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29 Marzo 2022
Ricostruzione mammaria pre-pettorale
Sabato 26 marzo ha avuto luogo a Novara il convegno “Ricostruzione mammaria pre-pettorale: stato dell’arte” organizzato dalla struttura complessa “Chirurgia plastica e ricostruttiva” dell’ A.o.u. Maggiore della Carità di Novara, diretta dal dottor Giovanni Verna, con il patrocinio dell’Università del Piemonte orientale.
La ricostruzione mammaria post oncologia con l’utilizzo di protesi mammarie rappresenta ad oggi, il principale trattamento chirurgico nelle pazienti sottoposte a mastectomia.
Nell’ultima decade si è assistito ad un cambio di approccio ricostruttivo, grazie all’utilizzo di matrici dermiche biologiche e/o sintetiche, passando da una ricostruzione mammaria in due tempi e sotto pettorale ad una ricostruzione mammaria pre-pettorale. Ad oggi l’utilizzo della tecnica pre-pettorale è la maggiormente utilizzata e rappresenta il gold standard nel trattamento post oncologico della mammella per i risultati estetici e ricostruttivi ottenuti
I vantaggi di questa tecnica chirurgica comprendono sia aspetti clinici che economici:
- la paziente viene sottoposta ad un unico intervento che avviene in tempi ridotti rispetto alle tradizionali tecniche chirurgiche e con un minor trauma psicologico poiché al risveglio la salienza mammaria è già ripristinata;
- tempi di ospedalizzazione minori con minor disconforto della paziente;
- riduzione delle complicanze post-operatorie correlate al distacco del muscolo soprattutto in termini di dolore;
- il risultato estetico è assolutamente naturale con ottimale ripristino delle strutture anatomiche quali il solco sotto mammario, una corretta ptosi e proiezione;
- il movimento della neo-mammella è naturale in assenza di “animazione” della protesi a seguito di contrazione del muscolo pettorale.
Il corso ha voluto evidenziare le esperienze cliniche italiane con l’utilizzo della tecnica pre- pettorale con e senza l’ausilio di matrici dermiche, far conoscere l’iter terapeutico e clinico delle pazienti sottoposte a mastectomia e successiva ricostruzione pre-pettorale e mettere a confronto questa tecnica con le alternative chirurgiche in ricostruzione mammaria.

10 Marzo 2022
Settimana mondiale del Cervello
Novara, 10 marzo 2022: a marzo ritorna la Settimana mondiale del Cervello, promossa dalle società scientifiche internazionali e dalla Società Italiana di Neurologia (SIN) per sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione delle malattie neurologiche. Per l’occasione, la struttura complessa a direzione universitaria Neurologia dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, in collaborazione con la Biobanca dell’Università del Piemonte Orientale e con il team dell’AGING Project, offre la possibilità di sottoporsi a uno screening gratuito delle funzioni cognitive, nelle giornate del 14, 15 e 17 marzo, dalle ore 9:00 alle ore 18:00.
L’iniziativa si rivolge alle persone di età compresa fra i 50 e i 75 anni e in particolare a coloro che hanno già sperimentato sensazioni riconducibili a un deficit di memoria, per esempio la difficoltà a “trovare le parole”. Lo screening delle funzioni cognitive consiste nell’esecuzione di brevi test per valutare la memoria, il ragionamento e l’attenzione, per evidenziare eventuali deficit e, se opportuno, indirizzare il soggetto verso una valutazione approfondita e specifica.
Nelle stesse giornate ci si potrà sottoporre a un prelievo ematico gratuito per controllare i principali fattori di rischio cerebrovascolari. Inoltre si potrà contribuire alla ricerca scientifica sulle malattie dell’invecchiamento donando alla Biobanca un campione di sangue, che verrà custodito in modo anonimo presso i laboratori dell’infrastruttura.
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria tramite mail: agingproject@uniupo.it

9 Marzo 2022
“Novara contro la Leucemia”: sabato 12 marzo 2022
Novara, 9 marzo 2022: il personale sanitario della struttura Medicina trasfusionale dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara, diretta dal dottor Pierangelo Bescapè sarà presente all’evento “Novara contro la Leucemia”, organizzato da ADMO (Associazione donatori midollo osseo) e dedicato alla sensibilizzazione ed alla raccolta di adesioni al Registro italiano donatori di midollo osseo (IBMDR).
L’evento avrà luogo sabato 12 marzo 2022, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 presso il Centro Sportivo Terdoppio di Novara, piazzale Olimpico, 2.
Il personale della Medicina trasfusionale sarà impegnato nella verifica dei criteri di idoneità all’iscrizione al Registro italiano donatori midollo osseo.

