La carica aeropollinica, grazie a condizioni meteorologiche favorevoli, è stata significativa per la presenza di numerose tipologie vegetali. Diffusa in tutta la regione la presenza di Betulaceae (ontano, perlopiù betulla), Oleaceae (frassino e piante coltivate), Corylaceae (nocciolo, carpino bianco e c. nero), Platanaceae (platano). Localmente si manifestano a livelli anche elevati Salicaceae (pioppo e salice), Cupressaceae/Taxaceae (cipresso, tasso, tuja), Aceraceae (acero americano) e Fagaceae (quercia). In Piemonte andamento discontinuo e limitato a livelli medio bassi o assenti per quanto riguarda le Gramineae e le Plantaginaceae che hanno fatto il loro ingresso (lanciola, piantaggine). Ancora piuttosto bassi e non sempre presenti in tutte le stazioni le Ulmaceae (olmo, bagolaro), Urticaceae (parietaria), Polygonaceae (romice) e Pinaceae (pino, larice). Le Cheno/Amaranthaceae e le Compositae hanno carattere anche residuale.

Informiamo che le stazioni di Bardonecchia e di Tortona non sono ancora attive.

La stagione continua con livelli pollinici elevati delle betullacee ma anche le graminacee sono presenti con valori sufficientemente intensi da dare sintomi. La con presenza di più pollini allergenici, soprattutto a inizio stagione, può creare difficoltà a gestire sintomi prima ben controllati.
Raccomando di consultare gli schemi di terapia proposti dallo specialista, di iniziarli ai primi sintomi e di continuarli seguendo la traccia del bollettino Arpa.
I farmaci vanno assunti regolarmente.
Un consiglio, se per due anni consecutivi compaiono sintomi respiratori nella stessa stagione non aspettate ma rivolgetevi all’allergologo, trascura i sintomi allergici porta facilmente a complicazioni evitabili e maggior consumo di farmaci. L’allergia è una malattia genetica modulata dall’ambiente; NON si cancella ma la si può “spegnere” anche per lungo tempo.

 

 

 

BOLLETTINO DEI POLLINI