La variabilità delle condizioni climatiche in regione ha modellato la distribuzione settimanale delle concentrazioni climatiche, diffondendo una minor quantità di pollini nel fine settimana. Aceraceae (acero), Betulaceae (betulla, ontano), Oleaceae (frassino) Cupressaceae/Taxaceae (cipresso e tasso) e Salicaceae (salice, pioppo) si presentano a concentrazioni elevate o medie generalmente su tutto il territorio piemontese, in particolare si evidenziano livelli più importanti nel settore orientale della regione. In diminuzione le Corylaceae (nocciolo, carpino bianco e c. nero), mentre si osserva un incremento delle Gramineae e delle Fagaceae (quercia) che localmente si affermano a concentrazioni medio basse. Anche le Ulmaceae risultano in diminuzione, in cui alla riduzione dell'olmo fa già il suo ingresso il bagolaro, per lo più a bassi livelli. Da segnalare altre fioriture anticipate individuate in regione: Platanaceae (platano), Urticaceae (parietaria), Pinaceae (pino) e Polygonaceae (romice).
 
Avviso all'utenza: le stazioni di Alessandria e di Vercelli non dispongono di una serie storica di dati, quindi la tendenza non è elaborabile.
 
Informiamo che le stazioni di Bardonecchia e di Tortona non sono attive.
  
La stagione pollinica è già nella sua pienezza. Betule e nocciolo, tra i pollini di maggiore interesse in allergologia, diffondono elevate quantità di polline in quasi tutte le province piemontesi. Anche il cipresso è presente in modo significativo mentre già appaiono i pollini delle oleacee e delle graminacee.
La stagione promette di essere impegnativa per le persone allergiche al polline che se già in trattamento devono seguire da subito le indicazioni del Curante ricordando che solo in pochi casi un solo farmaco è sufficiente a controllare i sintomi.
Inoltre la terapia deve essere continuata per tutta la stagione di presenza del polline e l’arrivo della primavera non deve far dimenticare la prevenzione nei confronti degli allergeni all’interno della porta di casa: acari e forfore animali.
Chi lamentasse i primi sintomi di allergia può rivolgersi agli specialisti. I test diagnostici possono essere fatti in qualsiasi momento dell’anno, eventuali rimandi dipendono ad esempio dall’uso di alcuni farmaci che possono interferire con i test.
“I test cutanei sono considerati universalmente test di prima scelta e vanno eseguiti e interpretati da personale esperto in materia” ; così recitano tutte le linee guida internazionali.

BOLLETTINO POLLINI 26 MARZO