Lunedì 21 dicembre 2015, presso la struttura complessa “Pediatria”, diretta dal professor Gianni Bona, al primo piano del padiglione E dell’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara, ha avuto luogo l’inaugurazione di alcune strutture che l’Unione genitori italiani contro il tumore dei bambini (U.G.I.), sezione di Novara, ha voluto ammodernare a proprie spese (90.000 euro) in favore dell’ospedale:

• un ambulatorio ed una stanza adibita a day hospital per l’accoglimento dei piccoli pazienti colpiti da malattie oncologiche con specifici arredi a loro dedicati,
• quattro ambulatori, due sale elettroencefalo e un’area accoglienza dedicate alla Neuropsichiatria Infantile,
• due ambulatori ed una sala gessi per l’Ortopedia Pediatrica,
• un locale adibito a scuola
• la segreteria UGI e servizi annessi.

Il progetto UGI nasce dalla collaborazione con l’ospedale di Novara per l’ammodernamento di una porzione dei locali della struttura Pediatria resi disponibili dal trasferimento della struttura di Terapia intensiva neonatale.
Scopo dei lavori è stata la riqualificazione dei locali dotati ora di nuovi rivestimenti, pavimenti e controsoffitti, l’adeguamento degli impianti lettrici e di gas medicali, riqualificazione dei serramenti con nuove zanzariere e nuovo impianto centrale di aria condizionata. L’UGI inoltre ha donato gli arredi dedicati agli ambienti destinati ai piccoli pazienti colpiti da malattie oncologiche.

L’ASSOCIAZIONE UGI

L’associazione “UGI – Unione Genitori Italiani contro il Tumore dei Bambini – sezione di Novara- è stata creata nel 2005 per volontà di un gruppo di genitori in seguito all’aumento del numero dei bambini con malattie oncologiche ed ematologiche che ricevono cure ed effettuano esami di controllo presso l’ospedale Maggiore di Novara.

L’associazione di genitori, senza scopo di lucro, è impegnata nella lotta contro i tumori e le leucemie, nell’ambito dell’oncologia pediatrica, mediante iniziative nei settori:
1. assistenziale, per le famiglie in stato di disagio offrendo conforto, disbrigo delle pratiche sanitario-assistenziali ed in taluni casi con interventi di natura economica o trovando una sistemazione provvisoria a chi affronta lunghe trasferte,
2. ospedaliero, fornendo personale volontario operante in reparto ed intervenendo presso Enti competenti al fine di migliorare le strutture esistenti ma soprattutto alleviando la degenza dei piccoli pazienti con giochi, letture ed attimi sereni,
3. scientifico, contribuendo alla ricerca scientifica ed alla diffusione di una cultura di prevenzione.
4. educativo, aiutando il personale scolastico e promuovendo attività di aggiornamento,
5. informativo, svolgendo attività editoriali e promozionali.

L’attività dell’associazione è dedicata all’assistenza ai bambini con problemi onco-ematologici ricoverati o seguiti presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara ed alle relative famiglie.
I soci iscritti al libro soci sono 48 ai quali si sommano numerosi sostenitori che ci supportano sia moralmente, sia economicamente.
L’attività si svolge principalmente nel reparto di Pediatria dell’ospedale Maggiore: i volontari accolgono i bambini e stanno loro vicini, principalmente durante il mattino, proponendo attività di svago e permettendo così ai genitori di assentarsi per brevi pause.
L’operatività non si limita al reparto; per quanto possibile, l’attività di assistenza si estende verso le famiglie anche a domicilio, in particolare aiutando i genitori nelle pratiche sanitarie o assistenziali che accompagnano la malattia dei loro piccoli; laddove lo si ritenga necessario, previa delibera del Consiglio Direttivo, si elargiscono degli aiuti economici a quelle famiglie in stato di evidente bisogno.
L’associazione gestisce, inoltre, un alloggio, denominato “Casa Valeria”, ubicato in Corso Torino 1 a Novara , messo a disposizione delle famiglie che non sono residenti a Novara o dintorni e che devono assistere i loro minori ricoverati in Pediatria. Nel 2014, è stato acquistato un automezzo, Fiat Doblò 1600, per assicurare i frequenti trasporti dei bambini all’ospedale Regina Margherita di Torino. La scelta sì è resa necessaria al fine di un contenimento dei costi che, con il ricorso a mezzi di terzi, si è rilevato superiore rispetto a quello di un mezzo proprio.