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19 Novembre 2021
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Novara, 19 novembre 2021 – In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale (UPO) organizza un incontro aperto al pubblico con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle tematiche della violenza contro le donne e supportare coloro che ne sono vittime incoraggiandole a rompere il silenzio.
Mercoledì 24 novembre 2021, alle ore 20.00, presso l’Aula magna dell’Aou “Maggiore della Carità” di corso Mazzini, 18, sarà proiettato il film “L’amore rubato”, la storia di cinque donne diverse tra loro, per età ed estrazione sociale che hanno in comune esperienze di un amore possessivo, morboso che sfocia improvvisamente in varie forme di violenza.
Il film sarà introdotto da Enrico Zaninetti ed alla fine della proiezione commentato dal critico cinematografico Giancarlo Grossini.
Ingresso gratuito muniti di Green pass.
Prenotazione obbligatoria al numero 0321-3734112, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 15.00.
Secondo i dati dell’indagine ISTAT, le richieste di aiuto durante la pandemia sono molto aumentate: nel periodo di lockdown forzato si è verificato un notevole aumento della violenza domestica. Le chiamate effettuate verso il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking hanno avuto un andamento crescente a partire da marzo 2020, arrivando a più di 15 mila a fine anno, con un aumento del 79,5 per cento rispetto al 2019. Sono stati registrati picchi di richieste di aiuto ad aprile 2020 con +176,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2019, e a maggio, +182,2 rispetto al 2019.1
La ricorrenza del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, rappresenta una data significativa poiché agisce sulle vittime come effetto motivazionale nella ricerca di un supporto esterno: nel 2020 le chiamate sono più che raddoppiate in quella singola data rispetto all’anno precedente arrivando a 147 contatti in un giorno, cioè +114,1 per cento rispetto al 2019.

17 Novembre 2021
Giornata mondiale del neonato prematuro
Il progetto di Neo-n (Neonati a rischio – Novara) Odv
con l’AOU di Novara
Novara, 17 novembre 2021 – Neo-n Odv in collaborazione con il reparto di Terapia intensiva neonatale (diretto dalla dott.ssa Maria Pia Gallina) e il Servizio sociale professionale (di cui è responsabile la dott.ssa Patrizia Martinoli) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara ha ideato il progetto Latte per la Vita.
L’iniziativa vuole essere un reale sostegno a tutte quelle famiglie che, avendo una grave indisponibilità economica e un neonato ricoverato con una situazione clinica particolare presso il reparto di Terapia intensiva neonatale dell’Aou, abbiano necessità di acquistare, all’atto delle dimissioni, per un determinato periodo di tempo, un latte in polvere con specifiche caratteristiche nutrizionali.
« Il panorama socio economico attuale post Covid purtroppo non è rassicurante – spiega la presidente di Neon Odv, Kosmè De Maria – Inoltre, come purtroppo spesso accade, alcuni genitori, già in una situazione di evidente indigenza, si trovano a dover affrontare la nascita di un figlio prematuro o con patologie. Avere un figlio prematuro o con patologie è di per sé un’esperienza difficile da affrontare ed estremamente traumatizzante alla quale si aggiunge la necessità, una volta usciti dal reparto di affrontare, per alcuni bambini, un periodo più o meno lungo durante il quale dovranno essere nutriti con latti in polvere particolari dal costo molto elevato, che alcune famiglie non riescono facilmente a sostenere».
«Il nostro obiettivo riguarda il benessere della famiglia del neonato affinché possa sentirsi sicura e
tranquilla del fatto che il proprio figlio/a potrà essere nutrito nel modo migliore possibile qualora i
genitori siano nell’impossibilità ad acquistare un latte speciale – aggiunge De Maria – Neo-n Odv si occuperà di acquistare, per ogni famiglia segnalata dal reparto di Terapia intensiva neonatale e poi selezionata dal Servizio sociale professionale una fornitura completa di latte in polvere fino a quando cesserà l’indicazione medica e/o sociale».
Per l’accesso alla fornitura del latte si stabilisce un valore dell’indicatore Isee, non preclusivo, pari o inferiore ai 10.000 euro; non è previsto un limite temporale.
