4 Agosto 2022

Importante riconoscimento per il Centro di procreazione medicalmente assistita dell’AOU

Novara, 4 agosto 2022 – Importante riconoscimento per il Centro di procreazione medicalmente assistita dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara: il Centro Nazionale Trapianti (CNT), organismo dell’istituto Superiore di Sanità lo ha inserito nell’elenco nazionale delle strutture PMA (Procreazione medicalmente assistita) certificate e nel compendio europeo degli istituti dei tessuti.

Il Centro di procreazione, di cui è responsabile la dottoressa Elisabetta Fortina, si trova presso la sede ospedaliera di Galliate e appartiene alla struttura complessa di Ostetricia e ginecologia, diretta dal professor Valentino Remorgida.

Il riconoscimento è stato assegnato sulla base di parametri di eccellenza, a seguito di una verifica condotta da ispettori nazionali e regionali, con lo scopo di controllare la presenza di tutti i requisiti necessari. Sono stati valutati dal CNT e dalla Regione Piemonte il livello dell’attività, la qualità e la sicurezza della struttura, la preparazione del personale, l’attenzione clinica agli eventi avversi.

Il Centro di procreazione assistita di II livello dell’Azienda ospedaliera è attivo dal 2016.
L’équipe degli operatori comprende ginecologi, biologi, ostetriche, operatori socio-sanitari e medici consulenti specializzati.

L’attività è organizzata in una parte ambulatoriale e in una parte di laboratorio.
L’ambulatorio si occupa dei colloqui con le coppie, delle visite, degli esami preliminari all’accesso ai programmi terapeutici. Un percorso al termine del quale si può procedere con i trattamenti veri e propri, che possono essere di I livello (inseminazione intrauterina) o di II livello (attraverso tecnica FIVET o ICSI).

Ottimi i risultati riferiti all’anno 2021 in cui a fronte di circa 200 procedure di II livello si è ottenuta una percentuale di gravidanza di circa il 37%, ben al di sopra della media nazionale, il tutto grazie a un’attenzione particolare per ogni caso e alla personalizzazione delle terapie e dei trattamenti.

L’accoglienza e la pianificazione dei trattamenti è personalizzata per ridurre le attese e rispondere al bisogno della coppia, fiore all’occhiello per una corretta gestione dell’infertilità.

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27 Luglio 2022

La Giornata Mondiale dell’Epatite al Maggiore di Novara

Novara, 27 luglio 2022 -L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato il 28 luglio la giornata mondiale dell’epatite, con l’intento dichiarato di attirare l’attenzione su questo che, sebbene non se ne parli molto, resta uno dei maggiori problemi di salute pubblica, infatti, ancora oggi nel mondo ogni 30 secondi una persona muore per le conseguenze dell’epatite B o C.

La stessa OMS ha dunque posto agli stati membri obiettivi molto ambiziosi relativi al controllo delle nuove infezioni (-90%) e alla riduzione della mortalità da cirrosi e cancro del fegato legate all’epatite B e C (-65%).
Questi obiettivi dovrebbero essere raggiunti, afferma l’OMS, entro il 2030.

L’epatite C, va ricordato, è quasi sempre asintomatica, ed è divenuta facilmente curabile con terapie semplici da assumere ed estremamente efficaci.

Quest’anno la giornata dell’epatite coincide significativamente con i primi mesi della campagna di screening nazionale per l’epatite C, che è volta a sottoporre a test, oltre a soggetti a rischio come carcerati e utenti dei SerD, tutti i nati tra il 1969 e il 1989.

Nell’ambito di questa campagna di screening, a Novara l’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità è impegnata a offrire il test a chi lo richiedesse e soprattutto a prendere in carico rapidamente e a curare chi scoprisse di avere contratto l’infezione.

Dal 2014 sono infatti circa 1500 le persone seguite dagli epatologi della Struttura complessa a direzione universitaria Medicina Interna 1, diretta dal professor Mario Pirisi, trattate con i nuovi regimi nei quali non si fa uso di interferone.

Il tasso di successo è stato quasi del 100%: insomma al Maggiore, grazie anche a eventi come la giornata dell’epatite, gli obiettivi dell’OMS paiono davvero a portata di mano.

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21 Luglio 2022

Progetto Celiachia&Diabete

Novara, 21 luglio 2022 – Sia nella celiachia che nel diabete di tipo 1, soprattutto quando le due malattie sono associate, l’alimentazione è un cardine fondamentale della terapia. La diagnosi di queste patologie è sempre un momento molto delicato che può creare disorientamento e preoccupazione, soprattutto quando dopo l’esordio della prima subentra anche la seconda. Avere l’opportunità del supporto di diverse figure sanitarie tramite uno sportello dietistico, attività di gruppo, materiale informativo ed educativo è un’opportunità rivolta ad aiutare famiglie, piccoli pazienti e adolescenti ad affrontare con consapevolezza regole che dovranno essere seguite per tutta la vita.

È per questo motivo che nell’ambito del progetto Celiachia&Diabete, al via da luglio 2020 grazie alla collaborazione dell’associazione Italiana Celiachia Piemonte, l’associazione Giovani Diabetici (AGD) Piemonte e Valle d’Aosta e AGD Novara, è stata realizzata la brochure “Celiachia&Diabete Istruzioni per l’Uso”, un vademecum improntato sulla gestione delle due patologie dal punto di vista nutrizionale, cardine fondamentale della terapia di entrambe le condizioni.

