Novara 15 novembre 2017: L’azienda ospedaliero-universitaria di Novara si sta organizzando per affrontare al meglio la possibile epidemia influenzale che, a detta degli esperti, potrebbe essere la peggiore degli ultimi dieci anni nel caso in cui la “variante australiana” dovesse arrivare anche da noi: il picco è previsto nel periodo delle festività natalizie.
Intanto, l’Aou provvede a lanciare un appello alla popolazione: prevenire l’attacco attraverso la prevenzione, ovvero vaccinandosi. E in questo modo si aiuta anche l’ospedale evitando quei sovraffollamenti, in particolare al pronto soccorso, che potrebbero determinare disagi e difficoltà.
In ogni caso, prima di rivolgersi all’ospedale, vanno adottate misure di buon senso: non stringere le mani di altri dopo aver starnutito (a costo di sembrare maleducati…), lavarsi con cura le mani, mettersi a letto ai primi sintomi, non trascurare il periodo di convalescenza.
Il piano anti-influenza dell’Aou prende in considerazione un periodo che va da oggi, 15 novembre, al 15 marzo e tocca due aspetti fondamentali: il sovraffollamento e la possibile carenza di posti letto.
Nel primo caso, è previsto un incremento di medici, infermieri, box per i pazienti, barelle, carrozzine. E’ stato cioè pensato un sistema flessibile per garantire al bisogno un’aumentata capacità del Dea ad accogliere e trattare un numero straordinario di pazienti.
La pianificazione per garantire la sufficiente disponibilità di posti letto ha invece portato all'ampliamento della disponibilità nelle sedi ospedaliere, ma anche la collaborazione con altre strutture esterne per il trasferimento dei pazienti che hanno risolto la fase acuta, liberando posti per l’eventuale epidemia.
In ogni caso l’ospedale raccomanda di vaccinarsi, di porre la massima attenzione a non diffondere l’epidemia e di limitare, almeno per i mesi invernali, l’accesso al pronto soccorso per le sole urgenze.