Afferma la dott.ssa Rita Gallina, direttore della Struttura Terapia intensiva neonatale e pediatrica dell’Aou di Novara: «Attiva da diversi anni l’associazione ha rappresentato un importante sostegno per il reparto di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica e per le famiglie dei piccoli ricoverati in reparto.
Il supporto non è stato solo di carattere economico ma soprattutto di carattere psicologico “fra pari”, essendo NEO-N una associazione di genitori, e si è concretizzato con numerose iniziative tra cui la presenza di una psicopedagogista in reparto e l’attività in presenza, dopo un congruo periodo di formazione, dei volontari NEO-N, fatto questo innovativo per i reparti di TIN.
Il ciclone covid ha interrotto la presenza diretta dei volontari, molto apprezzata dalle famiglie e dal personale sanitario, tuttavia l’attività dell’associazione è proseguita con l’acquisto di materiale importante per il miglioramento qualitativo dell’assistenza ai piccoli pretermine.
Oggetto delle più recenti donazioni è stato un apparecchio per il monitoraggio transcutaneo della PO2 e PCO2; si tratta di uno strumento sofisticato che consente di monitorare la funzione respiratoria del piccolo paziente con elettrodi posizionati sulla cute, consentendo una riduzione dell’invasività del monitoraggio nei pazienti più gravi e compromessi.
Oltre al monitor transcutaneo sono state donate due sonde ecografiche compatibili con l’ecografo di ultima generazione presente in reparto e dedicato all’ecocardiografia: una sonda microconvex per lo studio dell’encefalo ed una sonda “Hockey stick”, lineare di piccole dimensioni, utilissima per l’incannulamento dei vasi e per lo studio del polmone dei gravi pretermine.
Ora ecco il progetto “Latte per la vita”, di estremo rilievo ed innovativo nell’ambito delle iniziative delle onlus dedicate ai reparti di Terapia Intensiva Neonatale».
«Apprezziamo grandemente – dichiara il dott. Gianfranco Zulian, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara – l’iniziativa di Neo-n che va a soddisfare un’esigenza molto sentita, quella di affiancare le famiglie che più hanno necessità di essere aiutate».

17 Novembre 2021
Prima giornata di prevenzione del tumore al collo
Novara, 17 novembre 2021- I tumori della testa e del collo sono al settimo posto fra le neoplasie più comuni in Europa (oltre 150.000 nuovi casi diagnosticati nel 2012). Se da una parte essi colpiscono un numero di pazienti pari alla metà circa rispetto a quelli affetti da tumore del polmone, dall’altra sono due volte più comuni del cancro del collo dell’utero.
Martedì 23 novembre 2021, in occasione della prima “Giornata nazionale della prevenzione dei tumori del collo”, la struttura complessa a direzione universitaria Otorinolaringoiatria dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara, diretta dal professor Paolo Aluffi Valletti, organizza un ambulatorio gratuito di screening.
Dalle ore 8.30 alle ore 15.00, presso la stanza 18 dei poliambulatori (padiglione B, piano seminterrato), saranno erogate visite otorinolaringoiatriche di base per la prevenzione dei tumori del collo.
Accesso senza impegnativa e senza prenotazione passando dall’area di pre triage.
La “Giornata nazionale della prevenzione dei tumori del collo” promossa dalla Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOe ChCF) ed estesa a tutto il territorio nazionale ed europeo, rappresenta l’occasione per richiamare l’attenzione su una malattia spesso non riconosciuta nelle sue fasi precoci. In Italia, i tumori della testa-collo rappresentano il 3% di tutti i tumori con un’incidenza di 18 nuovi casi l’anno ogni 100 mila abitanti e una tendenza all’incremento. Per queste patologie, infatti, si prevedono circa 9.500 nuovi casi e 4.500 decessi l’anno con una frequenza media 3 volte superiore nei maschi rispetto alle femmine ed un’incidenza che aumenta progressivamente con l’età a partire dai 50 anni. La sopravvivenza netta per questi tumori a 5 e 10 anni è, rispettivamente, del 57% e 48% ed è fortemente influenzata dalla precocità della diagnosi. Il 75% dei carcinomi della testa e del collo è causato dal fumo di tabacco e dall’abuso alcolico con un effetto sinergico. Altri fattori in causa sono esposizioni professionali (polveri di legno, lavorazioni del cuoio, amianto, nichel…); alcune infezioni virali quali il virus del papilloma umano (HPV) ed il virus di Epstein-Bar (EBV); l’esposizione a radiazioni ionizzanti e/o ad inquinanti atmosferici. Fattori favorenti possono essere anche alcune abitudini o comportamenti come una dieta povera di fibre vegetali e ricca di carni rosse, l’obesità e una scarsa igiene orale. Nonostante la sua gravità e la crescente diffusione, c’è poca consapevolezza sociale del cancro della testa e del collo ed i risultati delle cure sono ancora insoddisfacenti malgrado gli importanti sviluppi nelle tecniche di diagnosi e cura che si sono verificati nell’ultimo decennio. Oltre la metà dei casi (54%) giunge alla prima diagnosi con malattia localmente avanzata o metastatica, e di questi il 60% morirà̀ per la malattia entro 5 anni. Al contrario, i pazienti diagnosticati negli stadi iniziali della malattia hanno un tasso di sopravvivenza dell’80-90 %.