7 Marzo 2022
(H)-Open Weekend 18-20 marzo 2022 PREVENZIONE DEL TUMORE ALLA PROSTATA
Novara, 8 marzo 2022 – Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Festa del Papà, ha organizzato un weekend di sensibilizzazione della popolazione sul tumore alla prostata che prevede servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi all’interno degli ospedali con i Bollini Rosa.
Anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara aderisce all’iniziativa.
Sabato 19 marzo 2022, dalle ore 8.30 alle 12.30 presso il Day Hospital del reparto Urologia (padiglione B, quarto piano), diretta dal professor Alessandro Volpe, i medici della struttura offriranno visite e consulenze.
Le prestazioni, erogate a titolo gratuito, saranno eseguite fino ad esaurimento dei 16 posti disponibili.
Non occorre presentare l’impegnativa del proprio medico curante ma le visite dovranno essere obbligatoriamente prenotate al n. 0321-3732561, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle 12.00. I pazienti dovranno segnalare che intendono partecipare all’iniziativa “Open Weekend ONDA”.
Tutti i servizi offerti sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione dei diversi servizi gratuiti offerti in occasione dell’(H)-Open Weekend

3 Marzo 2022
La genetica clinica al Maggiore
Novara, 1 marzo 2022 – Sottoporsi a test genetico per verificare se si è portatori di mutazioni dei geni è un passo importante sia a livello di prevenzione che di terapia medica.
All’interno della struttura di Biochimica clinica, diretta dal professor Umberto Dianzani è attivo un settore di “Genetica” coordinato dalla professoressa Mara Giordano e dalla dottoressa Simona Mellone.
Grazie alle metodiche innovative tra cui il sequenziamento di nuova generazione (NGS), il laboratorio è divenuto un importante centro di riferimento regionale per la diagnostica genetica riguardante le patologie tumorali (es. test per BRCA1 e 2), i disordini del neurosviluppo (autismo, disabilità intellettiva, epilessia), i difetti di accrescimento, le patologie renali e altre malattie rare tra cui le emoglobinopatie.
Tra gli ultimi test introdotti vi sono quelli che indagano le cause genetiche di patologie congenite cardiologiche, quali cardiomiopatie ipertrofiche, dilatative e aritmogene.
Il laboratorio è affiancato dall’attività ambulatoriale svolta dalla dottoressa Alice Spano, medico genetista, per il counselling sia delle patologie tumorali che per tutte le altre malattie a base genetica.
La consulenza di carattere onco-genetico da parte di medici specialisti dà la possibilità di pianificare un percorso di prevenzione e di cura più mirata ed efficace.
I test di genetica si effettuano su richiesta dello specialistica.
Le prenotazioni si effettuano al CUP unico regionale (800 000 500) con impegnativa del curante per “prima visita genetica”.

3 Marzo 2022
“La Tiroide è donna”
In occasione della giornata internazionale della donna, giovedì 10 marzo 2022, alle ore 18.00, presso l’Arengo del Broletto di Novara, avrà luogo il convegno “La Tiroide è donna” . Moderatore dell’evento sarà il professor Gianluca Aimaretti, direttore della struttura “Endocrinologia” del “Maggiore” di NOvara.
Ingresso gratuito.
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24 Febbraio 2022
“Accendiamo le luci sulle malattie rare”: giornata mondiale delle malattie rare 2022
Lunedì 28 febbraio ricorre la Giornata mondiale delle malattie rare, giunta alla sua XV edizione.
Sebbene le malattie rare riguardino oltre 2 milioni di famiglie in Italia, 30 milioni in Europa e 300 milioni nel mondo, restano malattie sconosciute ai più e spesso anche alla comunità scientifica, come nel caso delle ultra-rare e delle orfane di diagnosi.
Oggi più che mai è necessario attirare l’attenzione di tutti su queste patologie affinché nessun paziente sia abbandonato né dalla ricerca scientifica né dalle tutele sociali.
Con questo obiettivo la Federazione italiana malattie rare “Uniamo” ha promosso la campagna di sensibilizzazione “Accendiamo le luci sulle malattie rare”; i monumenti più rappresentativi di tante città italiane si illumineranno contemporaneamente dei colori del Rare Day.
Anche l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara affronta la sfida delle malattie rare. Presso la struttura di Neuropsichiatria infantile, diretta dal dottor Maurizio Viri, è attivo un ambulatorio dedicato e viene offerta attività di supporto/assistenza ai pazienti con malattia rara durante l’iter diagnostico e di cura, contribuendo alla implementazione del Registro regionale per le malattie rare.
La struttura aderisce all’iniziativa che vede coinvolto anche il Comune di Novara: lunedì 28 febbraio, dalle ore 19 la Cupola di San Gaudenzio si illuminerà dei colori della Giornata (azzurro, fucsia e verde).