La brochure, frutto della sinergia tra le tre associazioni, la struttura complessa a direzione universitaria Pediatria (servizi di gastroenterologia e diabetologia pediatrica) dell’Aou di Novara (diretta dalla professoressa Ivana Rabbone) e della Diabetologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, ha lo scopo di supportare tutte le famiglie che vivono la doppia patologia diagnosticate nei territori di Novara e Torino, ma non solo.

La brochure si può ritirare presso la Pediatria dell’Aou.

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19 Luglio 2022

Temporanea sospensione attivita’ dello sportello bancario dedicato al pagamento ticket

Lo sportello bancario dedicato al pagamento del ticket (Banca  BPM S.P.A – Agenzia n.° 8 C.so Mazzini, 18 18 – Novara) sospende l’attività il giorno venerdì 22 luglio 2022 a causa di problemi organizzativi.

Sarà possibile effettuare prenotazioni e pagamenti presso gli sportelli del CUP Centrale:

A.O.U. Maggiore della Carità – Novara (C.so Mazzini,18)
Orario: dalle 08.00 alle 15.30, dal lunedì al venerdì

Rimangono invariate tutte le altre modalità di pagamento ticket riportate sul sito aziendale:

https://www.maggioreosp.novara.it/attivita-assistenziale/visite-ed-esami/pagamento-ticket/.

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11 Luglio 2022

Maculopatia: impianto telescopico intraoculare

Novara, 8 luglio 2022 – La struttura complessa “Oftalmologia”, diretta dal professor Stefano De Cillà è tra i primi centri in Italia ad effettuare un innovativo impianto telescopico progettato per migliorare la vista e la qualità visiva di pazienti affetti da degenerazione maculare senile avanzata (AMD).

La degenerazione maculare legata all’età (AMD o DMLE) è una malattia legata all’invecchiamento che colpisce la macula, la porzione più centrale della retina e sede della visione distinta. Attualmente è considerata la prima causa di cecità centrale nei Paesi sviluppati e la terza in assoluto.

L’incidenza dell’AMD è rara prima dei 55 anni, aumenta in maniera esponenziale dopo i 75 anni.

Si distingue in una forma umida (o essudativa) e una secca (o atrofica).

I sintomi caratteristici della malattia sono rappresentati da una riduzione della visione centrale, uno sfuocamento delle parole nella lettura, un’area scura al centro del campo visivo (scotoma) e una distorsione delle linee dritte (metamorfopsie).

La distorsione delle immagini è un sintomo frequente all’insorgere della degenerazione maculare essudativa e deve indurre ad una visita oculistica urgente.

L’impianto dei telescopi miniaturizzati avviene dopo un intervento di rimozione del cristallino   del paziente con una gestione chirurgica leggermente più complessa.

L’operazione si effettua in anestesia locale attraverso l’instillazione di gocce oculari e una infiltrazione peribulbare.

I pazienti sottoposti all’intervento seguiranno poi un percorso riabilitativo con specialisti dell’ipovisione ed ortottisti esperti in riabilitazione visiva per imparare a sfruttare al meglio la loro nuova visione ingrandita.

Le immagini sono infatti ingrandite 2.7x e proiettate su aree sane e non danneggiate della macula, riducendo l’impatto del “punto cieco” centrale causato dall’AMD e permettendo ai pazienti di vedere immagini che prima erano irriconoscibili.

L’obiettivo di questo percorso è restituire ai pazienti la possibilità di svolgere attività come leggere, scrivere, guardare la TV, riconoscere il volto dei propri cari e prendersi cura di se stessi.

Questo particolare tipo di impianto monoculare è indicato in pazienti di età superiore a 55 anni con AMD avanzata e un’acuità visiva severamente compromessa che non abbiano ancora effettuato l’intervento di cataratta.

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5 Luglio 2022

Nasce la collaborazione tra AOU e Centro Clinico Nemo

E’ pronta a partire la collaborazione tra l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara e il Centro Clinico NeMO di Fondazione Serena Onlus per la realizzazione di un polo di eccellenza e di attrazione in Piemonte per il trattamento delle malattie neuromuscolari, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), l’atrofia muscolare spinale (SMA) e le distrofie muscolari.

«L’obiettivo – spiega Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici Nemoè quello di offrire un ambiente confortevole ai malati neuromuscolari e alle loro famiglie, dove trovare un team multidisciplinare che si faccia carico dei bisogni di cura e al tempo stesso creare le condizioni di eccellenza per sviluppare e attuare i trattamenti assistenziali più idonei».

Lo staff del Centro clinico NeMo (forte dell’esperienza accumulata nei centri di Milano-Niguarda, Arenzano, Roma-Policlinico Gemelli, Trento – Ospedale Villa Rosa, Napoli-Cotugno, Brescia- Richiedei e Ancona – Le Torrette) sarà costituito da differenti specialisti (fisiatra, neurologo, neuropsichiatra infantile, pneumologo, fisioterapisti, psicologi, dietisti) e troverà sede nel distaccamento dell’ Azienda Ospedaliero universitaria Maggiore della Carità di viale Piazza d’Armi, al secondo piano. Nei giorni scorsi staff della Fondazione Serena ha visitato, anche alla presenza del sindaco di Novara, Alessandro Canelli, i locali esprimendo la propria soddisfazione per la soluzione individuata dall’ospedale Maggiore.

«La collaborazione con il Centro clinico NeMo-Fondazione Serenaafferma il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, il dott. Gianfranco Zulianrappresenta un ulteriore potenziamento dei servizi e delle cure per quel tipo di pazienti, che già trovano nel Centro Sla dell’ospedale un punto di riferimento di assoluta eccellenza».

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