15 Novembre 2021
Importante donazione dell’Opera Pia Eletto Lualdi alla Pediatria dell’AOU di Novara
Novara, 15 novembre 2021 – Ancora una volta la Fondazione Opera Pia Eletto Lualdi conferma la propria attenzione nei confronti dell’Azienda ospedaliero-universitaria: è grazie a una donazione di oltre 50 mila euro che la Struttura di Pediatria dell’Aou (diretta dalla prof.ssa Ivana Rabbone, di recente nominata direttrice della scuola di specializzazione in pediatria dell’Università del Piemonte orientale) ha potuto avere in dotazione un ecografo con funzionalità avanzate («Uno strumento ormai indispensabile e utilizzatissimo» ha ricordato il rettore dell’Upo, prof. Giancarlo Avanzi).
«A nome di tutto il personale medico e infermieristico della Scdu Pediatria – afferma la prof.ssa Rabbone – ringrazio la Fondazione Opera Pia Eletto Lualdi che anche quest’anno ha voluto concretamente manifestare il suo sostegno ai piccoli pazienti pediatrici donando uno strumento prezioso e utilissimo per facilitare la diagnosi delle patologie. Si tratta di un tecnologico ecografo che giunge a completare la strumentazione disponibile presso il Pronto soccorso pediatrico e che aiuterà i medici nelle loro diagnosi e contribuirà a migliorare l’assistenza verso i piccoli pazienti che accedono al PS della Pediatria di Novara».
«La donazione – aggiunge il presidente della Fondazione, Enrico Brustia – rientra nell’ambito dei propri fini istituzionali».
Infatti, la Fondazione trae origine dal lascito testamentario del Cav. Eletto Lualdi (deceduto il 22 luglio 1924) che aveva l’obiettivo di “…alleviare le sofferenze all’infanzia..”. A distanza di oltre novant’anni, i proventi derivanti dalle tenute agricole amministrate, permettono alla Fondazione Lualdi di erogare annualmente contributi e donazioni secondo le finalità istitutive e compatibilmente con le possibilità dei bilanci annuali.
Il direttore generale dell’Aou di Novara, Gianfranco Zulian, ricorda come «si deve all’Opera Pia Eletto Lualdi la realizzazione dell’Ospedale dei Bambini intitolato proprio a Eletto Lualdi. Questa donazione alla nostra Pediatria è solo l’ultimo esempio dei numerosi interventi a favore dell’ospedale: nel 2019, in particolare, era stato donato alla Terapia intensiva neonatale un Sistema di monitoraggio delle funzioni cerebrali dei neonati. Un’attenzione che siamo certi continuerà anche in futuro».

9 Novembre 2021
Congresso nazionale del gruppo di studio Aterosclerosi, Trombosi e Biologia Vascolare (ATBV)
Il 19 e 20 novembre 2021 si svolgerà ad Orta San Giulio la XVI edizione del congresso nazionale del gruppo di studio Aterosclerosi, Trombosi e Biologia Vascolare (ATBV).
Responsabile scientifico del congresso è il professor Giuseppe Patti, direttore del dipartimento Toraco-Cardio-Vascolare dell’AOU “Maggiore della Carità” di Novara.