16 Febbraio 2022
Importante riconoscimento internazionale per il Centro SLA dell’AOU di Novara
Novara, 16 febbraio 2022 – Un importante riconoscimento internazionale è stato attribuito al Centro Esperto SLA (CRESLA) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, diretto dalla dott.ssa Letizia Mazzini nell’ambito della struttura di Neurologia diretta dal prof. Roberto Cantello: è stato riconosciuto dal board degli stati membri componente della Rete Europea per le Malattie Rare Neuromuscolari (ERN Euro-NMD), come punto di riferimento scientifico ai massimi livelli europei.
La rete di riferimento europea per le malattie rare nasce nel 2011 con l’obiettivo di riunire in una rete virtuale i centri clinici e di ricerca di eccellenza e altamente specializzati, per la condivisione delle conoscenze, e il coordinamento delle cure sanitarie e lo sviluppo della Ricerca nelle malattie rare tra gli stati membri dell’Unione Europea, soprattutto per quanto riguarda patologie complesse e malattie rare , nonché per lo sviluppo di progetti di ricerca comuni. Le reti ERN favoriscono infatti la partecipazione a studi clinici e progetti di ricerca e la diffusione di nuovi standard di diagnosi e trattamento in tutta Europa. Ciò significa che per la diagnosi e il trattamento di un paziente, ovunque si trovi, i coordinatori delle reti europee consultano i medici specialisti di diverse discipline, possono convocare un consulto virtuale con diversi specialisti in tutta Europa. In questo modo a viaggiare sono le conoscenze e competenze mediche piuttosto che i pazienti possono ricevere tutte le competenze mediche senza spostarsi dal loro Paese di residenza
Il processo di verifica dei criteri di ammissione è durato 2 anni nel corso dei quali sono state riconosciute al CRESLA e all’Aou tutte le competenze cliniche, scientifiche e organizzative che qualificano i membri della Rete Europea: l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara si trova quindi al centro di una rete internazionale di strutture sanitarie che garantiscono ai pazienti la miglior diagnosi e cura.
«Il Centro SLA di Novara – afferma la dott.ssa Mazzini – nato nel 2004 come centro di assistenza e di ricerca clinica nell’ambito della struttura complessa di Neurologia e inserito nella alla Rete Interregionale per le Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta rappresenta un punto di riferimento nazionale ed internazionale per la diagnosi, la cura e la ricerca delle malattie del motoneurone. Il Centro è nato su modello dei più importanti Centri Internazionali in Europa e negli USA e secondo le linee guida Internazionali dell’American Academy of Neurology e dell’European ALS Consortium (EALSSLC) Task Force dove viene puntualizzata l’importanza dell’approccio multidisciplinare sul paziente affetto da SLA».
Studi recenti condotti in tutto il mondo e confermati dal nostro Registro Piemontese hanno inequivocabilmente dimostrato che una presa in carico del paziente da parte di un’équipe multidisciplinare esperta è in grado di modificare positivamente la prognosi sia sulla sopravvivenza che sulla qualità di vita del paziente con SLA.
«Il paziente – aggiunge la dott.ssa Mazzini – è infatti il principale attore del Centro ed è attorno a lui che viene costruito il lavoro dei professionisti tutti dotati di grande competenza professionale ma anche di grande spessore umano. Al centro della cura ci sono le esigenze complessive del paziente seguito in ogni fase della malattia . Tutto il personale del Centro prende in carico non solo la malattia del paziente ma anche tutte le problematiche personali e familiari che essa comporta.
Alla cura si affianca la ricerca scientifica per dare risposte multidisciplinari a questa malattia degenerativa che non è incurabile come sembra.
Il Centro è un luogo di confronto continuo tra gli specialisti e le persone in cura per una continua presa in carico capace di affrontare sia l’elevata complessità clinica e scientifica sia l’assistenza ordinaria. L’obiettivo è garantire la migliore qualità di vita possibile al malato».
Ogni anno vengono visitati più di 200 nuovi pazienti, provenienti da tutte le Regioni italiane e da alcuni paesi europei limitrofi per nuova diagnosi o per conferma diagnostica.
«L’Aou di Novara – spiega il direttore generale, il dott. Gianfranco Zulian – è orgogliosa dell’importante riconoscimento ottenuto dal Centro SLA, a ulteriore conferma dell’eccellenza del CRESLA e dell’ottimo lavoro della dott.ssa Mazzini e della sua equipe, supportati dalla Struttura di neurologia diretta dal prof. Cantello. Si tratta di un ulteriore stimolo per continuare a crescere sempre più e per confermarsi ai vertici internazionali».

