Banner cupola di San Gaudenzio

La struttura complessa Psichiatria di Novara diretta dalla professoressa Patrizia Zeppegno, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale, desidera proporre e condividere 10 cose da augurare e augurarsi per il 10 ottobre di quest’anno:

  1. Che non si verifichino più episodi come quello dello scorso 21 aprile a Pisa, sia per chi lavora come professionista nell’ambito della Psichiatria, sia per chi frequenta questo ambito come paziente.
  2. Che cresca nella popolazione la consapevolezza della malattia mentale, che non è una colpa, ed il trattamento della quale non è una questione di “metterci la buona volontà”.
  3. Che cresca nella popolazione anche la sensibilità nei confronti della sofferenza psichica, mentale, o dell’anima (come si preferisce chiamarla) e dell’importanza di poter dare ad essa un nome.
  4. Che al tempo stesso si tenga sempre ben presente la necessità, che ha valore tanto clinico che esistenziale, di distinguere ciò che è malattia, sintomo, e come tale va curato, da ciò che non lo è.
  5. Che quel dolore e quella sofferenza che sono sfumature dell’umana esistenza e dell’umana esperienza, al di là delle diagnosi cliniche, possano avere uno spazio di ascolto, tenendo sullo sfondo la differenza tra “curare” e “prendersi cura”.
  6. Che parallelamente alla crescita della consapevolezza e della sensibilità descritte sopra, vi sia una decrescita dello stigma, del pregiudizio, a tutti i livelli: della popolazione “laica”, della popolazione medica, a volte degli psichiatri stessi.
  7. Che il progresso delle neuroscienze e della disponibilità di nuove strategie farmacologiche non faccia mai dimenticare la responsabilità e la possibilità di scelta di ogni individuo, e la centralità dell’essere umano nella cura.
  8. Che non si consideri la malattia mentale e la sofferenza psichica come un “meccanismo” che non funziona.
  9. Che si sappia resistere alla tentazione delle spiegazioni semplici, imparando a stare nella complessità che è insita in, e inscindibile da, ogni occasione di confronto con la psiche e la mente umana.
  10. Che ci si possa ricordare costantemente di tutto questo, e che la luce verde che si accenderà in queste sere sulla Cupola di San Gaudenzio come “segnale”, possa durare fino al prossimo 10 ottobre. “