Il congresso è un appuntamento ormai “storico”, che vede coinvolte figure professionali esperte, in ambito nazionale ed internazionale, di fisiopatologia, clinica, strategie diagnostiche e terapeutiche delle più importanti patologie cardiovascolari dove vengono discussi gli ambiti legati a pandemia COVID-19, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, tromboembolismo venoso, nonché ai meccanismi dell’aterosclerosi ed al ruolo dell’aggregazione piastrinica e dei processi coagulativi nelle malattie atero-trombotiche.
L’integrazione delle competenze, la condivisione del sapere, lo scambio di opinioni e il confronto con i vari relatori, forniranno un valore aggiunto per la gestione ed il trattamento delle principali patologie cardiovascolari, sia acute che croniche.
A causa delle restrizioni pandemiche, l’iscrizione alla partecipazione in presenza è obbligatoria. Una volta esauriti i posti disponibili, le iscrizioni verranno chiuse.
Per accedere: www.congressoATBV2021.it

4 Novembre 2021
Premiata ricerca dell’AOU di Novara sul post Covid
Novara, 4 novembre 2021 – Un progetto di ricerca del prof. Mattia Bellan (della struttura complessa Medicina interna 1, diretta dal prof Mario Pirisi, dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara) ha ricevuto un importante riconoscimento: il premio “Recti eques – Paladini italiani della salute” e ha ricevuto l’attestato dalle mani del prof. Walter Ricciardi, presidente della Federazione Mondiale di Sanità Pubblica e consulente del Ministero della salute.
Nella motivazione si legge che il premio è « ringraziamento per l’impegno a tutela della salute pubblica».
«La ricerca – spiega il prof. Bellan – ha valutato la presenza di sequele psicofisiche del covid a 4 mesi dalla dimissione dal nostro ospedale su 238 pazienti della cosiddetta “prima ondata”; il lavoro è stato pubblicato sulla rivista JAMA Network Open a gennaio 2021 e da allora ha ricevuto numerose citazioni su riviste scientifiche. L’ultimo riconoscimento certifica ulteriormente la qualità di questo progetto di ricerca, la cui forza è stata rappresentata dal suo spirito altamente collaborativo e multidisciplinare».
«Non sarebbe stato possibile condurre questo studio senza il supporto dell’Aou – continua il prof. Bellan – che ha sponsorizzato il progetto, oltre che di tutti i co-sperimentatori. Ci tengo in particolar modo a ringraziare il dott. Piero Emilio Balbo e il dott. Filippo Patrucco (Malattie dell’apparato respiratorio), le prof.sse Patrizia Zeppegno e Carla Maria Gramaglia (Psichiatria), il dott. Alessio Baricich (Medicina fisica e riabilitativa), il prof. Giuseppe Patti (Cardiologia 1) e il prof. Vincenzo Cantaluppi (Nefrologia – centro trapianti rene), oltre che ovviamente il prof. Mario Pirisi, che ha supportato costantemente questo lavoro».
«Un ringraziamento speciale – conclude – lo vorrei riservare a tutti i medici in formazione che hanno partecipato attivamente ed entusiasticamente a questo progetto; il loro contributo sia nella gestione clinica dell’emergenza Covid, che nella ricerca ad essa correlata, è stato fondamentale, e senza la loro collaborazione, non avremmo mai potuto portare a termine questo lavoro»

3 Novembre 2021
Dalla “Cena tricolore” una donazione alla Pediatria
Novara, 3 novembre 2021 – La “Cena tricolore”, evento organizzato lo scorso settembre da amministratori locali del Novarese, aveva lo scopo di raccogliere fondi per la Pediatria dell’azienda ospedaliero-universitaria di Novara.
Motori dell’iniziativa benefica sono stati il consigliere delegato al Marketing territoriale della Provincia di Novara Ivan De Grandis, il consigliere comunale (ed ex-sindaco) di Galliate Davide Ferrari, il sindaco di Recetto Lido Beltrame e la presidente della Pro Loco di Novara Caterina Zadra.
