Fatti e notizie dall’azienda

17 Aprile 2021
All’ingresso dell’AOU il manifesto del quadro donato da “CreAttivi” e Comune. Donato all’A.O.U. un quadro a ricordo dei medici deceduti per Covid.
Novara, 17 aprile 2021 – Quando, lo scorso marzo, era stato donato all’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara un quadro per omaggiare gli operatori sanitari impegnati quotidianamente nella battaglia contro la pandemia Covid, l’amministrazione comunale di Novara (che con l’associazione “CreAttivi” era stata promotrice dell’iniziativa) aveva promesso che dell’opera sarebbe stato realizzato un manifesto di grande dimensione da apporre in un luogo particolarmente visibile dell’ospedale. E questa mattina il sindaco di Novara ha consegnato il manifesto al direttore generale dell’Aou, Mario Minola alla presenza del rettore dell’Upo, il prof. Gian Carlo Avanzi. Il manifesto è stato installato all’ingresso pedonale di largo Bellini.
Nella medesima giornata, un quadro astratto, realizzato da una pittrice di Castello di Brianza (Lecco) è stato donato all’azienda ospedaliero-universitaria di Novara: l’artista, Ausilia Minasi, l’ha consegnato sabato mattina al direttore generale dott. Mario Minola. “Il rosso del sangue imbratta i camici candidi, orfani della verde speranza” è il titolo che la pittrice ha voluto dare all’opera realizzata lo scorso anno «ad onore e gloria – ha detto Minasi – di tutti quei medici che hanno pagato con la vita il loro sacrifico».
Ausilia Minasi aveva incontrato il dott. Minola lo scorso settembre alla mostra collettiva “L’arte combatte il Covid” che si era tenuta al Broletto: «Avevamo parlato di tutto quello che stava succedendo e allora mi è venuta l’idea di donare all’ospedale di Novara un mio quadro, un piccolo gesto d’amore nei confronti di chi tutti i giorni è in prima linea».
E sabato l’opera è stata consegnata e campeggerà nell’aula magna dell’Aou.

17 Aprile 2021
Premio “Novara Città Sicura” 2021
Novara, 17 aprile 2021 – Pur nel difficile momento che stiamo vivendo il Lions Club Novara Ticino anche quest’anno non ha mancato al suo compito, assegnando il riconoscimento “Novara Città Sicura” all’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità”. Ha così voluto dimostrare la sua riconoscenza nei confronti di una istituzione che mai come in questi frangenti ha lottato dando prova di rappresentare un baluardo per la sicurezza della città. Questo riconoscimento, istituito nel lontano 2006 dall’allora presidente del Club Giorgio Galli, nasceva quale attestato da parte del Novara Ticino nei confronti di chi garantiva la sicurezza ed il vivere sereno nella comunità. Quest’anno il direttivo del Club ha deliberato che la sicurezza di un territorio passa anche dalla sua struttura ospedaliera premiando l’opera prestata da tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e amministrativi che hanno lavorato incessantemente e ancora operano per garantire il massimo supporto operativo in questo lungo periodo di pandemia. Presso l’Aula Magna dell’ospedale di Novara ha avuto luogo la consegna da parte del presidente del sodalizio Lions Marco Franzini al Direttore generale dottor Mario Minola della targa commemorativa e dell’assegno di 1.500€ per le iniziative che l’ospedale vorrà intraprendere. Riconoscimenti sono andati anche al rettore, professor Gian Carlo Avanzi.

