Il progetto INTERREG CHE-NOBEL, acronimo di Cure ospedaliere emozionali tra Novara e Bellinzona, nasce allo scopo di migliorare la patient-experience per i pazienti dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara (Italia) e dell’Istituto Pediatrico della Svizzera Italiana dell’Ente Ospedaliero Cantonale di Bellinzona.
INTERREG è uno dei programmi di Cooperazione Europea (CTE) utilizzati dall’Unione Europea per rafforzare la cooperazione tra Paesi confinanti ed è finanziato tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
In linea con le finalità della CTE, il Programma affronta i bisogni comuni ai due versanti della frontiera e si propone di generare un significativo cambiamento nell’area di cooperazione.
L’approccio comune tra i partner transfrontalieri è quello di sviluppare e valorizzare azioni sperimentali con il potenziamento dello scambio di conoscenze in ambito scientifico, e adottare nuovi approcci qualitativo-relazionali finalizzati alla digital therapy in ospedale. Il progetto intende pertanto attuare azioni per il supporto psico-emotivo alla cura, attraverso l’utilizzo di tecnologie multimediali con linguaggi espressivo-artistici filtrati dalla supervisione medica.
Tali procedure hanno lo scopo di abbattere il livello d’ansia nei pazienti che sono sottoposti a terapie complesse e spesso debilitanti. Si pensi ai soggetti a rischio, quali pazienti dei reparti di Nefrologia, Onco-Ematologia, Pronto Soccorso. Non solo: particolare attenzione sarà posta verso i reparti neonatali e pediatrici, dove è fondamentale l’approccio della gioco-terapia per i bambini o un supporto finalizzato al confort psicologico delle donne partorienti e delle puerpere.
CHE-NOBEL intende generare un cambiamento affinché i pazienti di due importanti ospedali dell’area transfrontaliera possano affrontare il percorso di cura avvalendosi di nuove metodologie che si basano sulla filosofia dell’umanizzazione della cura. Dall’altro lato, il progetto intende capovolgere una visione dell’ospedale strutturato prevalentemente sulle esigenze tecniche dettate da personale sanitario e amministratori pubblici, a favore di un approccio alla cura che tenga conto del “sentiment” del malato.
Il progetto vedrà la trasformazione dei reparti in “reparti emozionali” con la creazione di experience multimediali coinvolgenti nelle sale terapia, nelle aree chirurgiche e in quelle comuni. Questo dopo una fase di confronti scientifici e scambi tra le due realtà ospedaliere dell’area di cooperazione. Allo stesso modo si intende mettere in campo un processo di informazione, attraverso la creazione di un’App che consentirà ai pazienti di entrambi i nosocomi di potersi orientare con facilità all’interno del mondo-ospedale, dalla ricerca dei reparti al supporto all’accesso alla cura.
Tale applicazione coinvolgerà anche il personale sanitario che avrà canali dedicati per lo scambio di informazioni e sarà formato per adottare l’approccio dell’ospedale amico.
La metodologia che si prospetta come modello pionieristico di cura, per cogliere le nuove sfide della medicina, ha bisogno di un approccio non solo localistico, ma di cooperazione internazionale, già individuato grazie a primi esperimenti che separatamente sono stati messi in campo dalle compagini progettuali. Il progetto favorirà un costante scambio tra Italia e Svizzera per confrontare le diverse pratiche scientifiche, tecnologiche e operative sull’adozione della patient-experience.
La novità assoluta sta nell’affrontare con gli allestimenti esperienziali interi reparti, per un miglioramento significativo dei sistemi di cura. La filosofia di CHE-NOBEL è quindi quella di utilizzare il momento pre-terapico per costruire una relazione positiva, che predisponga il paziente a una migliore tolleranza delle terapie, e di conseguenza a una migliore risposta.
