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Anche durante l’emergenza-Covid non si arresta l’impegno dell’azienda ospedaliero-universitaria di Novara per confermare il suo ruolo di hub per gli ospedali del Piemonte nord-orientale per le prestazioni di alta complessità ed elevata tecnologia.

Dal 1 febbraio è attiva presso il Dipartimento toraco-cardio-vascolare, diretto dal prof. Giuseppe Patti, la nuova sala di Elettrofisiologia. La piattaforma di nuova generazione installata in questa nuova sala garantisce uno standard di cura d’eccellenza per i pazienti con aritmie. Infatti, oltre a fornire un’ottimale qualità di visualizzazione delle strutture cardiache, migliorando l’accuratezza diagnostica e la sicurezza procedurale, consente anche di minimizzare l’esposizione alle radiazioni ionizzanti.

«L’angiografo – sottolinea il prof. Patti – ha incorporate, e tra loro integrate, le tecnologie più innovative per fornire immagini nitide e prive di rumore di fondo, con ricostruzioni tridimensionali delle strutture cardiache. Ciò permette al cardiologo di identificare al meglio le zone del cuore sede di insorgenza delle aritmie e di procedere con le tecniche volte alla loro eliminazione, garantendo il massimo di efficacia e sicurezza per il paziente. In questo nuovo apparecchio è stato implementato il sistema di archiviazione delle immagini ed è incorporato un rivoluzionario sistema che riduce la dose di radiazioni erogate durante la procedura, con conseguente diminuzione significativa dei rischi per il paziente e per gli operatori».

«Grazie a questi sistemi all’avanguardia – aggiunge il prof. Patti- potrà essere ulteriormente incrementato il livello di prestazioni offerte ai pazienti dall’Aou   di Novara, confermando il ruolo di “centro hub” per gli ospedali del Piemonte nord-orientale per tutte le patologie cardiache e di struttura di riferimento per gli interventi riguardanti l’intero spettro di aritmie cardiache e per le procedure, per esempio le estrazioni di cateteri cardiaci, che nel quadrante vengono esclusivamente eseguite presso la nostra struttura».  

L’intervento per la nuova sala di elettrofisiologia, oltre all’acquisizione su Consip di un nuovo angiografo costato oltre 276 mila euro e interamente finanziato con mezzi propri dell’Aou, ha comportato la sostituzione di pavimenti, rivestimenti e controsoffitti; sono state sostituite tutte le linee elettriche di alimentazione, l’impianto di illuminazione ed il cablaggio di rete.

La difficoltà principale è stata la realizzazione di una nuova struttura in carpenteria metallica, realizzata all’interno del controsoffitto, in grado di sorreggere il rilevante peso di oltre 1.200 kg.

Nonostante le difficoltà causate dalla seconda ondata Covid, i lavori iniziati a novembre sono terminati a gennaio. Tutto l’intervento è stato seguito dalla struttura di gestione tecnico-economale diretta dall’ing. Vincenzo Bruno.

Video nuova sala di Elettrofisiologia