16 Aprile 2021
L’Aula magna dell’AOU intitolata ad Enrico Bottini
Novara, 16 aprile 2021 – L’aula magna dell’azienda ospedaliero-universitaria stata intitolata questa mattina a Enrico Bottini, il giovane e geniale medico che nel 1865, a soli 30 anni di età, aveva assunto presso l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara la Direzione della Divisione di Chirurgia e della Scuola di Ostetricia: i suoi studi sulle complicanze infettive a seguito di interventi chirurgici fanno parte della storia della medicina.
Nel 1924 l’Amministrazione del nosocomio novarese dedicò ad Enrico Bottini una lapide per ricordare ai posteri una sperimentazione scientifica condotta a Novara. Nello studio, intitolato “Dell’acido fenico nella chirurgia pratica e nella tassidermica”, pubblicato nel 1866 sulla rivista milanese Annali Universali di Medicina, Enrico Bottini scrive: “Nel 1862 il chiarissimo Professor Angelo Pavesi, ordinario di Chimica Farmaceutica a Pavia, mi offerse una boccetta di acido fenico, pregandomi di volerlo sperimentare nella pratica chirurgica, e segnatamente in casi di piaghe gangrenose. Ma io non avendo in quell’epoca a disposizione un servizio pubblico di chirurgia, non potevo avere individui a sufficienza su cui poter condurre simili indagini. Poscia i tempi volsero migliori, avendo avuto la opportunità di trovarmi presso l’Ospedale di Novara alla Direzione di un vasto comparto chirurgico. Tali investigazioni vennero estese su oltre 600 infermi, vigilando con la maggior diligenza ai mutamenti occorsi nelle piaghe medicate con l’acido fenico. Lavando queste piaghe con l’acqua fenicata, scorgonsi le marcie diminuire sensibilmente, ed esaminate al miscroscopio, più non si rinvengono tracce di batteri, la qual cosa lascia credere che la esagerata formazione di pus sia in rapporto con la presenza dei parassiti che lo popolano. Lo esperimento di osservare le marcie al microscopio, tanto prima di averle messe a contatto con l’acido fenico che dopo, lo ripetemmo reiterate volte, e sempre con lo stesso risultato, vale a dire di trovarle popolate o dispopolate di batteri, a seconda che erano o meno state messe in rapporto con l’acido fenico”.
Enrico Bottini con questo studio anticipò di un anno le conclusioni cui sarebbe giunto Joseph Lister, Professore di Chirurgia all’Università di Glasgow, nel suo studio “Del principio dell’asepsi nella pratica chirurgica”, pubblicato sulla rivista The Lancet nel 1867. La diffusione del principio dell’antisepsi prima, e dell’asepsi poi, determinò una drastica riduzione della mortalità negli interventi chirurgici a causa di complicanze infettive. Nel corso della seconda metà del XIX secolo il progredire delle conoscenze nel campo della microbiologia, attraverso gli studi di Louis Pasteur e Robert Koch, porteranno alla nascita della chirurgia moderna. Enrico Bottini, sperimentatore, e l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, teatro della detta sperimentazione, hanno un posto in questo capitolo della storia della medicina.
Assommano ad una ventina gli studi scientifici pubblicati da Enrico Bottini negli anni in cui fu Direttore della Divisione di Chirurgia dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara.
La città di Novara e il suo ospedale costituirono, quindi, un ambiente ricco di stimoli per il giovane medico originario dell’Oltrepò pavese. Nel 1875 Enrico Bottini lasciò la Direzione della Divisione di Chirurgia e della Scuola di Ostetricia dell’Ospedale Maggiore di Novara per dedicarsi allo studio. Nel 1877 vinse il concorso per la Cattedra di Chirurgia all’Università di Pavia. Tenne la Cattedra sino al 1903, anno della sua morte. Eletto nel 1887 Deputato e nel 1891 Senatore del Regno d’Italia, Enrico Bottini è unanimemente considerato, dagli storici della medicina, un chirurgo di rilievo internazionale per i molti processi operativi ideati. Tutti gli storici della medicina, parimenti, indicano la sperimentazione sull’impiego dell’acido fenico in chirurgia, condotta in gioventù presso l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, quale suo contributo più importante al progresso della scienza medica.
«L’intitolazione dell’aula magna a Enrico Bottini – ha detto il direttore generale dell’Aou, il dott. Mario Minola – vuole essere il riconoscimento non solo a un personaggio significativo di questo ospedale, ma a tutti quelli che nei secoli passati hanno contribuito a far grande il ‘Maggiore’. Tra l’altro, proprio Bottini (e questo richiama questi difficili momenti) fu il primo a porre come punto fermo in chirurgia l’obbligo di lavarsi e disinfettarsi le mani per prevenire le infezioni».

16 Aprile 2021
Realizzata all’AOU una palestra per la riabilitazione dei pazienti Covid
Novara, 16 aprile 2021 – Non si ferma la catena della solidarietà nei confronti dell’azienda ospedaliero-universitaria di Novara: l’intervento della Fondazione Franca Capurro per Novara ha consentito la realizzazione di una piccola palestra nel padiglione C, al primo piano, dove è stato individuato un reparto di terapia sub-intensiva e media intensità di cui sono responsabili il dott. Luigi Castello e il prof. Pier Paolo Sainaghi.
«L’idea di strutturare una palestrina per la riabilitazione precoce era partita dalla Struttura di medicina fisica e riabilitazione dell’Aou, diretta prima dal prof. Carlo Cisari e ora pro-tempore dal dott. Maurilio Massara – spiega il dott. Castello – E così abbiamo cominciato trattando i pazienti affetti da polmonite Covid grave ma che avevano superato il momento più critico: si giovano di una blanda attività fisica per il potenziamento della muscolatura respiratoria. Inoltre, abbiamo notato una importante, positiva, reazione dal punto di vista psicologico».
Occorreva però completare la palestrina di una serie di attrezzature appositamente indicate per i pazienti Covid ed ecco l’intervento della Fondazione Capurro, da sempre attenta alle esigenze dell’Aou: oggi l’inaugurazione ufficiale.

14 Aprile 2021
Trapiantati di rene e dializzati: pazienti fragili vaccinati all’AOU di Novara
Novara, 13 aprile 2021- I pazienti cosiddetti “fragili” sono coloro che presentano un maggiore rischio di incorrere in complicanze, se colpiti da Covid-19 e proprio per questo è importante che…1
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13 Aprile 2021
Il Centro di Neuromodulazione multimodale primo in Italia a integrare tutte le professionalità per la cura di parkinson, dolore cronico, epilessia
Novara, 13 aprile 2021 - E’ attivo presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara il Centro di Neuromodulazione multimodale, un’innovazione gestionale in ambito clinico, unica in Italia, che permette di coinvolgere in modo…1
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5 Aprile 2021
Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti
Domenica 11 aprile è la Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti. Promossa dal Ministero della Salute, dal Centro Nazionale Trapianti e dalle Associazioni di…1
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5 Aprile 2021
Iniziato all’azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara l’utilizzo degli anticorpi monoclonali
Novara, 3 aprile 2021 - E’ iniziato all’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara l’utilizzo degli anticorpi monoclonali, nuove opzioni terapeutiche messe a disposizione per contrastare la malattia Covid-19, “in via straordinaria e…1
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25 Marzo 2021
Intervento d’eccellenza mini-invasivo in sequenza su valvola mitralica e asportazione lobo polmonare
Novara, 25 marzo 2021 - Negli ultimi anni i trattamenti mini-invasivi stanno progressivamente sostituendo le tecniche chirurgiche tradizionali, in quanto si associano agli stessi risultati ma con incisioni molto meno…1
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24 Marzo 2021
1522 antiviolenza donna: ricordati non sei sola
Novara, 26 marzo 2021 - Nel quadro delle politiche di pari opportunità, l'A.O.U. "Maggiore della Carità" di Novara è, da anni, in prima linea nella lotta alla violenza contro le…1
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