Insieme con la “Confraternita del Buon Bere” di Carpignano Sesia, collaboratore d’eccezione è stato il novarese Antonio Colasanto, ventiseienne dottorando in Food, Health and Longevity all’Università del Piemonte Orientale noto al grande pubblico per essere stato protagonista e finalista della decima e ultima edizione di “MasterChef Italia”. Attraverso pietanze costruite ad arte è stato predisposto un particolare menù con l’obiettivo di utilizzare e valorizzare i prodotti locali.
La serata ha goduto del patrocinio della Provincia, dei Comuni di Novara, Carpignano Sesia, Galliate e Recetto, della Pro Loco di Novara, della Confraternita del Buon Bere e dell’Aou di Novara.
Dichiara la prof.ssa Ivana Rabbone, direttore della Struttura di Pediatria dell’Aou di Novara: «Anche a nome di tutto il personale medico, infermieristico e amministrativo della nostra struttura, ringrazio quanti hanno contribuito per la raccolta di fondi che verranno utilizzati per migliorare la qualità dell’assistenza verso i nostri piccoli pazienti e le loro famiglie».
Ribadisce il direttore generale dell’Aou, il dott. Gianfranco Zulian: «E’ una donazione particolarmente gradita perché proviene da tutto il territorio, a conferma di come l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara possa contare su una rete di collaborazione ad ampio spettro».
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2 Novembre 2021
Il DG Gianfranco Zulian: «Grave danno di immagine nell’operato della nostra dipendente alla guida dei “No Green Pass”
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, il dott. Gianfranco Zulian, interviene dopo la manifestazione di sabato a Novara di un gruppo di “no Green pass” (travestiti da internati nei campi di sterminio nazisti) guidato da una dipendente dell’ospedale, Giusy Pace.
«Pur rispettando il diritto di chiunque di manifestare – afferma il dott. Zulian – non possiamo non rilevare i contenuti vergognosi e indegni di una società civile quale la nostra. Paragonare le norme sul “green pass” ai campi di sterminio è un abominio che dimostra anche l’assoluta mancanza di conoscenza di quel terribile periodo storico».
«Nel comportamento della nostra dipendente, tra l’altro stigmatizzato anche dal suo sindacato di riferimento – conclude il dott. Zulian – rileviamo un grave danno d’immagine nei confronti dell’Aou. Valuteremo nei prossimi giorni se e quali provvedimenti adottare».

29 Ottobre 2021
Giornata mondiale dell’Ictus ‘i minuti possono salvare vite’
La Cupola di San Gaudenzio si colora di verde per ricordare che oggi venerdì 29 ottobre si celebra la Giornata mondiale contro l’ictus cerebrale.
Per l’edizione 2021 la World stroke organization ha voluto accendere i riflettori su quanto sia importante il riconoscimento tempestivo dei sintomi, lanciando il tema ‘Minutes can save lives‘: ‘i minuti possono salvare vite’, perché quando si tratta di ictus ogni perdita di tempo può causare problemi.
La Stroke Unit della struttura di Neurologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità, diretta dal professor Roberto Cantello, è il fulcro del quadrante del Piemonte orientale (province di Novara, Biella, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola) della rete regionale tempo dipendente dell’ictus.
“La stretta collaborazione attivata in azienda tra neurologi, medici urgentisti del Pronto Soccorso/DEA, neuroradiologi e radiologi interventisti rappresenta la strategia fondamentale nell’affrontare questa grave patologia soprattutto nelle prime cruciali ore” afferma il dottor Roberto Tarletti, responsabile della Stroke Unit di Novara sottolineando non solo la necessità di riconoscere con immediatezza i sintomi per poter intervenire tempestivamente ed evitare o quanto meno limitare i danni ma anche l’importanza di prevenire l’ictus assumendo corretti stili di vita.

27 Ottobre 2021
Un importante dono all’ambulatorio della struttura Cure palliative
Novara, 26 ottobre 2021. Un dono in memoria di Francesca. L’Ambulatorio di Cure Palliative situato all’Ospedale San Giuliano, sede distaccata dell’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara è, da oggi, in grado di realizzare ecografie ancora più efficaci e precise, grazie alla dotazione di una licenza d’uso dell’elastosonografia; applicazione per l’ecografo portatile, donata all’Ambulatorio grazie alla generosità della famiglia e degli amici di Francesca Grosso; giovane novarese scomparsa lo scorso febbraio, a soli 33 anni, a causa di un tumore.
