante.
«In attesa della realizzazione della Città della salute – spiega il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria, Mario Minola – dovevamo dare una risposta concreta al numero sempre più crescente di utenti del servizio, in precedenza collocato in una sede non più adatta alle esigenze dei pazienti. L’allestimento del centro Emostasi dell’azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità costituisce un importante passo avanti per la gestione clinica delle malattie trombotiche e trombofiliche, e fornisce una concreta risposta alle aspettative dei pazienti affetti da queste condizioni cliniche».
Il Centro emostasi è gestito in maniera congiunta e integrata dalla struttura complessa Medicina II, diretta dal dottor Mauro Campanini e dalla struttura complessa Ematologia, diretta dal professor Gianluca Gaidano che metteranno a disposizione in modo sinergico i propri expertise in questo ambito.
Nel Centro Emostasi, dal 16 settembre è stata ricollocata l’attività dell’ambulatorio Terapia anticoagulante orale (Tao), fondata a inizio degli anni 2000.
«Oltre all’ambulatorio Tao – dichiara il dottor Mauro Campanini – il Centro emostasi potrà svolgere attività di consulenza degli stati di predisposizione alle trombosi venose (cosiddette “trombofilie” ereditarie ed acquisite) e di diagnostica delle trombosi venose profonde».
Il Centro emostasi rappresenta un esempio della fattiva e sinergica integrazione fra ospedale ed università nella gestione clinica di problematiche cliniche complesse. Il Centro Emostasi dell’azienda è stato riconosciuto come Centro antitrombosi (Cat) di secondo livello per l’area sovrazonale di riferimento.
Il Cat comprende anche il Csa (Centro sorveglianza terapia anticoagulante) che ricovera e gestisce anche le complicanze maggiori della Tao, avvalendosi delle competenze specialistiche presenti in azienda (chirurgia d’urgenza, rianimazione, neurochirurgia, riverse della Tao).
«Il Cat sovrazonale provvede inoltre alla diagnosi delle patologie trombotiche e eredofamigliari – afferma il professor Gianluca Gaidano – e fornisce consulenza specialistica nella patologia trombotica. Infatti funge da centro di riferimento per i pazienti più critici inviati dal medico di medicina generale o da specialisti del territorio».
Il Cat partecipa anche al monitoraggio della fase di introduzione dei nuovi farmaci anticoagulanti ed alla relativa farmacovigilanza attraverso studi di fase IV (studi post-marketing). In collegamento con il Cas e Cat viene svolta anche un’attività di diagnostica vascolare della trombosi venosa profonda con ecodoppler con circa 1000 esami all’anno sia in regime ordinario che in urgenza per i pazienti che si presentano in pronto soccorso con questo sospetto.