Azioni di Progetto
- Confronto e progettazione condivisa dell’approccio alla patient experience
L’attività consiste in uno scambio iniziale tra i partner di progetto al fine di individuare le migliori modalità operative di realizzazione del supporto alla cura previste nei reparti. Il confronto prevede attività di brainstorming condiviso per la valutazione degli approcci medico-scientifici e relazionali, con il supporto dei referenti di reparto (dirigenti medici e coordinatori infermieristici), del personale operativo (medici, infermieri, OSS) e di professionisti delle relazioni (psicologi e psicoterapeuti)
- Creazione contenuti per le experience multimediali visive, podcast e audiolibri
In questa fase saranno creati tutti i contenuti multimediali da inserire negli allestimenti da realizzarsi nei reparti coinvolti dal WP nell’Ospedale Maggiore di Novara e all’EOC. Si costruirà un apposito format valorizzante gli aspetti relazionali emozionali positivi, specificamente studiato per ridurre l’ansia nei pazienti / caregiver, sulla base di quanto emerso nell’attività iniziale di brainstorming scientifico
- Supporto psicologico al paziente per integrazione alle attività di cura
Nei due centri ospedalieri, si implementerà un’attività di sostegno con l’organizzazione di colloqui diretti individuali e collettivi, volti alla guida del percorso emozionale offerto ad integrazione della patient-experience
- Progettazione condivisa per lo sviluppo di patient-experience emozionale pediatrica
Verranno organizzati gruppi di lavoro che coinvolgeranno i partner di progetto per individuare le modalità cliniche e la relativa trasposizione multimediale nel “racconto” di un ospedale amico. In tale fase di cooperazione tra Italia e Svizzera, si confronteranno figure tra cui: il medico pediatra, il radiologo, l’anestesista, le ostetriche, lo psicologo, gli infermieri clinici e gestionali, i tecnici di radiologia, gli informatici, gli autori dei contenuti, tecnici allestitori. Verranno svolti dei cicli di incontri ed effettuate riunioni con una cadenza bimestrale.
- Creazione contenuti per le experience multimediali in pediatria e ostetricia
In questa fase saranno creati tutti i contenuti multimediali da inserire negli allestimenti da realizzarsi nei reparti coinvolti dal WP all’Istituto Pediatrico di Bellinzona e all’Ospedale Maggiore di Novara.
- Allestimento esperienze multimediali nei reparti di pediatria e ostetricia
L’attività consiste nell’allestire i reparti con appositi device, proiezioni, videomapping e attrezzature multimediali. Sono tutti strumenti tecnologici che, in base alle caratteristiche degli spazi e alle preferenze del bambino/mamma/accompagnatore, potranno essere utilizzati per interagire con i contenuti multimediali in modo semplice ed intuitivo, consentendo di moltiplicare i livelli di immersione.
- Informazione alla popolazione sull’approccio della patient-experience
Attraverso diversi canali mediatici si informerà la popolazione dell’area transfrontaliera sull’approccio emozionale alle cure pediatriche/neonatali in atto negli ospedali. Si partirà dall’informazione interna nei reparti con realizzazione grafica, stampa e installazione di adeguata cartellonistica, sulle esperienze multimdiale che accompagneranno pazienti e caregiver nella patient-journey.
L’attività consiste nel realizzare un’unica App per smartphone per i due ospedali, contenente sia informazioni comuni, sia informazioni specifiche dei singoli plessi. I contenuti saranno innanzitutto destinati all’orientamento all’interno del proprio ospedale, con mappe interattive o guide virtuali.
- Realizzazione supporti e materiali di comunicazione
L’attività prevede l’affiancamento di strumenti che possano costituire valore aggiunto al processo informativo dell’APP. Si realizzeranno supporti stampati (es. cartellonistica con QR-CODE, adesivi, rollup) da posizionare nei reparti dei due ospedali contenenti informazioni per l’utilizzo dell’APP.
- Sviluppo portale web e social media di progetto
L’attività mira a disseminare costantemente durante tutto l’arco progettuale le azioni realizzate, valorizzando il finanziamento Interreg mediante l’ uso di media digitali. Innanzitutto si realizzerà un portale web di progetto che sarà responsive, ovvero accessibile sia da pc che da dispositivi mobili. In tale portale saranno presenti aree istituzionali per raccontare i principi ispiratori di CHE-NOBEL, le caratteristiche del programma di cooperazione Interreg.
- Formazione del personale (hospital friends)
L’attività si divide un due fasi: quella di “technology friends” e quella di “hospital friends”. Innanzitutto il personale sanitario verrà formato sull’uso delle tecnologie apportate nei reparti per la patient experience. Una volta formati gli operatori sanitari saranno in grado di procedere con la gestione e con ulteriore formazione di altro personale, e di divulgare le attività progettuali all’utenza, consentendo il proseguo nel tempo degli output progettuali.
Alla presentazione sono intervenuti il direttore generale dell’Aou, dott. Stefano Scarpetta; Davide Sari, direttore dei servizi infermieristici per l’EOC di Bellinzona; Silvia Lista Adg Lombardia e Pietro Balzardi, Adg Piemonte; Anna Belfiore, presidente di UniversiCà; Gianni Dal Bello, rup del progetto; Cristina Torgano, direttore delle professioni sanitarie dell’Aou e capo progetto per l’ospedale; Andrea Puliatti, capo settore infermieristico Istituto pediatrico Svizzera Italiana; la prof.ssa Ivana Rabbone, a nome dell’Università del Piemonte orientale; Emanuela Grazioli, per l’Ordine dei medici; Paola Sanvito per l’Ordine delle professioni infermieristiche Novara-Vco; Angela Maccagnola, presidente dell’Ordine Interprovinciale della Professione di Ostetrica delle Province di Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Vercelli