In memoria di Francesca, infatti, famiglia e amici hanno scelto di organizzare, attraverso la Fondazione Comunità Novarese onlus, una raccolta fondi in favore dell’associazione IdeaInsieme e del progetto PalliActive e il risultato è stato di una generosità tale da consentire l’acquisto di una licenza d’uso di questa speciale indagine clinica con cui si misura l’elasticità dei tessuti o degli organi, in grado di rilevare noduli o formazioni anomale valutando il modo in cui i tessuti duri e molli vengono compressi.
Come ha spiegato il Dott. Simone Piazza “l’ecografo portatile è uno strumento fondamentale perché consente ai pazienti che si muovono con fatica di ricevere tutte le cure necessarie nello stesso luogo e in tempi stretti. Questo ecografo con ecodoppler, oggi, grazie alla donazione in memoria di Francesca Grosso, è stato dotato dell’elastosonografia e consente esami ancora più precisi, efficaci ed efficienti anche in uno stato avanzato di malattia”.
“Le Cure Palliative – ha spiegato la Dott.ssa Elvira Catania che dirige la Struttura– si occupano dei pazienti nella loro completezza; non soltanto nel loro essere malati. Ciò si riscontra anche in quella che noi chiamiamo Sala dell’Accoglienza in cui si trovano tanti ricordi dei pazienti. Tracce che richiamano il loro essere persone. Da qualche tempo, gli studenti di Medicina del sesto anno affrontano un tirocinio qui nell’Ambulatorio, con l’obiettivo di diventare più attenti e sensibili, a questa parte del lavoro”.
“Oggi, sempre di più – ha aggiunto il Direttore Generale dell’Ospedale “Maggiore” di Novara, Dott. Gianfranco Zulian – la medicina si sta “umanizzando”, affiancando la cura del corpo a quella dell’anima. Gesti di solidarietà come questo consentono di migliorare le possibilità di cura dei pazienti più fragili; sono doni davvero preziosi”.
La donazione è stata effettuata in favore dell’Associazione IdeaInsieme, presieduta da Margherita Zanetta: “Crediamo che le sinergie tra famiglie dei pazienti, medici e istituzioni – ha detto – siano un frutto importante del lavoro sulla comunità, in termini di cultura del dono. Quando si parla di cure palliative non si può parlare di guarigione ma si può sempre migliorare la qualità degli interventi”.
Da anni, l’Associazione IdeaInsieme è sostenuta da Fondazione Comunità Novarese onlus che, anche in questa occasione, ha fatto da collettore: “Ci sono momenti – ha commentato il Presidente di FCN, Prof. Davide Maggi – in cui le parole non servono più e quindi si lascia spazio allo spirito. Il dono di questa famiglia è un gesto d’amore verso la comunità e non posso far altro che dire grazie. Ciò che hanno saputo fare la famiglia e gli amici di Francesca è stato proprio creare amore; l’unica cosa che non muore mai”.
“Ci teniamo a ringraziare tutti – ha detto Chiara Grosso, sorella di Francesca, presente insieme alla mamma Antonella, al papà Ciriaco, alla sorella Federica e al marito Simone – questo è stato un momento doloroso in quanto il ricordo di Francesca è ancora così vivo ma, allo stesso tempo, ricco di emozioni perché ci ha permesso di toccare con mano il frutto della raccolta in sua memoria e il risultato dell’enorme generosità di tutte le persone che hanno partecipato. In uno scritto di Francesca, che abbiamo trovato dopo la sua morte, lei aveva espresso tra i suoi desideri in vita, quello di poter aiutare il prossimo e si lamentava di non esserci ancora riuscita. In un certo senso, in questo modo ci è riuscita e da una tragedia così grande almeno è scaturito qualcosa di buono. La scelta di una raccolta fondi per IdeaInsieme è nata per ringraziarli del lavoro meraviglioso che fanno, del supporto che riescono a dare in momenti devastanti sia per il malato, sia per la famiglia. C’è professionalità ma c’è anche empatia, sensibilità, attenzione. Si prendono cura anche della dimensione umana e spirituale del malato e questo non ha eguali”.
A cura di
Barbara Bozzola
Fondazione Comunità Novarese onlus
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