Le tipologie botaniche stagionali hanno avuto un' esplosione pollinica, con un leggero calo nella parte intermedia della settimana caratterizzata da una fase di variabilità meteorologica. In tutta la regione si sono raggiunti valori imponenti per le Oleaceae (frassino e altre specie coltivate) con un picco massimo rilevato ad Omegna di ben 705 pollini per mÑ d'aria. Sono state rilevate, nella porzione orientale della regione, concentrazioni elevate di Aceraceae (acero) e Salicaceae (pioppo e salice). Si stabiliscono a livelli medio bassi le Cupressaceae/Taxaceae (cipresso, tasso, tuja) raggiungendo anche livelli elevati ad Omegna e Vercelli. Generalmente sul territorio piemontese le Gramineae si riscontrano a concentrazioni basse e saltuarie, ma a Novara e Vercelli si rilevano picchi di media concentrazione. Fanno la loro comparsa le Fagaceae (quercia) che con le Betulaceae (betulla, in minor misura ontano), le Corylaceae (nocciolo, carpino bianco e c. nero) e le Ulmaceae (olmo, bagolaro) si attestano a livelli bassi e saltuari. Le Cheno/Amaranthaceae hanno carattere residuale e le Compositae (pratolina) solo parzialmente.

Avviso all'utenza: le stazioni di Alessandria e di Vercelli non dispongono di una serie storica di dati, quindi la tendenza non è elaborabile. Informiamo che le stazioni di Bardonecchia e di Tortona non sono ancora attive.

La stagione pollinica è nella fase di crescita. Le oleacee sono a livelli elevati in quasi tutte le stazioni di rilevamento e anche le graminacee si affacciano nelle zone di pianura.
Un avviso a tutti gli allergici: ai primi sintomi iniziate con la farmaco terapia di supporto.
Ricordare anche che lo specialista allergologo dispone di altri strumenti di valore scientifico indiscusso per trattare le allergie. Si tratta dell’iposensibilizzazione con estratti allergenici disponibile per tutti i pollini, e non solo, presenti nella nostra Regione.

bollettino dei pollini 2 aprile