Novara, 7 giugno 2021 – Da sempre vicina all’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, la Fondazione BPN per il territorio conferma nuovamente l’attenzione per le esigenze dell’ospedale di Novara, dando così continuità a quel progetto “aggiornamento al sistema utilizzato per la pianificazione dei trattamenti di radioterapia nei pazienti oncologici” che si è sviluppato negli ultimi anni proprio grazie alla collaborazione con la Fondazione.
L’ultimo tassello è rappresentato dalla donazione di 50 mila euro quale contributo per garantire l’aggiornamento del sistema utilizzato per la pianificazione dei trattamenti di radioterapia nei pazienti oncologici nella Struttura di Radioterapia oncologica, diretta dal professor Marco Krengli e nella Struttura di Fisica sanitaria diretta dal dottor Marco Brambilla.
Si tratta dell’aggiornamento evolutivo del sistema hardware per Piani di Trattamento Radioterapici (TPS) RayStation (sistema che integra in un’unica piattaforma l’innovazione necessaria al giorno d’oggi in Radioterapia). L’aggiornamento si rende necessario per rendere compatibile il sistema con le nuove versioni del software applicativo RayStation: il risultato è quello di permettere l’utilizzo contemporaneo dell’applicativo, mediante qualsiasi tipo di Personal Computer o Apple o semplici Tablet, collegati in rete locale, sia dall’interno della struttura ospedaliera sia da sedi delocalizzate sul territorio o in mobilità, accedendo a tutte le funzionalità del TPS RayStation, integrando e ottimizzando le risorse tecnologiche ed umane.
«La Fondazione Banca Popolare di Novara – dichiara il suo presidente Franco Zanetta – su segnalazione del direttore generale uscente dell’Aou “Maggiore della Carità” dottor Mario Minola, già in procinto di assumere il nuovo incarico a livello regionale, ha ritenuto quale opportuno segno di continuità di destinare la somma di 50.000 euro per l’aggiornamento del sistema utilizzato per la pianificazione dei trattamenti di radioterapia nei pazienti oncologici.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha apprezzato particolarmente la finalità di garantire l’efficienza delle procedure in ambito radioterapico all’interno di Strutture Complesse Sovrazonali di Radioterapia Oncologica e di Fisica Sanitaria che interessano tutto il quadrante del Piemonte Nord-orientale (Novara, Vercelli, Verbania e, per Fisica Sanitaria, Biella), con la possibilità di integrazione con altri centri radioterapici regionali. L’ampliamento dell’affidabilità e della capacità di prestazioni in questo campo a favore di un numero maggiore di cittadini e pazienti del territorio è un obiettivo di grande valenza, che va nella direzione di estendere i benefici della ricerca e delle buone prassi di cura e assistenza».
«La Fondazione – conclude Zanetta – ha il piacere di sottoscrivere l’impegno di contributo per tale iniziativa con il nuovo direttore generale, dottor Gianfranco Zulian, a conferma di una volontà di impegno a favore dell’Aou “Maggiore della Carità” che trova nella stima e nella considerazione per chi ne è chiamato alla guida l’elemento fondamentale per una collaborazione piena e fruttuosa a vantaggio della comunità».
«L’attuale epidemia – afferma il direttore generale dell’Aou, il dottor Gianfranco Zulian – non ci deve far dimenticare la necessità di intervenire al meglio in tutti i settori, in modo da garantire i migliori risultati a favore dei pazienti del nostro territorio. La conferma della vicinanza della Fondazione BPN alle esigenze del nostro ospedale ci sprona ancora di più nella ricerca delle migliori soluzioni per confermare l’eccellenza dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara e il suo ruolo di hub per le quattro province del Piemonte nord-orientale».
«La radioterapia rappresenta oggi, insieme a chirurgia e trattamenti farmacologici, una delle tre principali armi per la cura delle malattie tumorali. Si calcola che oltre il 50% dei pazienti affetti da tumore dovrà sottoporsi a un trattamento radiante che, nella maggioranza dei casi, ha uno scopo curativo. Nella pianificazione della radioterapia, il sistema per piani di trattamento, costituito da un insieme sofisticato di hardware e software ha un ruolo centrale – sostiene il professor Krengli – Il sistema di pianificazione per piani di trattamento che sarà implementato con un aggiornamento di hardware e software nella SCDU di Radioterapia Oncologica rappresenta (Raystation, Raysearch Laboratories AB, Stoccolma, Svezia), rappresenta uno strumento all’avanguardia nell’ambito della pianificazione della radioterapia per i pazienti oncologici.