11 Febbraio 2022
Disponibile anche all’Aou di Novara il nuovo farmaco (Paxlovid) anti-covid
Novara, 11 febbraio 2022 – È disponibile da alcuni giorni presso la struttura di Farmacia (diretta dalla dott.ssa Alessia Pisterna) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara la prima fornitura di Paxlovid, un farmaco antivirale, una delle cure più innovative destinate alla terapia precoce di persone che per le loro condizioni cliniche hanno un rischio più alto di sviluppare forme gravi di Covid 19.
«La fornitura è in nostro possesso – spiega la dott.ssa Pisterna – e stiamo organizzando la distribuzione sul territorio alle farmacie delle varie Asl del quadrante».
Il percorso è simile a quello studiato per il Molnupiravir: è lo specialista (in questo caso la struttura di Malattie infettive dell’Aou, diretta dal dott. Pierluigi Garavelli) a inserire nella piattaforma Aifa la richiesta che è arrivata dal territorio (Usca dell’Asl e medici di base) dopo un’attenta valutazione della scheda del paziente; dopodiché la pillola viene consegnata dal servizio farmaceutico territoriale per essere somministrata a domicilio.
«Il Paxlovid – aggiunge il dott. Diego Brustia, infettivologo della struttura di Malattie infettive dell’Aou – funziona come inibitore della proteasi (l’enzima responsabile della produzione di proteine del Sars-CoV-2) e se somministrata entro i primi cinque giorni dall’inizio dei sintomi ha dimostrato una grande efficacia nel frenare la progressione della malattia. Rispetto al Molnupiravir, il suo utilizzo va approfondito con molta attenzione. Infatti il Paxlovid è un farmaco combinato di due principi attivi, uno dei quali, il Norvir (Ritonavir), che noi già impieghiamo nella cura dell’Hiv, può interagire negativamente con altri farmaci. Poiché è indicato per i pazienti fragili, quelli che hanno altre patologie, è scontato che utilizzino altre medicine e quindi è possibile che vi siano controindicazioni all’utilizzo del Paxlovid e dunque va studiata una terapia ad hoc, visto che oggi abbiamo più di un’opzione».
Il farmaco va assunto due volte al giorno: due compresse dell’antivirale Nirmatrelvir e una di Norvir al mattino e altrettante alla sera, per cinque giorni.
«Ha mostrato una grande efficacia – conclude il dott. Brustia – decisamente superiore al Molnupiravir, ma va considerata un’arma aggiuntiva rispetto alla vaccinazione che è stata determinante nella lotta al virus».

11 Febbraio 2022
Domenica 6 marzo 2022 all’AOU servizio di vaccinazione per le donne in stato di gravidanza o in allattamento
In considerazione del successo riscontrato, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara replicherà domenica 6 marzo, il servizio di vaccinazione a favore delle donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento.
L’attività sarà condotta presso la sede centrale dell’ospedale Maggiore – area ambulatoriale ostetrico-ginecologica, padiglione E, piano seminterrato, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 16.00.
Per prenotare la vaccinazione inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica vaccino.covid@maggioreosp.novara.it entro sabato 5 marzo 2022.
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