Tale sistema integra, in un’unica piattaforma, la maggior parte dei requisiti tecnologici necessari, al giorno d’oggi, per governare i flussi di lavoro e per fornire ai pazienti un trattamento di qualità che combini sicurezza, affidabilità e precisione nell’ erogazione della dose di radioterapia. Nella fattispecie, tale sistema è particolarmente efficiente nella pianificazione dei trattamenti volumetrici a intensità modulata, nella gestione delle tecniche speciali di radiochirurgia/radioterapia stereotassica e delle procedure di radioterapia adattativa. Tale affidabilità e capacità di prestazione sono requisiti fondamentali per garantire e mantenere la qualità dall’offerta terapeutica al passo con i tempi e sostenere l’attività di ricerca e sviluppo in ambito clinico in cui la SCDU di Radioterapia Oncologica e la SCDO di Fisica Sanitaria dell’AOU ‘Maggiore della Carità’ di Novara si sono sempre distinte. Dal punto di vista dell’architettura informatica di sistema, la piattaforma Raystation permette, altresì, la gestione puntuale e affidabile dei processi di lavoro nell’ambito sovra-zonale di quadrante favorendo l’efficienza delle procedure relative alla pianificazione del trattamento radioterapico svolti nell’ambito delle funzioni attribuite alle Strutture Complesse Sovrazonali di Radioterapia Oncologica (Novara, Vercelli, Verbania) e di Fisica Sanitaria (Novara, Vercelli, Verbania, Biella), con la potenzialità di implementare nuove integrazioni con altri centri regionali di radioterapia. La virtualizzazione del sistema Raystation su server dedicato, rispetto all’attuale configurazione stand-alone, permetterebbe l’uso remoto del TPS rendendolo simultaneamente disponibile a più utenti tramite un meccanismo di licenze flottanti.
Il vantaggio evidente consistere nell’ottimizzazione dell’uso del TPS, con un conseguente incremento dell’efficienza nella gestione dei processi lavorativi e delle risorse umane (medici oncologi radioterapisti e fisici) dedicate alla pianificazione e alla erogazione del trattamento radioterapico. La virtualizzazione del TPS si prospetta come la soluzione ideale per la gestione del flusso lavorativo all’interno delle strutture di Radioterapia Oncologica e di Fisica Sanitaria della nostra Azienda, che operano in un contesto sovra-zonale. Essa permetterà di integrare definitivamente le varie sedi in termini di infrastrutture informatiche, processi di lavoro e protocolli di trattamento, aumentando contestualmente la resilienza dei centri e la robustezza degli approcci di trattamento.
Un particolare ringraziamento va alla Fondazione Banca Popolare per il Territorio che continua a dimostrare una elevatissima sensibilità per la cura dei pazienti affetti da tumore e, come in passato, finanzia iniziative volte al migliorare le possibilità di trattamento e di guarigione per questa malattia che, grazie ai progressi anche in ambito tecnologico, sta diventando sempre più curabile».
«La virtualizzazione del sistema di pianificazione per piani di cura (TPS) Raystation – spiega il dottor Brambilla – è un elemento centrale del rafforzamento dell’offerta terapeutica della Radioterapia di Novara estesa a tutto il territorio del Piemonte Orientale. Tale sistema integra, in un’unica piattaforma, la maggior parte dei requisiti tecnologici necessari all’esecuzione delle tecniche di irradiazione più avanzate fornendo ai pazienti trattamenti di qualità, altamente personalizzati, che combinano sicurezza, affidabilità e precisione nell’ erogazione della dose di radioterapia. La virtualizzazione del TPS permette di mettere in rete questi strumenti nell’ambito sovra-zonale di quadrante costituito dai centri di radioterapia di Novara, Vercelli, Verbania e Biella. Essa consente l’accesso remoto simultaneo a più utenti con evidenti vantaggi in termini di ottimizzazione delle risorse di calcolo del sistema e delle risorse umane impiegate presso le strutture di Radioterapia e di Fisica Sanitaria della nostra azienda che operano nel contesto sovra-zonale. La realizzazione di questo progetto rappresenta un passo importante nel processo di integrazione delle varie sedi in termini di infrastrutture informatiche, processi di lavoro e protocolli di trattamento, incrementando contestualmente la resilienza dei centri e la robustezza degli approcci di trattamento».